Stock sai che io ho sempre difeso le tue lenzuolate.
Ma anche per te la domanda è d'uopo : ritieni possibile un ingresso prima di dicembre ?
Poniamo con la 2038 in area 30 ? (è ovvio che se mai andrà a 30 il quadro sarà più fosco dell'attuale)
Lo sai che Io sono impavido.
Io sono giá dentro le 2038 PAR a p.m.c. 40,45.
Ottenuto raccogliendo da area 42 ad area 39.
A 38 non ho comprato...lì aspetto per vedere se rompe in basso. Finché si balla intorno ai 40 con false rotture, siamo ancora in un predefault, almeno nel giudizio del mercato, che spera che lo si possa scongiurare (ad esempio che quella emissione lunga sia del tutto immune da qualsivoglia modifica dei termini e si continui ad onorarla così com'è).
Se si rompono i 38 allora ecco che area 35 chiama. E la parte bassa dei 30 (30-35) giá puzza più di default che possa coinvolgere un po' tutte le emissioni. A quel punto la partita e i prezzi vanno riparametrati.
Se la situazione peggiora toccherá incrementare assai a prezzi da panico, ma mi auguro di no.
Per ora il mio scenario di riferimento è swap selettivo di scadenze volontario.
Ovviamente occhi incollati al
peso, a quel che propone l'FMI e se bontá loro, sia Macrì, che soprattutto Fernandez, in qualche dichiarazione di intenti, vogliano spiegarci come addrizzare la baracca anche sul piano delle riforme.
Mi spiace per gli argentini, ma ora come ora non mi dispiacerebbe se dal giorno alla notte gli reintroducessero il
cepo cambiario . A noi farebbe comodo. Farebbe comodo pure una
pesificacion forzosa, però poi mi sa che rivediamo gli elicotteri sulla Casa Rosada
.
In ogni caso impossibile che si prenda questo ingrato compito Macrì, che sarebbe addirittura paradossale per la sua sponda ideologica.
Per cose del genere dobbiamo aspettare i Peronisti. Chissà se l'FMI, tra gli altri motivi per cui avrebbe voluto accelerare il voto e quindi, verosimilmente, la transizione, consideri anche questo: che Fernandez possa mettere in atto misure più efficaci e meno costose (al prezzo di essere un po' meno liberali
) per difendere il cambio, forte di un mandato popolare, all'insegna della salvezza nazionale (fregando i risparmi in dollari degli argentini che hanno dormito fino ad ora sugli allori, non gli amici scafati di Macrì
che sono tre anni buoni che cambiano in dollari e portano fuori).