Che enormi peracottari. Si sbrigassero ora ad emendare il decreto o quello che è
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Volevano evitare un default e ne stanno provocando uno a cascata su tutti gli investitori internazionali, potenzialmente su qualunque corporate argentino
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Vabbe' comunque finchè sono default tecnici no problem. Mi piacerebbe capire se i ribassi di oggi sono sul continuo di ribassi americani di ieri o se l'Europa ha preso iniziativa da solo magari sulla base di queste notizie che sono iniziate a circolare. Strano perchè in Europa difficile che su questa roba si prendano troppe iniziative sui prezzi. I prezzi li facciamo fare a Wall Street poi noi seguiamo. In fin dei conti è pur sempre il loro backyard quello
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Forse con i peronisti un po' meno
, ma con Macrì senza dubbio, e infatti i grandi fondi USA che mazzate che stanno prendendo con questa apertura di credito incondizionato che hanno dato in questi ultimi anni
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Comunque se il motivo di questa debolezza di oggi fosse soprattutto questa notizia, direi che è poca cosa. Ok poi c'è il downgrade di BAires, ma direi che è stato solo un mettere per iscritto i fatti giá accaduti sul mercato. Come sempre i downgrade non anticipano nulla, ratificano le mazzate che il mercato sta dando ai titoli. Poi certo far uscire la pagellina può dare contraccolpi emotivi sulle prime, con effetto feedback loop. In alcuni casi forse l'impatto è maggiore se si entra in un territorio di rating che imponga vendite per statuto ad alcuni fondi.
Comunque finchè siamo sui default tecnici nessun problema. Lo status di default tecnico a cui poteva portare la sentenza di Griesa nel 2014, oggi sappiamo che era occasione di acquisto nonostante Kicillof allora fosse andato a fare il piagnisteo all'ONU.
Non che i titoli storici abbiano subito chissà quale flessione in quel periodo, ma da allora hanno poi camminato tanto, certo sicuramrnte anche grazie all'entusiasmo per Macrì e a seguito della grande rappacificazione da lui voluta col mercato staccando l'assegnone agli holdout. Vabbe' col senno di poi siamo tutti bravi.
Comunque il problema non sono i default tecnici dovuti a un decreto scritto con i piedi, ma le intenzioni che avrá Fernandez su come affrontare la questione e come riusciranno a collaborare con l'FMI. Per ora continua ad essere solo tempo (e dollari delle riserve) perso. Molto meglio se si fossero sbrigati ad andare ad elezioni anticipandole di un mese.