Scusa, sopra ti ho risposto di impulso, ma poi rileggendo il tuo post mi accorgo che hai proprio voluto vendere (o diciamo alleggerire l'esposizione) di fatto giá sui (quasi) minimi di titoli di per se tra i meno cari, forse tra i più difensivi.
Ha senso sicuramente se eri molto esposto e anche solo se pensi che tra le inevitabili schermaglie che avremo davanti, ci saranno occasioni di riacquisto anche a meno.
Il che è senz'altro possibile e forse persino probabile. Ma a meno di disastri nelle trattative non ti consiglierei neanche di aspettare cifre sotto i 30 per ricomprare più in basso. Altrimenti più che una ristrutturazione consensuale starebbero andando verso un naufragio totale.
Comunque modulare l'esposizione circa il rischio relativo che si può sopportare rispetto al proprio ptf è sempre corretto.
Lo sbaglio è rimanere ingessati a prescindere.
Singolare ad esempio è la figura dell'investitore che reputandosi prima di tutto creditore, si aggrappa ai propri titoli rifiutandosi di accettare perdite dalla vendita in tutto o in parte, appellandosi al proprio sacro diritto di riavere cento (ottimismo della volontà), ma nutrendo un pessimismo cosmico sulla vicenda (pessimismo della ragione o ben oltre la ragione) sacramentando ogni giorno che sono e saranno sempre dei ladrones e
piove governo ladro. Il punto è che a una view deve sempre corrispondere una operatività e una rimodulazione del portafoglio altrimenti restano solo chiacchiere di chi è rimasto paralizzato dal crollo e riesce solo a sperare e sacramentare al contempo, magari come l'icastico vecchietto del west che mastica tabacco e impreca
.
Aggiungo, imho, che se avevi il pmc a 67 su titoli che oggi quotano a 38, forse il grosso della perdita nei prezzi attuali, lo avevi già subito. Resta meno downside di quanto non si sia già scesi in termini %. Almeno su queste più difensive. Come ho già detto mi aspetto dai prezzi espressi nel pur ampio range della trentina (da 30 a 39 benchè tra gli estremi di questa forbice non ci passa proprio poco in termini %) grande resilienza e resistenza di certi supporti psicologici di mercato.
Sotto 30 si passa da distressed debt e ristrutturazione consensuale a Titanic.