Titoli di Stato area non Euro ARGENTINA obbligazioni e tango bond

Pulseada para evitar el default
Canje de deuda: se viene otra oferta oficial y la diferencia con los bonistas se achicaría a cinco dólares


 
Pulseada para evitar el default
Canje de deuda: se viene otra oferta oficial y la diferencia con los bonistas se achicaría a cinco dólares


finalmente un articolo che chiede una politica economica che giustifichi i sacrifici chiesti ai bondisti
 
Tutto quello che è sotto il valore attuale netto che dovrebbe a questo punto essere sicuramente tra i 50 e i 55 (probabilmente 52,50/53)

Tutto quello al di sotto secondo me è un buon affare..

Le quotazioni ancora stanno sui 37/40/42 dipende dai tagli e valuta....

Avessi liquidità incrementerei ulteriormente ma purtroppo l’ho finita.

Con le quotazioni a 20/25 bisognava solamente decidere se ci fosse stato hard default o no e a parer mio era sempre abbastanza chiara questa cosa.

Poi la pandemia ha anche aggravato le quotazioni globali e penso per i bond argentini abbia influito quei 10 punti..
 
Quindi guidi una Lada Niva, non indossi cravatta e hai barba incolta e denti gialli per scelta ideologica :) :) ??

avendo fatto scegliere ai retail non possono distinguerli in classi :)

Comunque potrebbe essere uno scenario verosimile quello di pagare ai retail il periodo di grazia al posto di farlo capitalizzare come con i fondi...

Dal mio punto di vista una volta raggiunto l’accordo con i fondi non ha alcun senso lasciare i retail nel limbo anche perché resterebbero in default per due spicci...

Al massimo la cosa probabile è l’holdout alle condizioni attuali... ma sicuramente l’eventuale scambio per i retail sarà a pari condizioni o migliori ...

Solitamente, ma potrebbe essere un'eccezione, il retail è sempre quello più castigato... essendo carne da macello.
Bisognerebbe sapere quanti argentini hanno in mano questi titoli in diritto estero.

Per il resto in settimana dovremmo avere i dettagli dell'offerta di Guzman.
Resta sempre l'incognita di raggiungere le soglie per attivare le CAC's: i numeri ballano un poco.

Mio zio andava in giro con la Ford Thunderbird e Mercedes varie.
Io mi accontento di una Fiat 500 L e delle mie biciclette.
Barba bianca, come i denti.
 
non mi rosico le mani, io le avrei anche prese a 25 e a 30 ma non me ne han mai date, spread troppo larghi, sono rimasto coi miei pmc altini, pazienza, la volta scorsa era andata meglio, a 20 si trovava di tutto
ascolta ,figurati se il sottoscritto puo dare lezioni a voi che sicuramente ne capisce meno di tutti......io sono il primo che mi son tremati i polsi........comunque puoi ancora entrare 37/100 trova in giro ,che ce?quindi adesso una puntatina tipo grecia ci andrei di brutto ,anche perche i tassi nel mondo andranno tutti a negativo e quindi gli spreed si ridurranno ...........
 
Alberto Fernández define una jugada política para cerrar con los fondos más poderosos de Wall Street

El Presidente analiza una nueva propuesta que permita la reestructuración exitosa de la deuda, respete las recomendaciones del FMI y cumpla ciertos pedidos de los bonistas

Por Román Lejtman
7 de junio de 2020




Se trata de una decisión política que Alberto Fernández asumirá en la soledad de Olivos. El Presidente ya escuchó las opiniones de Cristina Fernández de Kirchner, Sergio Massa, el FMI, su ministro Martín Guzmán, sus amigos y consejeros políticos Santiago Cafiero y Gustavo Beliz, y a ciertos bonistas que llamaron desde Londres y Nueva York para exhibir su mirada sobre una negociación por 66.000 millones de dólares que está empantanada y sin inercia para romper el statu quo de las últimas 72 horas.

Un canje exitoso implica tener una mayoría del 66% en los títulos emitidos durante la administración de Mauricio Macri y del 75% en los bonos colocados durante la gestión de Néstor Kirchner.
Sin estas mayorías establecidas en las Cláusulas de Acción Colectiva (CAC´s), Argentina puede sufrir un nuevo juicio por default en los tribunales de Manhattan.

Hasta anoche, la información extraoficial aportada por el Ministerio de Economía y los grupos de acreedores privados que participan de la negociación, sostenía que se estaba “muy lejos del número necesario para los Bonos K (75 por ciento de las CAC´s), y en la mitad del porcentaje indispensable para los Bonos M (66 por ciento de las CAC´s)”.

(...)

En esta coyuntura, Alberto Fernández tiene tres opciones:

1. Respalda a su ministro de Economía y cierra un canje con un mínimo de adhesión de los acreedores privados que privilegian sus activos en la Argentina.
2. Ajusta los números para encontrar un consentimiento con los fondos que podría llevarlo a un porcentaje importante de aceptación entre los bonistas K y M.
3. Extiende el plazo de las negociaciones, presenta nueva oferta oficial enmendada sin consentimiento de los bonistas más poderosos y ordena a Guzmán que continúe con los conversaciones hasta fines de junio.

(...)

 

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