Titoli di Stato area non Euro ARGENTINA obbligazioni e tango bond

[Reuters] FINEWS-Argentina confirms $3.52 bln payment on GDP-linked warrants

Argentina will pay just over $3.52 billion to holders of the

country's GDP warrants as scheduled on Monday, Economy Minister

Hernan Lorenzino said.

"It's the biggest debt payment of the year and it's also the

biggest payment to private sector creditors that Argentina has

made since the 2001 crisis," he told a news conference. The

growth-linked securities were issued as part of two debt

exchanges following a massive 2002 sovereign default.

Monday's debt payment was thrown into doubt by an October

U.S. court ruling that said the country violated a bond

provision requiring it treat all creditors equally when it paid

the exchange bondholders without paying "holdout" creditors who

spurned the debt restructurings and sued to be paid in full.

However, an appeals court granted Argentina a reprieve last

month, quelling fears of a default on Monday's GDP warrant

payment that arose from the idea that U.S. courts could have

disrupted the payment to enforce the October ruling.

[I D :nL1E8N470S]

(Reporting by Juliana Castilla)

(([email protected])(+54 11 4510 2505)(Reuters

Messaging: [email protected]))

Keywords: SNIPPET
tutto è bene quel che finisce bene,attendo con ansia i miei quindicimila eurini:)
 
In confronto alle ciance dei nostri politici queste son nobili dissertazioni. Almeno dice quello che pensa

Allora attendo con ansia altre nobili dissertazioni inerenti ai diritti, alle cause, alle sentenze.

Firmato
Illuso Avido Ignorante Perdente Rabbioso Malevolo e Odioso (spero di non aver dimenticato nessuno dei gentili epiteti che il Maestro di Vita ci ha gentilmente rivolto :rolleyes:)
 
Occorre un minimo di chiarezza e di onesta' intellettuale .

Nessuno che non fosse masochista o temerario al limite dell'incoscienza avrebbe comperato obbligazioni argentine se le stesse non avessero offerto rendimenti ben superiori ai nostri titoli e per un periodo sufficientemente lungo da costituire un magnifico investimento apparentemente senza rischi.

Quindi la decisione razionale di comperare bond argentini si basava su due fattori :

Rendimento altissimo in valuta forte

Assenza di rischi o quasi.

Questo ha spinto persone dotate di eccellente QI ad investire anche parti consistenti di capitale in questi strumenti.

L'ipotesi contraria e cioe' rendimento comparabile ai BTP e consapevolezza del rischio offende l'intelligenza delle persone che sono rimaste coinvolte .

Il punto debole era il secondo .

I rischi c'erano e rimangono come vi sono sempre per qualsiasi investimento che offre rendimenti significativamente superiori al tasso free risk .

Al tempo non v'era consapevolezza di questo in quanto si presupponeva che uno Stato non avrebbe " fregato " i suoi investitori e sarebbero comunque intervenute le organizzazioni sovranazionali a tamponare la situazione onde evitare il pericolo del contagio e della sfiducia generalizzata.

Non è successo !!!

I fatti posteriori hanno dimostrato che l'uomo è comunque amante dell'azzardo a sufficienza da voler comunque correre il rischio di non essere pagato e concludere un'operazione in forte perdita


Quindi i casi Parmalat Enron Cirio Alitalia General Motors Equador Grecia Bank of Ireland non sono sufficiente di per sè da scoraggiare investimenti ad alto rischio e cosi' sara' anche in futuro come la storia secolare delle bolle e dei fallimenti o default dimostra a sufficienza .
 
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Occorre un minimo di chiarezza e di onesta' intellettuale .

Nessuno che non fosse masochista o temerario al limite dell'incoscienza avrebbe comperato obbligazioni argentine se le stesse non avessero offerto rendimenti ben superiori ai nostri titoli e per un periodo sufficientemente lungo da costituire un magnifico investimento apparentemente senza rischi.

Quindi la decisione razionale di comperare bond argentini si basava su due fattori :

Rendimento altissimo in valuta forte

Assenza di rischi o quasi.

Questo ha spinto persone dotate di eccellente QI ad investire anche parti consistenti di capitale in questi strumenti.

L'ipotesi contraria e cioe' rendimento comparabile ai BTP e consapevolezza del rischio offende l'intelligenza delle persone che sono rimaste coinvolte .

Il punto debole era il secondo .

I rischi c'erano e rimangono come vi sono sempre per qualsiasi investimento che offre rendimenti significativamente superiori al tasso free risk .

Al tempo non v'era consapevolezza di questo in quanto si presupponeva che uno Stato non avrebbe " fregato " i suoi investitori e sarebbero comunque intervenute le organizzazioni sovranazionali a tamponare la situazione onde evitare il pericolo del contagio e della sfiducia generalizzata.

Non è successo !!!

I fatti posteriori hanno dimostrato che l'uomo è comunque amante dell'azzardo a sufficienza da voler comunque correre il rischio di non essere pagato e concludere un'operazione in forte perdita


Quindi i casi Parmalat Enron Cirio Alitalia General Motors Equador Grecia Bank of Ireland non sono sufficiente di per sè da scoraggiare investimenti ad alto rischio e cosi' sara' anche in futuro come la storia secolare delle bolle e dei fallimenti o default dimostra a sufficienza .
Non voglio entrare nel merito di quanto affermi in via generale sull'argentina. Mi permetto però di dissentire per quanto specificamente riguarda i casi parmalat e cirio. Non mi pare che le aziende suddette andassero male; l'insolvenza, con tutto quel che ne consegue, arrivò a causa della disonestà dei proprietari che attraverso operazioni illegali e fraudolente compiute per trarne personali profitti, portarono alla rovina le proprie società (che, ripeto, andavano bene) e con esse migliaia di investitori assolutamente incolpevoli.
La prova è che la stessa parmalat, in seguito, si è ripresa brillantemente a comprova della bontà della struttura societaria ex sè.
A ciò si aggiunga - e questo potrebbe valere anche per l'argentina - che spesso e volentieri molti investitori sono costretti a subire le conseguenze della disonestà dei consulenti (privati o dipendenti da istituti di credito) ai quali si affidano. La materia finanziaria è molto ma molto complessa, ed assolutamente inaccessibile a chi non è del mestiere o a chi non ha compiuto studi specifici; questo indipendentemente dal grado di cultura del singolo investitore.Tra i gabbati dei più storici default degli ultimi lustri vi sono tanto onesti operai, massaie, casalinghe e lavoratori manuali, quanto illustri professionisti, luminari e professori universitari. Per cui, in conclusione, andrei cauto col colpevolizzare gli investitori privati tacciandoli di temerarietà se non di vero e proprio azzardo. Molte rovine (e chi scrive ne è stato testimone diretto) furono determinate dal comportamento gravemente doloso dei consulenti o delle banche alle quali inesperti risparmiatori si erano giustamente e necessariamente rivolti. esiste un principio guida - erroneamente spesso ricondotto al solo campo giuridico ma che in realtà riguarda ogni attività che quotidianamente ciascuno di noi compie - che è quello dell'affidamento. Tutti noi, in quanto esseri umani non onniscenti, e, quindi, fallibili e limitati, dobbiamo necessariamente affidarci in molte delle nostre attività all'operare di terze persone confidando, oltre che sulla loro preparazione, sulla loro onestà, salvo poi rimanere delusi qualora le stesse si rivelino ben diverse da quelle che erano le nostre aspettative.
 
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Occorre un minimo di chiarezza e di onesta' intellettuale .

............omissis................

Quindi i casi Parmalat Enron Cirio Alitalia General Motors Equador Grecia Bank of Ireland non sono sufficiente di per sè da scoraggiare investimenti ad alto rischio e cosi' sara' anche in futuro come la storia secolare delle bolle e dei fallimenti o default dimostra a sufficienza .

Condivido il ragionamento; quando sono usciti i bond argentini rendevano il 10% o più e sembrava impossibile il default di uno stato; intorno al 1998 i BTP cominciavano a rendere il 5%/6% e quindi c'era la tentazione, tanto più che i bond arg. quotavano 100 e quindi non parevano rischiosi.

Tra l'altro si era quasi sistemata la questione Russia con bond scesi a 25 e poi in netta ripresa, con cedole del 10%.

Il Brasile che sembrava rischioso (comprato anche a 45) si è risolto bene; persino la pericolante Ucraina ha sistemato bene il suo debito.


Le fregature sono cominciate con l'arg. e hanno avuto il culmine con la Grecia.

Direi che i bond di azienda sono un'altra cosa; si sa che un'azienda può fallire; è andata bene con Ford, Gmac,Fiat, Ferruzzi e altre; male con Parmalat, Cirio, Arena, Sopaf etc ma mi sembra più prevedibile.
 
Condivido il ragionamento; quando sono usciti i bond argentini rendevano il 10% o più e sembrava impossibile il default di uno stato; intorno al 1998 i BTP cominciavano a rendere il 5%/6% e quindi c'era la tentazione, tanto più che i bond arg. quotavano 100 e quindi non parevano rischiosi.

Tra l'altro si era quasi sistemata la questione Russia con bond scesi a 25 e poi in netta ripresa, con cedole del 10%.

Il Brasile che sembrava rischioso (comprato anche a 45) si è risolto bene; persino la pericolante Ucraina ha sistemato bene il suo debito.


Le fregature sono cominciate con l'arg. e hanno avuto il culmine con la Grecia.

Direi che i bond di azienda sono un'altra cosa; si sa che un'azienda può fallire; è andata bene con Ford, Gmac,Fiat, Ferruzzi e altre; male con Parmalat, Cirio, Arena, Sopaf etc ma mi sembra più prevedibile.
ricordo bene il brasile,fu il caso di una speculazione preelettorale così selvaggia come credo non se ne vedranno più.io comprai quando si cominciavano a vedere i primi segni di ripresa dei corsi ormai a prezzi stracciati ,lula non faceva più paura.e mi feci un bellissimo rally;)
 

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