StM riparte, ma non convince del tutto gli analisti
di Luca Spoldi , 22.10.2004 10:45
Non si può certo dire che l’accoglienza del mercato ai dati della trimestrale di STMicroelectronics (grafico sia stata trionfale, anzi. Dopo averli diffusi nella notte tra mercoledì e giovedì, dopo la chiusura dell’after ours di New York, ieri il titolo STM (grafico ha oscillato a lungo in territorio negativo prima di ritrovare la strade del rialzo, grazie alla partenza positiva del settore dei semiconduttori al Nasdaq (grafico. E proprio l’ottima chiusura dei titoli americani, uniti alle buone prove offerte stamani dai principali titoli asiatici del settore, ha contribuito a dare la spinta decisiva al titolo che stamani appare pienamente inserito nel movimento di recupero che interessa i principali titoli high-tech del Vecchio Continente. Eppure i dati non sono certo stati negativi: il fatturato è risultato pari a 2,23 miliardi di dollari (+23,7% su base annua e +2,7% sul secondo trimestre), il Mol a 845 milioni (+33,6% e +4% rispettivamente), che in rapporto al fatturato significa passare dal 35,1% al 37,4%. In crescita anche il reddito operativo, salito del 19,1% a 213 milioni, pari al 9,6% del fatturato totale, contro il rosso di 64 milioni dell’anno precedente e i 179 milioni (8,3% dei ricavi) del secondo trimestre 2004. L’utile netto ha infine raggiunto i 189 milioni (20 centesimi di dollaro per azione), superando le stime degli analisti (in media pari a 18 centesimi per azione), oltre che il risultato del trimestre precedente (16 centesimi a titolo).
Le prime reazioni degli analisti sono state tuttavia intonate alla cautela, quando non alla delusione: Jp Morgan ha tagliato del 4,3% le propri stime sugli utile per azione per l’intero 2004 e del 25,8% per il 2005, confermndo il proprio “underperform” sul titolo; Rasbank, pur dichiarando che i risultati erano migliori rispetto alle attese ha sottolineato come siano negative le revisioni al ribasso degli obiettivi di gross margin per il quarto trimestre e delle spese
in conto capitale.
Eppure i risultati secondo il numero uno di Stm (grafico, Pasquale Pistorio, dimostrerebbero come il settore non sia all’inizio di un ciclo negativo, ma stia unicamente attraversando una correzione dovuta all’aumento anomalo del livello delle scorte. Una dinamica, peraltro, che “potrebbe continuare nel quarto trimestre e nella prima parte del prossimo anno”, ma che lascia intatta la possibilità di assistere a “una ripresa della crescita in qualche momento del prossimo anno”.
E proprio alle stime di StM per il futuro si lega lo scetticismo espresso finora dalle banche d’affari. Nel commentare i dati i vertici di StM sembrano infatti condividere la visione diffusa di una crescita modesta per l’ultimo trimestre dell’anno, tanto che Pistorio ha parlato di ricavi stimati ora in crescita tra lo zero e il 5%, ossia al di sotto delle “nostre precedenti aspettative e delle tendenze storiche stagionali”, mentre il gross margin (pari al rapporto tra Mol e fatturato), dovrebbe salire tra il 38% e il 39% (contro il 40% precedentemente indicato). Inoltre, sempre in previsione di una domanda debole, il management ha deciso di tagliare, per l’intero 2004, del 10% la spesa in conto capitale a 2 miliardi.
Ancora una volta, dunque, StM centra le attese ma non scioglie i dubbi per il suo futuro e se sul mercato alcuni operatori, dopo aver venduto il titolo in previsione di dati deboli, si affrettano a ricoprirsi, gli analisti restano prudenti. La tendenza dell’azione, dunque, resterà probabilmente ancora per qualche tempo quella di vivere alla giornata, con un andamento volatile e col rischio che a rialzi di una certa consistenza possano rapidamente seguire nuove prese di profitto, anche perché sullo sfondo resta la vicenda della cessione della quota di Finmeccanica (grafico, che il presidente Guarguaglini ha confermato dovrà avvenire entro la fine dell’anno.