Ricchi? Sì, ma solo di debiti
Il messaggio di prima era per Top-one, questo è per Eusebio.
Ricchi? Sì, ma solo di debiti
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E si continua a comprare a rate
CAROVITA. Un'indagine della Cgia fotografa l'aumento delle esposizioni pro capite, cresciuto di quasi il 90% in soli sei anni. E le richieste di finanziamenti non calano.
Ogni famiglia vicentina è "fuori" in media di 17 mila . C'è anche chi ha 3 o 4 rate da pagare. Sos alla Federconsumatori
06/01/2009
È stato calcolato che nella busta paga il ricorso ai prestiti pesa il 75% dello stipendio
Vicenza. Un debito per la casa, uno per la lavatrice, l'altro per pagare i mobili. Totale: 900 euro secchi di rate, pari al suo stipendio. Quando Luigi Guiotto, presidente della Federconsumatori di Vicenza, ha visto presentarsi allo sportello di contrà Riale l'operaio da novecento euro al mese con famiglia sul groppone e lo ha visto sfilare dalla tasca dei pantaloni le tre distinte, gli sono venuti i brividi. Un caso così, presentatosi qualche giorno fa, non lo aveva ancora visto. «Con quello stipendio, con le rate lievitate come il pane, non poteva più neppure mangiare». L'associazione di tutela dei consumatori è stata alle prese, soprattutto negli ultimi 4-5 mesi, con almeno una trentina di persone passate per consigli su come fare a rinegoziare il mutuo senza cadere dalla padella alla brace. «Ma l'operaio con le tre rate da pagare è il segnale ulteriore della crisi».
Eppure il caso non sembra affatto isolato: Vicenza vive sempre più di debiti.
INDAGINE. Lo fotografa un'indagine della Cgia di Mestre: la provincia berica si colloca tra le prime 25 in Italia, in particolare al 23° posto, nella graduatoria dei prestiti: il dato parla di 17.261 euro di indebitamento medio pro famiglia, circa 1.500 euro in più rispetto a quello nazionale, al terzo posto in Veneto dopo Padova e Treviso. Indebitamento salito come un turbine negli ultimi sei anni sfiorando la percentuale dell'86%.
Fatto sta che la famiglia vicentina si ritrova "fuori" in media di circa 17 mila euro e, oggi come oggi, fa fatica a rientrare.
MUTUI. Certo, in questo proliferare indiscriminato dei debiti ha giocato un ruolo non indifferente il boom dei mutui per la casa, concessi senza particolari remore anzi incentivati dalle banche. La casa e mille sogni a portata di mano. Fino a che la crisi, il brusco rialzo dei tassi d'interesse, le oscillazioni del'Euribor hanno portato le famiglie a fare i conti con rate diventate impossibili da gestire con stipendi rimasti al palo.
CREDITO E CONSUMI. Eppure, nonostante la crisi, l'indebitamento non tende a decrescere. Basta il polso della situazione tra gli stand di Media World, reparto hi fi ed elettrodomestici del Centro Palladio di Vicenza, dove le «comode rate» continuano ad andare per la maggiore. «Televisori al plasma, computer, lavatrice - illustrano nel reparto -: le vendite per Natale sono andate benissimo e il ricorso al finanziamento è in aumento». Si continua quindi a pagare a rate nonostante la pressione dei mutui: «Non c'è una categoria piuttosto di un'altra che accende il finanziamento, lo vediamo dalle buste paga che ci danno come garanzia: è l'operaio che non può permettersi di pagare tutto in una volta, piuttosto che chi potrebbe permetterselo ma preferisce dilazionare. Poi ci sono anche degli andamenti periodici legati alle offerte, in ogni caso le rate funziono ancora con successo».
FINANZIARIE. È il ricorso alle società finanziarie a preoccupare sempre di più la Federconsumatori che denuncia l'aumento di casi nella nostra provincia di incapacità di far fronte alle rate, soprattutto degli extracomunitari: «Attirati da interessi bassi, ma con commissioni altissime - tuona Guiotto - un prestito di 20 mila euro si ritrova aumentato di 3 mila euro di commissioni e di 1.500 euro di assicurazioni senza che al consumatore sia spiegato nulla. É questo può rappresentare una truffa: è necessario stare in guardia».
Roberta Bassan