utente eschimese
Nuovo forumer
Il successo economico di un paese dipende da parecchi fattori in primis quello della stabilità Ma altri sono in questo momento ancora più importanti: ad esempio la capacità del sistema economico di adattarsi alle nuove situazioni, la capacità concorrenziale, la qualità della mano d’opera, l’affidabilità del sistema giuridico, il livello della fiscalità. Non abbiamo saputo nel recente passato svolgere efficacemente l’esercizio di riconversione dalle sue strutture al sistema d' economia globale. Se pensiamo al turismo, sono meno convinto che si siano stati fatti grandi progressi. Se guardiamo alle banche, e più in generale ai servizi finanziari, di certo è stato fatto parecchio, ma ci si deve chiedere se il fattore concorrenziale importante ma politicamente problematico, non rappresenti una pericolosa illusione e quindi un freno ai processi di adattamento. Se guardiamo all’economia interna, ad esempio al settore della costruzione, constatiamo che il mercato pubblico è ancora strutturato sulla base di vecchie regole di spartizione e che permangono preoccupanti tendenze cartellistiche, che fra l’altro escludono qualsiasi possibilità di successo all’estero. Le tendenze cartellistiche permeano anche una parte importante della restante economia interna. Gli ex mercati pubblici, oggetto di misure di deregolamentazione e liberalizzazione (telecomunicazioni, posta, energia elettrica, ecc.) sono tuttora influenzati da mentalità monopolistiche. Ultimo esempio ne è la revisione della legge sulla radio televisione, nell’ambito della quale si è assistito ad un vero e proprio servisol di tutte le lobbies del settore: siamo giunti al paradosso di finanziare attraverso il canone, ma sarebbe più giusto chiamarlo l’imposta radiotelevisiva, il servizio pubblico garantito e poi anche chi le deve fare concorrenza, affinché faccia meglio e + utili. Per non parlare di mercati come quello elettrico o quello sanitario, il primo in regime di sostanziale oligopolio a maggioranza pubblica, il secondo asservito agli interessi delle varie lobbies interne allo stato più che a quelli della salute pubblica.
A noi forse sfugge, ma l’Europa sta sviluppando nuove dinamiche politiche ed economiche che nulla hanno a che vedere con i rapporti con il nostro paese, ma che dipendono da altri tipi di confronti: quelli con il rischio terroristico ad esempio, che impone una strategia di difesa global-europea che non può tollerare posizioni attendiste di un piccolo paese come il nostro, oppure quello con gli altri blocchi economici mondiali, quello americano e quello asiatico. Le dimensioni dei fenomeni sono cambiate, l ’economia europea deve confrontarsi con un livello di crescita notevole dei paesi asiatici, che a poco a poco ricuperano anche il deficit di know how che ne caratterizzava lo sviluppo, senza per questo ancora sviluppare garanzie a favore dei lavoratori e quindi mantenendo un basso livello sei costi.. Con riferimento alla posizione dell' Italia , confrontata con il difficile quesito dell’"adesione efficente " all' Unione Europea che nelle sue caratteristiche organizzative e strutturali lascia molto a desiderare, l' imposizione fiscali sono mero discorso di nikkia se estemporanei e non connessi ad altre settori d' intervento che esigono riforme in senso liberale ed una urgente modernizzazione che tenga conto della velocità delle dinamiche globali che forse una struttura centralistica non può far fronte specie in una conomia fatta di ditretti industriali come il nostro costituiti da PMI con esigenze estremaente diversificate........
Ridicolo soffermasi sull' abbasso quello alzo quell' altro....aumento giù e tiro sù ecc ecc....sta camapagna elettorale mi ha già deluso xchè non ha prodotto quegli imput che andavo ricercando in un mio " candidato ideale" ebbene.....che tristezza che mi fanno pure i discorsi su come evadere la tassazione fatto nei post precedenti......come se la doppia imposizione fiscale non esistesse , solo alcuni stati hanno accordi bilaterali con possibilità di detrazione x le società con domicilio finanziario....ma questo è un ' altra storia .....e come diceva Rossella Hoara "domani è un altro giorno"
A noi forse sfugge, ma l’Europa sta sviluppando nuove dinamiche politiche ed economiche che nulla hanno a che vedere con i rapporti con il nostro paese, ma che dipendono da altri tipi di confronti: quelli con il rischio terroristico ad esempio, che impone una strategia di difesa global-europea che non può tollerare posizioni attendiste di un piccolo paese come il nostro, oppure quello con gli altri blocchi economici mondiali, quello americano e quello asiatico. Le dimensioni dei fenomeni sono cambiate, l ’economia europea deve confrontarsi con un livello di crescita notevole dei paesi asiatici, che a poco a poco ricuperano anche il deficit di know how che ne caratterizzava lo sviluppo, senza per questo ancora sviluppare garanzie a favore dei lavoratori e quindi mantenendo un basso livello sei costi.. Con riferimento alla posizione dell' Italia , confrontata con il difficile quesito dell’"adesione efficente " all' Unione Europea che nelle sue caratteristiche organizzative e strutturali lascia molto a desiderare, l' imposizione fiscali sono mero discorso di nikkia se estemporanei e non connessi ad altre settori d' intervento che esigono riforme in senso liberale ed una urgente modernizzazione che tenga conto della velocità delle dinamiche globali che forse una struttura centralistica non può far fronte specie in una conomia fatta di ditretti industriali come il nostro costituiti da PMI con esigenze estremaente diversificate........
Ridicolo soffermasi sull' abbasso quello alzo quell' altro....aumento giù e tiro sù ecc ecc....sta camapagna elettorale mi ha già deluso xchè non ha prodotto quegli imput che andavo ricercando in un mio " candidato ideale" ebbene.....che tristezza che mi fanno pure i discorsi su come evadere la tassazione fatto nei post precedenti......come se la doppia imposizione fiscale non esistesse , solo alcuni stati hanno accordi bilaterali con possibilità di detrazione x le società con domicilio finanziario....ma questo è un ' altra storia .....e come diceva Rossella Hoara "domani è un altro giorno"