Draghi ha messo in grande evidenza il risultato della grande austerità voluta dalla Germania: recessione e disoccupazione
e a me viene in mente l'errore fatto dalla FED e dal governo americano nel 1929-1932
ebbero paura e ritirarono la liquidità innescando la depressione
L'austerità tedesca non è altro che lo stesso errore...
L'austerità non è sbagliata in sè ma è sbagliato il momento in cui viene applicata.... In un momento di crisi finanziaria che si riversa sull'esonomia... è assulutamente cretino applicarla
meglio sarebbe in una bella riforma bancaria e la reintroduzione dalla Glass-Steagall e porre un freno alla speculazione bancaria nel mercato dei derivati ... certo è scomoda per la Germania che ha una banca importante impelegata paurosamente su questi prodotti
mi pare di ricordare con una leva di 1:55
http://www.investireoggi.it/forum/ma-deutsche-bank-sta-fallendo-vt80539.html#post3739205
per cui la merkel difende la finanza tedesca e distrugge l'economia europea?
Draghi vacilla, Germania dice no
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Commenta (24) di: WSI | Pubblicato il 25 agosto 2014| Ora 13:25
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Italia e Francia chiedono da mesi di allentare le regole. "Se ora traballa anche la banca centrale europea, gli argini si rompono". Bce potrebbe rimpiangere quel che sta causando.
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Draghi (Bce) e Yellen (Fed) parlano a Jackson Hole. I due potenti banchieri centrali sono confusi e non sanno come ridar fiato alla ripresa.
BERLINO (WSI) -
Dopo il discorso a Jackson Hole di Mario Draghi, oggi arriva la conferma che ai tedeschi non importa nulla del gran rialzo su tutti i mercati azionari (e del parallelo calo dei rendimenti sui bond). Anche se investitori e speculatori comprano in vista dell'ennesimo piano di stimolo dei banchieri centrali,
l'Europa ha bisogno di altro. Di serietà. Di coerenza.
Di austerity (secondo i tedeschi, ovvio).
La reazione negativa arriva, senza mezzi termini, da uno dei piu' autorevoli quotidiani della Germania, la Frankfurter Allgemeine Zeitung, che in un editoriale firmato da Philip Plickert e intitolato
"Draghi vacilla",
sostiene che Italia e Francia hanno chiesto per mesi di allentare le regole sul deficit imposte dall'Europa, "ma se ora traballa anche la banca centrale europea, gli argini si rompono e Draghi" potrebbe pentirsi di quel che sta causando.
L'arte e' quella di dare discorsi piu' vaghi possibile, dicono alcuni banchieri centrali, fa notare Plickert. Poi le parole possono essere interpretate in vario modo. Ma il capo della BCE Draghi ha dato la sua lezione a Jackson Hole, che potrebbe essere intesa come la richiesta di un'inversione di politica economica, nel senso che - ha detto - i paesi membri dell'Euro dovrebbero riconsiderare il loro "atteggiamento generale di politica fiscale".
La politica fiscale, vale a dire le politiche fiscali e di spesa, dovrebbe spingere maggiormente rispetto alla politica monetaria la ripresa economica nella zona euro.
E per questo Draghi ha esplicitamente chiesto un importante programma di investimenti statali.
Draghi ha anche esortato ad allentare le redini dell'austerity?
Sarebbe un cambiamento radicale rispetto alla linea precedente della Bce, stando alla Frankfurter Allgemeine Zeitung. "A Roma e Parigi, è probabile che gongolino di gioia nel verificare il cambiamento implicito della banca centrale europea", in quanto Italia e Francia hanno chiesto per mesi di allentare le regole sul deficit di spesa.
Secondo il quotidiano tedesco i suggerimenti di Draghi sono "altamente pericolosi". Se ora traballa anche la banca centrale, le diga si romperà, e l'area dell'euro sarà costretta ad affrontare una nuova orgia di deficit. Il che Draghi non può volerlo, o consentirlo. "Si deve chiarire subito che lui non vuole ammorbidire le regole sul deficit" Ue, chiede il quotidiano tedesco, per fare chiarezza.
Vuoi capire da chi e' controllata la Bce di Mario Draghi? Leggi qui.
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Merkel e Rajoy confermano l'austerità
Il premier spagnolo e la cancelliera tedesca hanno riaffermato l'impegno nelle politiche di consolidamento fiscale e riformiste a poche ore dalla crisi di governo a Parigi.
Il premier spagnolo Mariano Rajoy e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno riconfermato l'austerità, nonostante Draghi.
SANTIAGO DI COMPOSTELA - Il premier spagnolo Mariano Rajoy e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno riaffermato l'impegno nelle politiche di consolidamento fiscale e riformiste a poche ore dalla crisi di governo a Parigi provocata dalle dichiarazioni del ministro dell'economia Arnaud Montebourg, il quale chiedeva un riorientamento della politica economica del governo e dell'Unione europea, non risparmiando durissime critiche anche alla Merkel.
Nel corso di una conferenza stampa congiunta successiva alla riunione informale a Santiago di Compostela, Merkel ha evidenziato gli indicatori della ripresa economica della Spagna e si è detta pronta a "sostenere il cammino" riformista del governo di Madrid. "Le riforme e la ripresa economica sono due facce della stessa medaglia", ha detto. "Sappiamo che dobbiamo andare avanti sulla strada delle riforme", le ha fatto eco Rajoy.