AVESSI PIU' TEMPO, SBAGLIEREi CON PIU' CALMA

Ci sono soldi, grossi flussi di denaro e tanti interessi attorno al batterio killer che sta decimando gli ulivi salentini e che minaccia di colpire altri territori in Italia e in Europa. C’è un’inchiesta della procura di Lecce, un commissario per l’emergenza nominato dal governo (il comandante della forestale in Puglia Giuseppe Siletti), e la preoccupazione di tutte le associazioni ambientaliste e degli agricoltori e olivocoltori che dei frutti della terra ci campano.
Il sostituto procuratore della Repubblica di Lecce Elsa Valeria Mignone, da sempre in prima fila contro i reati ambientali, vuole vederci chiaro. Vuole capire quanti e quali interessi ci stanno dietro alla “Xylella fastidiosa” (così si chiama il batterio) e alla mattanza degli alberi. Per questo ha deciso di affidare gli accertamenti in corso anche al nucleo Tutela della spesa pubblica della polizia tributaria della guardia di finanza, che affiancherà gli uomini della nucleo investigativo della forestale nello svolgimento delle indagini. Se gli accertamenti sono diventati anche finanziari è chiaro che all’accusa fin qui ipotizzata, di “diffusione di una malattia delle piante o degli animali”, se ne potrebbe a breve aggiungere qualche altra.

Il fascicolo è contro ignoti. Il giallo è ancora troppo fitto e l’inchiesta solo all’inizio. Non è stato stabilito di preciso cosa abbia infettato, nella sola provincia di Lecce, un milione di ulivi, il 10 per cento di quelli presenti sul territorio. Non solo. Un nuovo focolaio è comparso di recente in provincia di Brindisi, ad Oria. È difficile così escludere che il territorio colpito possa allargarsi sempre di più.

Un resoconto delle indagini fin qui condotte è finito nel terzo rapporto sui crimini agroalimentari in Italia elaborato dall’Eurispes. Nella relazione che il procuratore capo di Lecce Cataldo Motta ha fornito al presidente del comitato scientifico dell’osservatorio, l’ex capo delle Procure di Palermo e Torino Giancarlo Caselli, gli accertamenti si concentrano, almeno per il momento, sul convegno organizzato dal 18 al 22 ottobre del 2010 dall’“Istituto agronomico mediterraneo” (Iam) di Valenzano, in provincia di Bari.

In quel momento fu introdotta per la prima volta in Puglia, e in Italia, a scopi scientifici, la Xylella fastidiosa: “Questo patogeno, altamente distruttivo per diverse specie di interesse agrario (vite, agrumi), non è attualmente presente in Europa, pertanto è inserito nella lista A1 dei patogeni da quarantena” si precisava all’epoca nella presentazione, paventando il rischio della sua comparsa sul territorio nazionale.

Quello che più fa strano, anche agli stessi inquirenti, è che il contagio abbia iniziato a diffondersi a ridosso del workshop. Ad esso hanno partecipato studiosi di fama mondiale, che hanno discusso della "biologia e genetica del patogeno, dell’identificazione dei vettori, dei rischi per l’Europa, dei sintomi, della diagnosi, della immunofluorescenza, dei metodi di isolamento, della quarantena". E, al termine del seminario, una email rivolta ai partecipanti ha spiegato che, a Bari, nel 2010 il batterio era già presente nei laboratori interessati e nella disponibilità dei ricercatori.
 
Mentre la bilancia piega e non c’è via di fuga e la giustizia non si spiega,
mentre è solo mare aperto e non si vede il porto ed il futuro è un po’ più corto
e sei un particolare che vorrebbero ignorare e ci riescono se tu li lasci fare

C’è sempre una canzone
per caso o per fortuna. La verità musicata :up: è il numero uno
 
Russian state television aired what it said was footage of Vladimir Putin working at his residence outside Moscow on Friday, a first appearance since he dropped out of sight days ago, triggering rumours that he was ill or had been sidelined by internal conflict.

In the footage, Putin was shown in his office at his Novo-Ogaryovo residence, where he conducts many of his meetings, sitting across a table from the supreme court head, Vyacheslav Lebedev, and talking about plans to reform the judicial system.
Dressed in grey suit and a blue patterned tie, he looked no different than usual. In the brief footage, he was shown nodding and smiling as Lebedev spoke, and could be heard saying a few words about the court system.
A planned visit by Putin to the Kazakh capital this week was cancelled with no official explanation, and a meeting in Moscow with a delegation from the Georgian separatist region of South Ossetia was also called off.
On Thursday the Kremlin spokesman Dmitry Peskov said Putin, 62, was in good health and working as usual. However, the cancellation of engagements sparked feverish speculation on social media – though most Russian mainstream organisations, which are deferential to the Kremlin, steered clear of the issue.
The rumours fed into an atmosphere among Moscow’s political classes that was already more than usually febrile because of the conflict in Ukraine and last month’s killing of the opposition figure Boris Nemtsov.
There was no hard evidence that Putin was ill or that there was any crisis inside the Kremlin. Markets were unruffled by the rumours. The rouble strengthened slightly on Monday after the central bank cut rates by one percentage point, slightly less than some analysts had expected.
 
E dove era - probabilmente - Putin ?

Secondo l'edizione online del tabloid Svizzero Blick, la scomparsa di Vladimir Putin sarebbe da attribuire all'imminente nascita di un figlio dalla ex ginnasta olimpica Alina Kabayeva, che il gossip da anni indica come sua compagna. La 32enne, infatti, sarebbe ospite della clinica Sant'anna di Sorengo, vicino Lugano. Di Putin non si avevano più notizie dal 5 marzo, quando ha ricevuto il premier italiano Matteo Renzi.
Secondo fonti "ben informate" riportate dal quotidiano ticinese online ticinonews il figlio di Vladimir Putin e dell'ex ginnasta Alina Kabayeva sarebbe già nato.
Impossibile ottenere una conferma dalla direzione della clinica, che non conferma né smentisce la notizia, per ovvi motivi di riservatezza, scrive il giornale online. Ma il grande via vai di auto russe registrato settimana scorsa a sorengo, unito all'insolita scomparsa da diversi giorni del presidente russo, avvalerebbero la tesi dell'avvenuta nascita.
Il presidente russo, continua il sito ticinonews, e la sua giovane fidanzata, un'ex campionessa olimpica di ginnastica, mantengono la loro relazione nel più grande segreto. Secondo i bene informati avrebbero già due figli comuni, un maschietto nato nel 2009 ed una femminuccia venuta alla luce nel 2012.
Sempre secondo le voci che circolano insistentemente in questi giorni, a consigliare a Putin di scegliere la Clinica Sant'Anna sarebbe stato il suo grande amico Silvio Berlusconi, la cui figlia Barbara ha partorito proprio lì.
 
Nella notte è deceduta all'ospedale di Città del Capo la triatleta Linda Scattolin, investita nella giornata di sabato da un pullman che trasportava una squadra di rugby. Le condizioni dell'atleta padovana erano stazionarie, ma nella notte la situazione è precipitata.

Nell'incidente hanno perso la vita tre componenti del Franschhoek Rugby Club ed è rimasta coinvolta anche la compagna di allenamenti Edith Niederfriniger che versa in condizioni stazionarie ma, per fortuna, non gravi.
 
Dopo l’entrata in vigore della nuova normativa pensionistica, ossia il famoso Decreto Salva Italia [1], la maggior parte dei lavoratori ha visto allontanarsi notevolmente la possibilità di collocarsi a riposo, traguardo che, precedentemente, sarebbe stato raggiunto in pochi anni.

Fortunatamente, ad oggi, esistono ancora diverse eccezioni che permettono di cessare dal servizio con i requisiti pre-riforma.
Alcune di esse sono abbastanza note, ma comportano un accesso limitato, come le varie “salvaguardie”; altre risultano piuttosto penalizzanti in termini economici, come l’opzione per il pensionamento con il metodo contributivo (meglio conosciuta come Opzione Donna [2]).
Ve ne sono alcune, tuttavia, che, pur non comportando decurtazioni al trattamento e, pur non possedendo limiti d’accesso, sono comunque poco conosciute.

Alcune di queste deroghe sono contenute nella “normativa Amato” [3]: la sopravvivenza delle disposizioni alla “Riforma Monti Fornero” è stata confermata, nel 2013, da una Circolare dell’Inps [4].


In particolare, l’eccezione che interessa la più vasta platea di destinatari è quella che prevede, per i lavoratori dipendenti, il pensionamento con sole 15 annualità di contribuzione.
 

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