Banca Generali (BGN.MI) non teme la crisi finanziaria anzi, la società del risparmio gestito è tra i più solidi del settore italiano e le prospettive di crescita delle sue azioni sono interessanti, parola di Credit Suisse che oggi in una nota sul comparto conferma il giudizio "outperform" con un prezzo obiettivo di 7 euro contro i 5,5 di oggi.
Sono molteplici i motivi che spingono gli analisti della banca svizzera a consigliare il titolo. Iniziamo con ordine evidenziando gli elementi più importanti. Primo fra tutti il trasferimento di gran parte delle masse e dei fondi in Lussemburgo. "Un'operazione già compiuta con successo da altri soggetti del settore (Azimut (AZM.MI) n.d.r.) e che porterà nel 2008 a raddoppiare gli utili del gruppo", previsti a 30,7 milioni di euro contro i 15,3 dell'anno passato, si legge nella nota.
Gli analisti di Credit Suisse sono ottimisti anche se lo scenario invita alla prudenza. Nello studio di oggi, la banca d'affari ha infatti tagliato drasticamente le stime di crescita del mercato gestito in Italia: le masse in entrata nel 2008 (net inflow) sono stimate a soli 2 miliardi contro i 5 stimati in precedenza. Un trend che proseguirà anche l'anno prossimo con net infllow a 2,3 miliardi da 5,2.
Il drastico taglio delle stime è solo il riflesso della crisi che ha colpito il settore e che secondo Credit Suisse è destinata a permanere. Un crollo del mercato che colpirà tutti, anche Banca Generali: gli analisti ne hanno dovuto prendere atto ed hanno ridotto le previsioni di masse gestite del gruppo portandole a 27,7 miliardi nel 2012 dai 34,1 precedenti. Anche il prezzo obiettivo scende, da 11,5 euro a 7 euro. Il titolo rimane comunque tra i più sottovalutati del settorecon un p/e 2009 che dovrebbe attestarsi vicino a 10,9 volte.
Le carte nella manica di Banca Generali non sono finite. Il gruppo infatti, fiutato il cattivo andamento dei mercati ha mantenuto una larga fetta delle masse (il 30%) in liquidità pronta ad essere sfruttata appena si presenta l'occasione giusta e con i mercati finanziari al tappeto come oggi, i saldi non mancano.
Ancora Banca Generali, scrive Credit Suisse, ha un rapporto costi su fatturato tra i più alti del settore a 63,3% contro i 49,9% di Mediolanum (MED.MI) e i 24,6% di Azimut (AZM.MI). Questo significa che spazi di miglioramento ce ne sono ancora parecchi.
I costi sono lievitati perché il gruppo in questi anni ha portato avanti un'importante campagna per reclutare nuovi promotori, ora però è arrivato il momento di raccogliere i frutti degli investimenti nelle reti.
Infine, spiega Credit Suisse, un altro elemento di forza di Banca Generali, sta nelle sue dimensioni e nella stabilità della compagine azionaria: il 60,8% del gruppo è in mano alle assicurazioni Generali (G.MI) ed il 7% a IntesaSanPaolo (ISP.MI)
Il broker conclude che, "il processo di consolidamento in corso nel settore potrebbe subire una accelerazione per effetto della debolezza delle borse e dovrebbe favorire quei soggetti che godono già una forte posizione competitiva, con un impegno chiaro da parte dell'azionista di riferimento a sviluppare il business".