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Parmalat: Consulta conferma legittimita' revocatorie
COLLECCHIO (MF-DJ)--La Corte Costituzionale, con ordinanza 456 depositata il 28 dicembre scorso, ha nuovamente confermato la manifesta infondatezza delle questioni di legittimita' costituzionale sollevate dal Tribunale di Parma nell'ambito di diversi procedimenti che vedono come convenuti Sanpaolo Imi, B.P.Etruria, B.P.Cremona, B.Brescia San Paolo CAB, B.Carige, Bpvn, Credit Suisse International, Unipol Banca e C.R.Pisa.
In particolare, la Corte, si legge in una nota, ha in primo luogo ribadito la manifesta infondatezza delle questioni sollevate in relazione all'articolo 6 della legge 39/2004 ("legge Marzano") nella parte in cui stabilisce che le azioni revocatorie fallimentari possono essere proposte anche in costanza di un programma di ristrutturazione.
La Corte ha inoltre dichiarato la manifesta infondatezza delle eccezioni sollevate con riferimento all'articolo 6 comma 1-ter ed al combinato disposto degli artt. 6, comma 1 e 4-bis, comma 10 della medesima legge.
COLLECCHIO (MF-DJ)--La Corte Costituzionale, con ordinanza 456 depositata il 28 dicembre scorso, ha nuovamente confermato la manifesta infondatezza delle questioni di legittimita' costituzionale sollevate dal Tribunale di Parma nell'ambito di diversi procedimenti che vedono come convenuti Sanpaolo Imi, B.P.Etruria, B.P.Cremona, B.Brescia San Paolo CAB, B.Carige, Bpvn, Credit Suisse International, Unipol Banca e C.R.Pisa.
In particolare, la Corte, si legge in una nota, ha in primo luogo ribadito la manifesta infondatezza delle questioni sollevate in relazione all'articolo 6 della legge 39/2004 ("legge Marzano") nella parte in cui stabilisce che le azioni revocatorie fallimentari possono essere proposte anche in costanza di un programma di ristrutturazione.
La Corte ha inoltre dichiarato la manifesta infondatezza delle eccezioni sollevate con riferimento all'articolo 6 comma 1-ter ed al combinato disposto degli artt. 6, comma 1 e 4-bis, comma 10 della medesima legge.