Bar del forum

La tesi del virus sfuggito da un laboratorio è stata già smentita da autorevoli scienziati.
Questo è un bel lavoro di divulgazione scientifica in cui si spiega come i virus passino dagli animali all'uomo e perché questo succeda più frequntemente ora che in passato:
Spillover | David Quammen
Visto che, almeno in edizione cartacea, è temporaneamente non disponibile, volevo consigliare questo:
https://www.amazon.it/1918-Linfluenza-spagnola-pandemia-cambiò/dp/8831728598

ma non c'è niente da fare: pure non disponibile
Evidentemente tutti a casa a leggere libri sulle pandemie...
 
Comunque le teorie complottisti sono sempre logicamente molto labili e spesso sostenute da giornalisti di quart'ordine, scrittori di fantascienza e paranoici vari, e quasi sempre da gente che su queste "teorie" ci campa.

Speriamo che tutto questo aiuti se non altro a riordinare i ruoli nella nostra società che negli ultimi anni, con la tecnologia che ha dato voce a tutti e a ciscuno un megafono, si sono molto confusi, dove tutti sono esperti di tutto e vogliono spiegare ai medici come curare, agli insegnanti come insegnare, etc. etc. etc.
Negli anni 50 su qualsiasi piccola ferita si spargeva polvere di penicillina, con l'incoraggiamento dei medici. A un certo punto anche i più ottusi hanno capito che questo era un modo di ridurne nel tempo l'efficacia, ma poi si è comunque continuato a far uso spropositato di antibiotici. Sempre negli anni 50 contro le mosche si usava il "FLIT" ad abundantiam, con dentro il DDT, pernicioso per l'uomo, come più tardi si "scoperse". Su quasi ogni bugiardino si trova scritto che questo medicinale non produce, nella nuova versione, i guasti che prima produceva.
Non è che con questo voglio fermare il mondo all'800. Voglio solo mostrare che la "scienza" evolve e spesso dichiara dannoso ciò che prima, con la stessa autorità e, va detto, intolleranza, veniva imposto. E' questo il problema, che la scienza metta in discussione sé stessa solo dopo, ma non ammetta dubbi nel durante. (Un po' come il nostro governo :grinangel: adesso tutti uniti, ci sarà tempo dopo per le discussioni. OK, uniti, ma perché non condividi allora anche un po' di quel potere che ti sei preso? comodo rifiutare le critiche in nome della solidarietà, ma senza offrire la stessa solidarietà sul piano delle poltrone)
Un medico che oggi usasse le sanguisughe e i salassi verrebbe messo sotto processo. A suo tempo lo si processava se NON usava tali metodi.

Non tutte le critiche sono complottistiche, non tutte le osservazioni sono di parte. Rudolf Steiner ebbe a dire che il grande guaio della scienza e della medicina sarebbe consistito proprio nel proporsi come autorità assoluta. Si è espulso dall'ordine dei medici, impedendogli di lavorare, chi cercava di ragionare e porre problemi. Gli ordini professionali dovrebbero essere un ambiente dove si partecipa volontariamente, e la partecipazione dovrebbe essere proposta al pubblico come garanzia, in modo da dargli elementi per scegliere liberamente, e non come supina obbedienza ad una mainstream che detiene un potere, per quanto basato su opinioni "scientifiche".
Quando Stalin era saldo in sella, propose una bislacca teoria linguistica che gli accademici di allora si affrettarono a validare e confermare. E' un caso estremo, ma mostra che cosa significhi che vi sia una autorità cogente in un ambito dove coscienza e libero pensiero dovrebbero regnare. Un altro esempio lo abbiamo in ambito psicologico: invertendo la sua posizione precedente, ora l'ordine degli psicologi proibisce ai membri di considerare l'omosessualità come una malattia. La cosa è giusta nel senso di, per esempio, "non obbligare a curarsi" non discriminare e premettere libere scelte. Ma esclude che l'omosessualità possa derivare da un disturbo psichico, cosa che talora è reale, e vincola lo psicologo a pensieri altrui, negandogli libertà di giudizio: in questo è sbagliatissima.

Dicevano gli antichi indiani: dopo i 40 anni il tuo medico devi essere tu stesso. Che significa: tu, dottore, informami, ma curami solo con il mio consenso. E anche: prima di andare dal medico, valuta tu stesso come stai vivendo.
 
Negli anni 50 su qualsiasi piccola ferita si spargeva polvere di penicillina, con l'incoraggiamento dei medici. A un certo punto anche i più ottusi hanno capito che questo era un modo di ridurne nel tempo l'efficacia, ma poi si è comunque continuato a far uso spropositato di antibiotici. Sempre negli anni 50 contro le mosche si usava il "FLIT" ad abundantiam, con dentro il DDT, pernicioso per l'uomo, come più tardi si "scoperse". Su quasi ogni bugiardino si trova scritto che questo medicinale non produce, nella nuova versione, i guasti che prima produceva.
Non è che con questo voglio fermare il mondo all'800. Voglio solo mostrare che la "scienza" evolve e spesso dichiara dannoso ciò che prima, con la stessa autorità e, va detto, intolleranza, veniva imposto. E' questo il problema, che la scienza metta in discussione sé stessa solo dopo, ma non ammetta dubbi nel durante. (Un po' come il nostro governo :grinangel: adesso tutti uniti, ci sarà tempo dopo per le discussioni. OK, uniti, ma perché non condividi allora anche un po' di quel potere che ti sei preso? comodo rifiutare le critiche in nome della solidarietà, ma senza offrire la stessa solidarietà sul piano delle poltrone)
Un medico che oggi usasse le sanguisughe e i salassi verrebbe messo sotto processo. A suo tempo lo si processava se NON usava tali metodi.

Non tutte le critiche sono complottistiche, non tutte le osservazioni sono di parte. Rudolf Steiner ebbe a dire che il grande guaio della scienza e della medicina sarebbe consistito proprio nel proporsi come autorità assoluta. Si è espulso dall'ordine dei medici, impedendogli di lavorare, chi cercava di ragionare e porre problemi. Gli ordini professionali dovrebbero essere un ambiente dove si partecipa volontariamente, e la partecipazione dovrebbe essere proposta al pubblico come garanzia, in modo da dargli elementi per scegliere liberamente, e non come supina obbedienza ad una mainstream che detiene un potere, per quanto basato su opinioni "scientifiche".
Quando Stalin era saldo in sella, propose una bislacca teoria linguistica che gli accademici di allora si affrettarono a validare e confermare. E' un caso estremo, ma mostra che cosa significhi che vi sia una autorità cogente in un ambito dove coscienza e libero pensiero dovrebbero regnare. Un altro esempio lo abbiamo in ambito psicologico: invertendo la sua posizione precedente, ora l'ordine degli psicologi proibisce ai membri di considerare l'omosessualità come una malattia. La cosa è giusta nel senso di, per esempio, "non obbligare a curarsi" non discriminare e premettere libere scelte. Ma esclude che l'omosessualità possa derivare da un disturbo psichico, cosa che talora è reale, e vincola lo psicologo a pensieri altrui, negandogli libertà di giudizio: in questo è sbagliatissima.

Dicevano gli antichi indiani: dopo i 40 anni il tuo medico devi essere tu stesso. Che significa: tu, dottore, informami, ma curami solo con il mio consenso. E anche: prima di andare dal medico, valuta tu stesso come stai vivendo.

Purtroppo lavorando da casa mi son ritrovato a lavorare pure più di prima e fatico a seguire il forum ed a rispondere quando e come vorrei... :(

I tempi della scienza spesso, molto spesso, non sono compatibili con la vita e le necessità umane. l'errore è attribuire alla scienza dei "poteri" che non possiede ma il metodo scientifico è l'unico sistema che abbiamo per distinguere ciò che è dimostrabile e ripetibile dalle fandonie e dai ciarlatani. Quello che viene dimostrato con il metodo, però, non indica altro che la veridicità di ciò che intende dimostrare. Qualcuno invece, automaticamente, intende che ciò che non è stato dimostrato sia allora falso...
Talvolta è la scienza stessa ad auto attibuirsi questi "poteri" e a dichiarare ciò che in realtà non sa.
Inoltre nei sistemi complessi(ssimi), come l'uomo, entra ovviamente in gioco la statistica e ciò che vale per uno può non valere per un altro.

Infine, anche tra gli scienziati, come in tutti i gruppi umani, esistono purtroppo persone senza scrupoli che per gloria, denaro, potere ed interessi vari agiscono in mala fede.

I ciarlatani ci sono in tutti i campi, per quel pochissimo che so Steiner non rinnegava il metodo scientifico, diceva che non è sufficiente ...eppure proprio all'inizio di questa epidemia mi è capitato di vedere un video in cui un tipo dichiarava, rifacendosi esplicitamente a Steiner, che il virus si produce direttamente all'interno dell'uomo come reazione a condizioni esterne che ne turbano l'equilibrio. Beh, questa è una baggianata e quello è un cialtrone.

Non mescolerei inoltre scienze umane (...per non dire la politica!) con quelle naturali, dato che -pur influenzandosi- sono campi completamente diversi.

ciao!
 
Ultima modifica:
Se interessa, la censura sta operando a tutto web. Abbiamo la commissione verità di stato, il Minculpop, la Stasi, la Ceka in piena azione. Grazie, signor pdc, che fosti il primo disinformatore.

Quando cerco di ritrovare un certo articolo dal Corriere, o di copiare la parte di esso che mandai in Skype, i programmi si chiudono e il copia incolla non funziona più.
L'articolo poneva 7 domande ai cinesi, ed era opera di Niall Ferguson (si trova in google, ma appena trovato le pagine cominciano ad oscurarsi e saltano via). Ne aveva già parlato David Ignatius. Sono due scrittori-commentatori di altto livello. Più sotto darò una sintesi, se non mi esplode il computer prima.
 
No, non ci riesco, il computer mi impazzisce.
Attenzione, parlo sul serio.
Situazione tremenda.

Salta il mouse
si chiudono le pagine
ecc ecc

Qualcuno provi a fare la ricerca insieme dei due nomi che ho scritto
 
Sunday TimesUn mix magistrale di erudizione, eloquenza e vis polemica, il tutto frullato con quel tono colloquiale che tanto mette a loro agio i lettori. Saremo lunghi, ma ne vale la pena.

Ferguson ce l'ha con i cinesi, intesi come autorità. Ma la prende alla larga. Cita un loro famoso romanzo di fantascienza, Il problema dei tre corpi di Liu Cixin, in cui uno scienziato cinese mette la Terra in pericolo rivelando la sua posizione ad alieni ostili, ma un altro scienziato cinese la salva. Mentre nella letteratura occidentale i cattivi vengono sempre da Mosca o da Pechino e i buoni parlano in genere inglese, ironizza lo storico scozzese, «ai cinesi piace fottere il mondo per poi salvarlo».

È un po’ quello che sta succedendo col virus. Ferguson sottolinea giustamente che tra le tante cose discutibili che dice Trump la meno biasimevole degli ultimi tempi è che l'abbia chiamato «virus cinese»: che l'abbia fatto per razzismo o propaganda, di virus cinese si tratta. E come nel romanzo, «la Cina ha causato il disastro, ma ora vuole prendersi il merito di averci salvato». Per questo ci manda aiuti. E nel frattempo insinua che il virus sia colpa di altri, come ha fatto il potente funzionario del ministero degli Esteri Zhao Lijian twittando che «potrebbe essere stato l'esercito Usa a diffonderlo a Wuhan».

Qui Ferguson perde il tono lieve e si incattivisce: «Il lato peggiore è che qualcuno in Occidente è così fuorviato dalla sindrome anti Trump, o così corrotto dai soldi cinesi, o, nel caso dell'Italia, così deluso dalla poco altruistica risposta dei partner europei, che si ingoia questa raffica tossica di ipocrisia e menzogne. C'è stato qualcosa di più stupido della campagna “Abbraccia un cinese” lanciata in febbraio dal sindaco di Firenze?». Per fortuna non cita l'iniziativa analoga del presidente Mattarella, che visitò la scuola più cinese di Roma (è facile giudicare ora, ma in quei giorni c'era un'ondata anticinese in cui paure legittime e propaganda si confondevano pericolosamente).

Ma a questo punto Niall si scatena e dà il meglio. Prima elenca alcuni titoli della stampa di regime che danno l'idea dell'operazione in corso: «Combattiamo il Covid-19 col metodo cinese»; «La tecnologia cinese aiuta il mondo nella lotta alla pandemia»; «La nostra Nazione in soccorso del mondo»; e il suo preferito: «Xi pianta alberi a Pechino e raccomanda il rispetto della natura». Poi parte: «Rispettare la natura? Restauriamo la
sanità mentale con le sei domande che faremo la prossima volta a Xi su Zoom, FaceTime, Google Hangout o WeChat». Le sei domande, insomma, che nessuno potrà mai fargli. Eccole:

1) Cos’è successo esattamente a Wuhan? «Se il virus è nato da un pipistrello in uno dei disgustosi wet markets che il regime inspiegabilmente non ha ancora chiuso, è un male. Ma se è stato originato dalle pratiche superficiali dei centri per il controllo delle malattie, è peggio. È una follia che la ricerca su zoonosi potenzialmente letali sia condotta in una metropoli» (attenzione: Ferguson è già il secondo autorevole commentatore occidentale a riproporre negli ultimi giorni questo sospetto: sabato Guido Olimpio vi ha raccontato di David Ignatius).

2) Che ruolo ha avuto il governo centrale nel nascondere la trasmissione da uomo a uomo in corso a Wuhan? «Sappiamo che tra il 12 e il 31 dicembre c'erano stati 104 casi e 15 morti. Perché fino al 20 gennaio la linea ufficiale è stata che non ce ne fossa “chiara evidenza”?».


3) Quand’era ormai chiaro che l’epidemia si stava diffondendo da Wuhan al resto della provincia dell’Hubei, perché avete interrotto i viaggi dall’Hubei al resto della Cina — era il 23 gennaio — ma non dall’Hubei al resto del mondo? Era il picco del Capodanno cinese e gli aerei hanno continuato a decollare da Wuhan per Londra, Parigi, Roma, New York e San Francisco fino a fine mese o inizio febbraio. «Ora che il virus è mondiale non avete perso tempo a limitare i viaggi dall'estero alla Cina; il vostro approccio è stato notevolmente diverso quando ce l'avete esportato».

4) Perché il vostro funzionario ha diffuso la teoria complottista antiamericana quando perfino il vostro ambasciatore la smentiva? «E lei, presidente Xi, con chi sta?».

5) Che fine hanno fatto l’uomo d’affari Ren Zhiqiang e il medico Ai Fen, due dei cittadini cinesi spariti dopo aver criticato la gestione del virus?

6) Quante persone ha ucciso davvero il virus?

Sono domande che non avranno mai risposta. A conferma del fatto che i cinesi sono gente fantastica, ma il loro regime è una delle creazioni più spaventose della storia umana. Ferguson lo dice meglio, e avverte tutti gli imbecilli che anche da noi si bevono la disinformazione di Pechino: «Finché un quinto dell'umanità resterà soggetto alla volontà di un'organizzazione irresponsabile, corrotta e assetata di potere , con una lunga storia di crimini contro il suo popolo, il resto dell’umanità non sarà al sicuro».
 
Sappiamo tutti che i numeri delle vittime per il virus in Cina sono farlocchi. Mi sembra che la Gran Bretagna sia intenzionata anche a chiedere i danni al governo cinese. Tuttavia continuo a pensare che il virus si sia sviluppato non intenzionalmente ma per stupidità umana. Molte cose andrebbero riviste(accordi, globalizzazione economica ecc. ecc.)ma dubito che qualcosa cambierà a meno che il virus continui a circolare per qualche anno. In tal caso saranno obbligati a farlo ma la prospettiva di girare con guanti e mascherina fino alla vecchiaia non mi alletta particolarmente. Poi il mostro cinese l'hanno creato anche gli americani, costi di produzione irrisori ed un nuovo immenso mercato dove piazzare i propri prodotti. Oltretutto i cinesi son pieni dei bonds americani. L'avidità ti taglia le palle e la crescita sfrenata del consumismo ha creato enormi scompensi, anche sociali. Nel caso si mettessero male le cose in Europa per noi italiani, il creare un rapporto con paesi come la Cina oppure la Russia ci renderebbe servi ancor di più di quanto già lo siamo. Un Europa del sud sarebbe preferibile.
 
Saper dire: ho sbagliato.

Sono tempi in cui sempre più spesso viene usata la formuletta; eh, col senno di poi …

Purtroppo queste banali paroline, nate da un proverbio il cui significato è un po’ diverso da quello che si vuole appiccicare alla sua citazione monca, vorrebbero intendere qualcosa come: eh, tu parli adesso che è facile, ma prima, chi poteva sapere? (il proverbio invece dice che chi ha sbagliato ha pagato per non aver guardato lontano, cioè praticamente il contrario).

E’ un modo dannatamente scorretto di porsi e di porre la questione.

Il significato sarebbe: prima non era possibile immaginare quanto sarebbe successo. Senza aggiungerci, però, il necessario ”per me”. Perché, caro amico, non ti devi permettere di affermare che, siccome non hai saputo vederci lontano tu, allora nessuno abbia saputo farlo. Peggio, al tuo interlocutore che invece, da come parla, qualcosa aveva capito, tu appiccichi il marchio di fanfarone, di contaballe ecc. E, così facendo, per quanto ti riguarda, invece, ti autoassolvi. Che è operazione ridicola, meschinella, odiosa.

Certo, oggi è quasi impossibile che qualcuno ammetta: ho sbagliato! Eri tu che, stando in mezzo al marciapiede disturbavi il transito delle biciclette sullo stesso, sei tu che hai frenato troppo in fretta e l’altro non ha potuto non tamponarti, addirittura quello che ti ha tagliato la strada ti urla dal finestrino che il tuo macchinone inquina e puzza, perciò in torto sei tu.

Ecco, io quando ho letto che il sindaco polically correct di Firenze invitava ad abbracciare un cinese mi sono chiesto se questo fosse più pazzo o criminale. Subito, non due mesi dopo. Non pretendo che nessuno me lo riconosca, ma almeno che non si venga a dirmi “eh , col senno di poi …”

Quando non sono stati bloccati i primi visitatori dalla Cina, quando ai passeggeri si misurava solo la temperatura e via, io sono inorridito. Quando poi lo stesso è avvenuto a Cuba, che invece avrebbe potuto isolarsi e salvarsi, sono stato ben contento di partire. E l’ho detto e scritto, anche qui. E l’aereo con cui sono partito era lo stesso che tre ore prima aveva depositato sull’isola il primo contagiato, che poi vi morì. Adesso sono 500, ma il numero cresce del 15% al giorno.

[Certo, non raggiungerò mai il cinismo di un Cacciari, che di fronte al peggioramento delle condizioni del premier inglese Johnson è venuto fuori in TV a dire qualcosa come: bene, adesso anche lui fa parte del gregge (allusione, com’è noto, al fatto che inizialmente costui aveva perseguito la strategia della immunizzazione generale al prezzo sociale di molti morti). Diciamo che se l’avesse detto qualcuno di parte politica avversa se ne scriverebbe in prima pagina con titoloni e linciaggio, ma questa è la triste realtà italiana. Però, d’altra parte, è come gli avesse giustificatamente detto: non hai avuto il senno di prima. Solo che glielo ha detto male, molto male.]

Personalmente so dire: ho sbagliato. Gli investimenti in borsa sono, in questo, una grande scuola. Sbagliare si può, talora si deve. E anche chiedere scusa (ormai mi stupisco profondamente quelle rare volte che qualcuno ancora lo fa). Chi non chiede scusa vorrebbe mantenere una immagine di perfezione per proteggere la propria infinita insicurezza, i propri sensi di colpa, le proprie paure. E allora piuttosto ti dice: eh sì, col senno di poi … Confermando di avere scelto l’unica vera alternativa: lo scemo di prima.
 
Ultima modifica:
Per farmi perdonare il gusto acido del commento precedente, copio qui un mio racconto in tema di molti, non moltissimi, anni fa. Chiedo perdono (ecco ...:p ), ma spero di aver alleggerito il tono,

CI VUOLE TOLLERANZA!

Fino a qualche anno fa un piccolo incidente non creava quasi mai particolari problemi. Se uno, per sbaglio, ti montava sul piede e tu urlavi "Ahivaffanculo!", bene, lui chiedeva subito scusa, tu lo perdonavi pensando "Machecoglione Machecoglione", però basta così, amici come prima.

Oppure, in spiaggia, due stronzetti di fratellini a tirarsi la sabbia, tu in mezzo pronto a scoppiare come una caldaia, ma ecco arriva papà, a loro vanno due sberle trecentosessanta gradi a testa, e a te chiede pure "Scusa, scusa": le parti erano già scritte, tu perdonavi, "Siamostatituttibambini!", e se pure, tra pianti e lamenti, i due bastardelli ora rompevano, se possibile, ancora di più, vabbè, almeno era una regola che dava sicurezza.

Allora. Ma adesso? Facci caso: sei al tavolino del bar, spriz pronto, giornale fresco in mano, praticamente il paradiso. Arriva un cagnone inaudito, metri 2 per 4: gioca col suo amichetto, un bonsai a pelo lungo, più strofinaccio Veleda che cane. Che carini! ... Tavolino per aria, vetri per terra, spriz sui pantaloni buoni, casino, baraonda, Vajont! Urli alle bestie schifose tutte le metafore oscene del tuo inconscio, ne inventi di nuove, e..."Ma che maniere, ma non le zembra di ezagerare, ci vuole un po' di tolleranza, za?"

"Tolleranza? Questo cammello il posto suo è il deserto, altro che cazzi! Ci metta un francobollo sul culo e lo spedisca subito in Africa senza mittente, perdìo!"

"Iiih, e coza zarà mai, un poco di movimento...tante storie per due gocce d'acqua zporca in terra, che, mi zcuzi, con quella pancia che zi ritrova lei non dovrebbe neanche a guardarle, za? Vieni, vieni Zionuèin, povero piccolo, vieni a papà". E il cattivo, ora, sei tu.

Oppure: OK, d'accordo, mio figlio ha pisciato sul suo pacchetto di meringhe, ma perché arrabbiarsi così tanto? E che doveva fare, poverello, tenersela aspettando di scoppiare? - No, fargliela tutta in gola a quella deficiente di sua madre - pensi, ma stai zitto, perché ormai è chiaro, potevi stare attento tu, chi non lo sa che i bimbetti la devono fare ovunque, comunque e senza preavviso?

Insomma, non solo nessuno ti chiede scusa, ma ti vengono anche a spiegare come devi reagire, anzi, non reagire! L'educazione loro la insegnano a te, mica a quei mostri che accompagnano in giro per il mondo senza scorta. Se un deficiente contromano col motorino sul marciapiede di notte senza fari ti dà una ripassata al duodeno, e tu, con l'ultimo filo di voce rimasto, protesti "Eccheccazzo!", la replica è già pronta: "E parla bene, stronzo! Bell'esempio per i giovani!".

Ma perché a tollerare devi essere sempre e solo tu? Tanto più che uno di quei mocciosi di una volta, spappinati col botto sulla spiaggia, eri proprio tu, ancora e sempre tu. Devi proprio aver perso un turno.

Eppure, in futuro andrà ancora peggio, è sicuro.

Perciò, quando al mare ti arriverà la scrollatina da due litri, puzza di pelo e piattole compresi, non mandare il bastardone al diavolo, ma sussurra con garbo: "Grazie della doccia, Fido (o Aringa, o Naomi, a seconda): puoi farmi al più presto sapere quanto ti devo per il disturbo?" e sentirai anche qualcuno che interviene "Ma no, lasci stare, non è il caso!"

E se invece una peste in braccio a una madre microcefala, di punto in bianco ti sbatte ridendo la manina sul gelato, che piomba a valanga su camicia pantaloni scarpe nuove quotidiano fresco intonso ancora mai aperto: ecco, in tal caso, evitare di urlare smodatamente: "Signora, o che se lo tenga stretto quel terremoto di Giuda cane con la faccia da culo che si ritrova!". No, è scorretto, lei può risponderti: "Ma quanto odio deve tenersi dentro lei, povero disgraziato: un po' di tolleranza, no? È soltanto un bimbetto!".

Perciò, ingoiare; e magari rispondere: "Niente, signora, spero solo che il suo piccolo non si sia fatto del male alla manina ficcandomi il ditino nell'occhio, né che l'aver colpito quel gelato così freddo gli faccia venire il raffreddore (ma non esagerare, sennò passi per pedofilo); ecc. ecc. ecc.

Le sentenze in tribunale? Me le figuro già: "O Beppe Lacanonica, la Corte ha deciso: il palo che hai ficcato in gola a tua madre era la sublimazione di un istinto edipico di cui non ti si può far colpa, e per la nonna accoltellata nel sonno vale la provocazione: russava. Quanto alla sorellina violentata in più punti, esattamente diciotto, è morta, e dunque non possiamo sapere se sia stata una iniziativa sua o tua. Quando poi con i soldi della nonna, peraltro, sebbene solo da alcuni minuti, già legalmente tuoi, hai comprato la coca e ti sei schiantato con una Mercedes rubata contromano in autostrada, è chiaro che, non avendo la patente, più di tanto e meglio non potevi fare. Due mesi con la condizionale, non farlo più. Vai, vai."

Insomma: ci vorrà sempre più tolleranza. Tanto, che non ci sarà tolleranza alcuna per chi non sarà tollerante. Chiaro?
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto