Bar del forum

Un mio amico d'infanzia era diventato medico di una importante squadra di basket. Come si può immaginare, là i guai fisici (ossa, muscoli, tendini ...) erano all'ordine del giorno. Egli sapeva che da sempre io curavo questi guai con l'argilla. Pertanto la sperimentò con i suoi giocatori, con risulatati davvero ottimi. Sì, ok, però NON POTEVA DIRLO! Ugualmente il mio dentista di un periodo usava la propoli per disinfettare, ma anche lui doveva farlo di nascosto.
Che cavolo di sistema è quello che non permette al medico di lavorare secondo "scienza e coscienza"? soprattutto quando la sua esperienza gli dice che i risultati ci sono. Si può immaginare quale sia il destino di un medico espulso dall'Ordine?
Infine. Moltissimi anni fa ho sofferto di varicocele. Ho portato per anni, con mia disperazione, lo scomodissimo sospensorio, che era l'unico rimedio propinatomi dalla medicina allopatica. Poi, un giorno, ne parlai con un medico antroposofico, che mi prescrisse un medicamento diciamo omeopatico, comunque antroposofico anch'esso: una crema, una semplice crema. Sembrava sicuro di sé, e la usai subito.
Dopo tre giorni ero guarito, incredulo come un sorcio che veda il gatto morire d'infarto mentre si lancia su di lui. Anni di inutile sofferenza ... Guarito per sempre, praticamente. Ma questo non si testa in laboratorio, non si vuole vedere, se possibile si elimina (v. Silvio Garattini, che dovrebbe davvero vergognarsi).

Io non voglio imporre nulla a nessuno, ma dobbiamo abituarci, cari amici, a valutare e valutare con la nostra testa, certo che costa fatica, ne costa molta, ma è il prezzo della libertà. Sia chiaro che non disprezzo la medicina allopatica, anzi, solo, la uso entro i suoi precisi limiti. Tra l'altro, questo corrisponde, @RexRacer , al discorso di Steiner, che non disprezzava la scienza, ma ne valutava i confini. Quanto a quello che si proclamava steineriano, nel merito non so. Dico solo che se è lui che ha capito male, o Steiner che ha parlato dell'argomento, ma certamente in un ambito particolare, delle due l'una. o il tipo è un fessacchiotto, oppure ha buttato là una verità molto più complessa e così facendo l'ha pure danneggiata. Steiner era cosciente che non si può gettare pubblicamente una conoscenza che, giustamente, una persona normale non può che rifiutare: le conoscenze vanno date in funzione di chi ascolta o legge, altrimenti la cosa meno grave è che comunque vengano profondamente fraintese, come può essere il caso in questione.
Mi si darà atto che in ambito forum non ho mai fatto alcuna "propaganda" né sostenuto a morte posizioni astruse. Semplicemente sarebbe un errore. Certo, talora mi sento davvero spinto a proporre una spiegazione diversa, particolare, di un fenomeno, ma questo davvero non danneggia nessuno, tantomeno le conoscenze spirituali, per le quali è buona norma tendere a limitarsi a dare risposte in caso, appunto, di domande specifiche.
 
Ritengo utile copiaincollare quanto ho appena scritto nel 3d su Cuba

Siamo a 515 contagiati.
Ma la cosa più interessante è che il presidente, come si legge più sotto, ha fatto un proclama che "ci ricorda qualcosa", e più esattamente diciamo che il dittatore comunista e il sottosegretaio piddino Martella usano le stesse parole e gli stessi mezzi:

Le parole di Díaz-Canel sulla trasparenza delle informazioni che pubblicano provengono da una campagna forte e minacciosa lanciata dalle autorità, avvertendo che potrebbero punire fino a 4 anni di carcere per persone che diffondono notizie false o "previsioni dannose "sul coronavirus.
Eh sì, mi ricorda proprio qualcosa

Martella difende la task force anti-bufale
Parole pronunciate sotto la pressione dell’interpellanza urgente di Fratelli d’Italia, svolta in aula da Federico Mollicone. Martella ha sottolineato che la task force “riveste un carattere temporaneo. Giustificato dalla fase emergenziale. E che l’ambito di attività è circoscritto alle tematiche della diffusione del covid-19. Per “contenere il pericolo che la disinformazione ossa indebolire le misure di contenimento”.
 
Un mio amico d'infanzia era diventato medico di una importante squadra di basket. Come si può immaginare, là i guai fisici (ossa, muscoli, tendini ...) erano all'ordine del giorno. Egli sapeva che da sempre io curavo questi guai con l'argilla. Pertanto la sperimentò con i suoi giocatori, con risulatati davvero ottimi. Sì, ok, però NON POTEVA DIRLO! Ugualmente il mio dentista di un periodo usava la propoli per disinfettare, ma anche lui doveva farlo di nascosto.
Che cavolo di sistema è quello che non permette al medico di lavorare secondo "scienza e coscienza"? soprattutto quando la sua esperienza gli dice che i risultati ci sono. Si può immaginare quale sia il destino di un medico espulso dall'Ordine?
Infine. Moltissimi anni fa ho sofferto di varicocele. Ho portato per anni, con mia disperazione, lo scomodissimo sospensorio, che era l'unico rimedio propinatomi dalla medicina allopatica. Poi, un giorno, ne parlai con un medico antroposofico, che mi prescrisse un medicamento diciamo omeopatico, comunque antroposofico anch'esso: una crema, una semplice crema. Sembrava sicuro di sé, e la usai subito.
Dopo tre giorni ero guarito, incredulo come un sorcio che veda il gatto morire d'infarto mentre si lancia su di lui. Anni di inutile sofferenza ... Guarito per sempre, praticamente. Ma questo non si testa in laboratorio, non si vuole vedere, se possibile si elimina (v. Silvio Garattini, che dovrebbe davvero vergognarsi).

Io non voglio imporre nulla a nessuno, ma dobbiamo abituarci, cari amici, a valutare e valutare con la nostra testa, certo che costa fatica, ne costa molta, ma è il prezzo della libertà. Sia chiaro che non disprezzo la medicina allopatica, anzi, solo, la uso entro i suoi precisi limiti. Tra l'altro, questo corrisponde, @RexRacer , al discorso di Steiner, che non disprezzava la scienza, ma ne valutava i confini. Quanto a quello che si proclamava steineriano, nel merito non so. Dico solo che se è lui che ha capito male, o Steiner che ha parlato dell'argomento, ma certamente in un ambito particolare, delle due l'una. o il tipo è un fessacchiotto, oppure ha buttato là una verità molto più complessa e così facendo l'ha pure danneggiata. Steiner era cosciente che non si può gettare pubblicamente una conoscenza che, giustamente, una persona normale non può che rifiutare: le conoscenze vanno date in funzione di chi ascolta o legge, altrimenti la cosa meno grave è che comunque vengano profondamente fraintese, come può essere il caso in questione.
Mi si darà atto che in ambito forum non ho mai fatto alcuna "propaganda" né sostenuto a morte posizioni astruse. Semplicemente sarebbe un errore. Certo, talora mi sento davvero spinto a proporre una spiegazione diversa, particolare, di un fenomeno, ma questo davvero non danneggia nessuno, tantomeno le conoscenze spirituali, per le quali è buona norma tendere a limitarsi a dare risposte in caso, appunto, di domande specifiche.

"Sia chiaro che non disprezzo la medicina allopatica" ...simpatica definizione :)
comunque, excusatio non petita ... ;)

Sono convinto che, per alcuni malanni, le medicine tradizionali, naturali e così via siano efficaci e una buona alternativa a farmaci. Diciamo, i famosi rimedi della nonna.

Però, cosa possiamo curare esattamente con le medicine alternative? e precisamente come stabiliamo che questi metodi sono efficaci e magari sia giusto che vengano sovvenzionati dallo stato per coloro che non possono permetterseli? Immagino non sia sufficiente che me lo dica un amico...

E se ognuno potesse liberamente proporre le cure che personalmente ritiene valide, cosa ne facciamo del metodo stamina o del metodo di bella?
Perché alla fine qualcuno dovrà regolamentare tutto questo o lasciamo che truffatori e malintenzionati si approfittino di poveri disperati in cerca di qualche guaritore?
Queste sono le domande che vengono a me, mentre valuto con la mia testa in totale libertà.

Se poi vi siano pratiche, la cui efficacia fisiologica non è scientificamente provata, che generino benessere ben vengano! Il benessere fisico e quello psichico sono inscindibili, siamo carne e spirito. Ma dato che quello che fa star bene me, magari non fa star bene un altro...diventa un po' difficile regolamentare. Ah, se lo stato mi passasse un po' di opere grafiche di quelle buone invece di medicinali!

Ogni tanto leggendo qui ho la sensazione che tra medici e scienziati non sia ammesso errore, pena passare le forche caudine...mentre gli apostoli delle medicine alternative quando sbagliano sono "compagni che sbagliano".. come il nostro amico steieneriano.

Comunque, come per l'intervista al signor Benozzo, sarebbe utile capire cosa si propone come alternativa. Criticare lo stato di fatto va benissimo ma poi?
 
"Sia chiaro che non disprezzo la medicina allopatica" ...simpatica definizione :)
comunque, excusatio non petita ... ;)

Sono convinto che, per alcuni malanni, le medicine tradizionali, naturali e così via siano efficaci e una buona alternativa a farmaci. Diciamo, i famosi rimedi della nonna.

Però, cosa possiamo curare esattamente con le medicine alternative? e precisamente come stabiliamo che questi metodi sono efficaci e magari sia giusto che vengano sovvenzionati dallo stato per coloro che non possono permetterseli? Immagino non sia sufficiente che me lo dica un amico...

E se ognuno potesse liberamente proporre le cure che personalmente ritiene valide, cosa ne facciamo del metodo stamina o del metodo di bella?
Perché alla fine qualcuno dovrà regolamentare tutto questo o lasciamo che truffatori e malintenzionati si approfittino di poveri disperati in cerca di qualche guaritore?
Queste sono le domande che vengono a me, mentre valuto con la mia testa in totale libertà.

Se poi vi siano pratiche, la cui efficacia fisiologica non è scientificamente provata, che generino benessere ben vengano! Il benessere fisico e quello psichico sono inscindibili, siamo carne e spirito. Ma dato che quello che fa star bene me, magari non fa star bene un altro...diventa un po' difficile regolamentare. Ah, se lo stato mi passasse un po' di opere grafiche di quelle buone invece di medicinali!

Ogni tanto leggendo qui ho la sensazione che tra medici e scienziati non sia ammesso errore, pena passare le forche caudine...mentre gli apostoli delle medicine alternative quando sbagliano sono "compagni che sbagliano".. come il nostro amico steieneriano.

Comunque, come per l'intervista al signor Benozzo, sarebbe utile capire cosa si propone come alternativa. Criticare lo stato di fatto va benissimo ma poi?
Una risposta, per il momento (è tardi). In vari paesi, sicuramente la Germania, ma, appunto, anche altri, le medicine omeopatiche sono regolamentate e vendute in farmacia. Credo siano anche mutualizzabili.
In Italia da ormai molti anni le medicine antroposofiche o omeopatiche si comprano in farmacia, sono regolamentate e uno se le deve pagare (può comunque scaricarle parzialmente dalle tasse, anche se non tutte, per esempio i galenici no). Come vedi, caro RR, quello che ipotizzavi difficile esiste già da anni. E vi sono commissioni apposite. Il problema in Italia è l'accanimento con cui le associaz. di case farmaceutiche (dunque, non i medici, ma i concorrenti sul mercato) cercano di eliminarne l'esistenza, e in prima linea sta sempre il famigerato Garattini. Per il resto, lo stato non te le paga, solo ti concede un piccolo sconto sulle tasse. Pertanto, chi si cura con queste medicine concorre a finanziare coloro che ottengono le proprie (allopatiche: si chiamano proprio così, curano non con il simile ma con l'opposto) gratuitamente, non pesando sul bilancio della sanità. Andrebbero ringraziati :pollicione:

Altra cosa sono i vari casi DiBella, Stamina ecc. Può accadere, per esempio, che un rimedio, valido in un ambito ridotto, convinca qualcuno della sua estensibilità, come chi pretendesse di curare l'influenza solo con la vitamina C. Ovviamente non è colpa della vitamina in sé, ma dell'interpretazione travisata. A oggi si vedono battaglie di questo tipo per il Covid, ma se si eliminasse ogni discussione sarebbe molto peggio. Intanto, quei quattro fortunati guariti per mezzo di farmaci che non potevano assolutamente guarirli si accontentano di averla sfangata :)
 
Comunque, almeno i migliori sanno ammettere i propri limiti. Ero amico di un dermatologo veneziano, più anziano di me. Primario, professore universitario, anche psicoterapeuta, mi confidava che nel loro campo non ci capiscono quasi niente, è assai imprevedibile, e spessissimo vanno per tentatitvi. Alla cieca. Che non significa sprovveduti, ma, appunto, coscienti dei limiti della propria scienza e decisi a superarli pur senza farsi illusioni. In breve, senza alcun delirio di onnipotenza, ma con l'umiltà e l'ascolto dei veri professionisti.
Invece, quel Burioni che prima ha affermato con sicumera che c'erano rischi zero di epidemia, dopo poco era invece tra i pasdaran del tutti-in-galera, ecco, quello non mi risulta abbia chiesto scusa per i danni (centinaia di morti) che ha provocato. Si è limitato a galleggiare da un lato all'altro del wc. :melo: , continuando a stare in mostra, che è evidentemente l'interesse che lo acceca e lo porterà, speriamo, al viaggio definitivo dello sciacquone.
 
Io, inizialmente, ho pensato che questa storia del coronavirus fosse un'esagerazione. Per me era una sorta di forma influenzale particolarmente " pesante" che poteva diventare letale solo nelle persone che avevano già a carico patologie importanti ed in età anziana. Poi sono cominciati i bollettini, con dati delle vittime impressionanti. Quindi mi sono adeguato alla situazione. Ho usato il termine "adeguato " perché , tuttora, ho qualche perplessità e le "informazioni" che vengono diffuse sono vaghe e discordanti . Quello che faccio fatica ad accettare, poi, è la mancanza di notizie sullo stato di salute precedente delle vittime e quante di esse siano state trovate positive al virus. Si può almeno sapere quanti sono stati i decessi totali lo scorso anno e quanti sono ad oggi, calcolati per i primi tre mesi dell'anno?
 
Io, inizialmente, ho pensato che questa storia del coronavirus fosse un'esagerazione.
anche io
Per me era una sorta di forma influenzale particolarmente " pesante" che poteva diventare letale solo nelle persone che avevano già a carico patologie importanti ed in età anziana.
anche per me
Poi sono cominciati i bollettini, con dati delle vittime impressionanti. Quindi mi sono adeguato alla situazione.
anche io
Ho usato il termine "adeguato " perché , tuttora, ho qualche perplessità e le "informazioni" che vengono diffuse sono vaghe e discordanti .
sicuramente
Quello che faccio fatica ad accettare, poi, è la mancanza di notizie sullo stato di salute precedente delle vittime e quante di esse siano state trovate positive al virus. Si può almeno sapere quanti sono stati i decessi totali lo scorso anno e quanti sono ad oggi, calcolati per i primi tre mesi dell'anno?
non si può sapere perchè non lo sa nessuno
 
Io, inizialmente, ho pensato che questa storia del coronavirus fosse un'esagerazione. Per me era una sorta di forma influenzale particolarmente " pesante" che poteva diventare letale solo nelle persone che avevano già a carico patologie importanti ed in età anziana. Poi sono cominciati i bollettini, con dati delle vittime impressionanti. Quindi mi sono adeguato alla situazione. Ho usato il termine "adeguato " perché , tuttora, ho qualche perplessità e le "informazioni" che vengono diffuse sono vaghe e discordanti . Quello che faccio fatica ad accettare, poi, è la mancanza di notizie sullo stato di salute precedente delle vittime e quante di esse siano state trovate positive al virus. Si può almeno sapere quanti sono stati i decessi totali lo scorso anno e quanti sono ad oggi, calcolati per i primi tre mesi dell'anno?

Credo questo sia l'unico confronto sensato che in diversi Comuni della bergamasca ha evidenziato un fattore 10 nel rapporto tra i due anni, parametrare i contagli ai tamponi oltre a non essere attendibile perchè riservato ai soli malati gravi che transitano nelle strutture ospedaliere almeno in Lombardia è fuorviante visto che gli esiti arrivano con diversi giorni di ritardo. Ospiti e personale di RSA non sono sottoposti a tamponi e nella sola Lombardia nell'ultimo periodo ci sono state oltre 1800 vittime.

Anche i dati "confortanti" del sud sarebbero frutto come sostiene Ricolfi di un sommerso che sfugge ai controlli, il numero dei decessi rapportato agli anni precedenti risulta omogeneo col nord, Veneto incluso.
 
Una voce non banale (da MI Finanza). Mia sintesi per estratti.
Lord Sumption, un rispettato ex giudice della Corte Suprema del Regno Unito.

La paura è pericolosa. È il nemico della ragione. Sopprime l'equilibrio e il giudizio. Ed è contagiosa.
è probabile che la paura spinga i governi a fare troppo
Una generazione precedente non avrebbe capito l'attuale isteria per Covid-19, i cui sintomi sono più lievi e la cui mortalità in caso di malattia è inferiore a qualsiasi di .peste bubbonica, vaiolo, i colera, ecc
Da un lato, siamo diventati molto più avversi al rischio.
La paura ci impedisce di pensare ai costi più remoti delle misure necessarie per evitarle, misure che ci possono portare a disgrazie ancora più grandi e di natura diversa.
Abbiamo anche acquisito un irrazionale orrore della morte. Oggi la morte è nascosta negli ospedali e nelle case di cura:nnominabile fino a quando non colpisce.
Covid-19. Non ne conosciamo la vera mortalità a causa delle incertezze sul numero totale di infetti. Non sappiamo quanti di coloro che sono morti sarebbero morti comunque - forse un po' più tardi - a causa di altre condizioni di fondo.

Ciò che è chiaro è che Covid-19 non è la peste nera. I decessi, molto pubblicizzati ma estremamente rari, di giovani in forma sono tragici, ma sono fuori dal comune.
Eppure, i governi hanno sottoposto la maggior parte della popolazione, giovane o anziana, vulnerabile o in forma, alla detenzione domiciliare a tempo indeterminato.
Abbiamo dato alle forze dell'ordine poteri che, anche se rispettano i limiti, creeranno un modello di vita autoritario
Dire che queste cose sono necessarie per fini sociali più ampi, per quanto preziosi possano essere, è trattare gli esseri umani come oggetti, meri strumenti di politica.
E questo prima ancora di arrivare all'impatto economico. Abbiamo messo centinaia di migliaia di persone fuori dal lavoro e bisognosi di credito universale.
Anche queste cose uccidono. Se tutto questo è il prezzo per salvare vite umane, dobbiamo chiederci se ne vale la pena.

La verità è che nelle politiche pubbliche non ci sono valori assoluti, nemmeno la conservazione della vita. Ci sono solo pro e contro. Non permettiamo forse di circolare con le automobili, tra le armi più letali che siano mai state concepite, anche se sappiamo con certezza che ogni anno verranno uccise o mutilate migliaia di persone? Lo facciamo perché riteniamo che sia un prezzo che vale la pena pagare per muoversi in velocità e comodità. Ognuno di noi che guida è una parte tacita di quel patto faustiano.
Può anche darsi che misure di distanziamento sociale severe siano accettabili, in quanto applicate solo alle categorie vulnerabili.
Ma se gli scienziati iniziano a parlare di un mese o anche tre o sei mesi, entriamo in un regno di sinistra fantasia in cui la cura ha preso il sopravvento come la maggiore minaccia per la nostra società. Nella migliore delle ipotesi, le misure di isolamento sono comunque solo un modo per guadagnare tempo. I virus non se ne vanno e basta. In definitiva, usciremo da questa crisi quando acquisiremo una qualche immunità collettiva, o di gregge. È così che le epidemie si estinguono. E quel momento arriverà, in assenza di un vaccino, solo quando una parte sufficiente della popolazione sarà esposta alla malattia.
Gli scienziati possono aiutarci a valutare le conseguenze cliniche dei diversi modi di contenere il coronavirus. Ma non sono più qualificati di noi per dire se valga la pena di mettere sottosopra il nostro mondo e di infliggergli gravi danni a lungo termine. Tutti noi abbiamo la responsabilità di mantenere il senso delle proporzioni, soprattutto quando molti stanno perdendo il loro.
 

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