Andrea Scanzi
Mentre quel che resta della sinistra si grattugia gli zebedei difendendo una Presidente della Camera che ritiene "eversiva" una forza democratica votata da 9 milioni di italiani e già che c'è sostiene che "chi segue il blog di Grillo è quasi un potenziale stupratore" (dimettiti, Laura: dimettiti), vorrei parlare di un argomento appena appena più rilevante.
Nonostante un disastro dopo l'altro, la Cancellieri è ancora (grazie a Renzi) Ministro della Giustizia. Grazie alla Cancellieri, è in discussione alla Camera uno sfavillante decreto chiamato "svuotacarceri". L'ennesimo obbrobrio inaudito, che chiaramente verrà spacciato da gran parte dei media come decreto democratico per rendere più vivibili le prigioni. In cosa consiste? E' un mezzo indulto, che invece di migliorare le carceri le svuota. Così concepito, a beneficiarne saranno assassini, stupratori e mafiosi. Secondo Franco Roberti, capo nazionale antimafia, siamo di fronte a qualcosa di peggio di un indulto mascherato. Secondo Nicola Gratteri, procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, "Questo provvedimento avvantaggerà i mafiosi". Anche Nino Di Matteo ha criticato fortemente il decreto. Qualche esempio degli effetti della "svuotacarceri"? Nicola Ribisi, pezzo grosso della mafia di Agrigento, è già fuori. E a beneficiare sarà anche Totò Cuffaro. Il decreto, ovviamente, è voluto anzitutto da Re Giorgio, che altrettanto ovviamente ha blindato la Cancellieri affinché portasse a compimento il suo indulto mascherato.
Mentre la stampa santifica la "povera martire Boldrini", e mentre Renzi sta studiando i testi di Jo Squillo per trovare una frase intellettualmente forte da dire al prossimo face to face con Floris, sarebbe bello - ogni tanto - rendersi conto a che schifo è arrivata la politica "democratica" italiana.
ci sarebbe da ridere ma purtroppo c'è d piangere lacrime amare