Benvenuti nell'87

celeron ha scritto:


Ciao Celeron
Magari è una parola che può dire tutto e niente ,
e sicuramente la riconduzione che ne fai nel post dopo è alquanto limitativa ,
87 anno di minimo ?
personalmente rammento che fu invece l'88 anno di minimo
perlomeno da noi , che l'estero allora lo seguivo solo per info
e quasi solo Wall Street

e se per minimi intendi quelli di Wall Street anche lì bisognerebbe fare un piccolo
lavoretto ; su un grafico 87 ( dal minimo del crollo )-92
1)farne uno rettificato dalla svalutazione dollaro
2)decurtare l'inflazione ( che allora era diversamente-realmente calcolata )
chissà che non ne salti fuori una diversa lettura
per quanto riguarda il punto 1 gli effetti della svalutazione si possono vedere anche oggi
prendendo un grafico s&p rettificato
per l'inflazione invece , allora era un tantinello più alta

comunque , e non me ne vogliano i rialzisti ,
"magari"
è anche il mio augurio ,
anche se un 87 non me lo auspico nei listini che più seguiamo ,
ma in uno che mi è finito sui maroni ............. :D

e il problema non è un 87 sui listini
oggi il prolema è la situazione macroeconomica di fondo
che personalmente non mi lascia affatto tranquillo

basta ! fino a alunedì non vi tedio più , e probabilmente anche oltre
vado a fare qualcosa che so fare bene
è quindi d'obbligo salutare Zappolaterra :D
buon fine settimana
 
generali1984 ha scritto:
..........ma caxxo proprio tu che c'eri mi vieni a dire che non sono uguali ?
hai ragione sono peggio !
ti rammenti o no degli accordi del plaza e del louvre , che gli usa se li fumarono
e dal 1987 il dollaro scese fino al 92 !?!
e allora nessuno pensava minimamente a mettere in discussione il dollaro come
valuta di riserva ( oggi perfino il Kuwait salvato dagli Usa ha indetto un paniere !!! ) ,
oggi perfino la Russia vorrebbe fare una borsa energetica in Rubli ....................

appunto è quello che intendo...sono peggio :rolleyes:

non penso che gli usa accetteranno di essere impoveriti pesantemente
.......hanno i mezzi e la tecnologia per provvedere e lo hanno già dimostrato...
il prox ? iran? cina?
speriamo di no
...ma i pericoli potenziali odierni sono molto, molto peggio dell'87
P.S. il manager era Mario Schimberni, lo ha ricordato Zappy piu' sopra, voleva fare della Montedison una Public Company ...ci lasciò le penne. ( e nel frattempo è deceduto pace all'anima sua)
 
generali1984 ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!

Interessante la discussione iniziata da generali e commentata da Fernando.
Secondo me avete ragione entrambi e vi spiego perche.
Tutti i post di generali sono inappuntabili per l'analisi su inflazione reale situazione geopolitica fiat money ecc ecc,anzi è un bel riassunto si come le cose sono cambiate in 20 anni.
Pero d'altro canto do ragione a fernando quando dice in quelle condizioni ci poteva essere un 1987,oggi no, ilistini e l'economia non si riprenderebbero.
Quindi i potenti devono gestire in ribasso in maniera diversa se ci riescono ma dato che abbiamo un unica superpotenza militare e un connubbio troppo stretto tra le economie egemoni tipo giappone yen versus stati uniti e cina idem anche se qui e tutto da definire ancora,i giapponesi non hanno interesse a cambiare le cose lo dimostrano le continue riunioni della boj dove alla fine in 2 anni hanno fatto un misero rialzo di 0.25 quindi yen =carry trade =asset in dollari svalutati ma economia che comunque permette ai giapponesi di non cadere in recessione ed esportare.
In Cina la situazione e ancora da definire ma il discorso al momento è molto simile.
In europa stesso discorso non mi dilungo nel descrivere gli intrecci,arabia saudita e petrolio stesso discorso,russia stesso discorso ecc ecc.
Quindi un crollo questa volta sarebbe globale e simultaneo e gli interventi ci sarebbero fino allo streguo delle forze sia a livello economico che militare per impedire un 1987.
Per concludere finche gli interessi sono cosi stretti e connessi non credo che assisteremo ad un crollo verticale stile 1987 ma sicuramente propendo per una situazione molto difficile come paventata da generali pero spalmata su diversi asset in maniera differente in modo da colpire alcuni settori ma non uccidere il sistema che anche nel 1987 non solo non e morto ma si è rafforzato creando nuovi strumenti per evitare il peggio.
Ciao a tutti
 
Questa crisi ha avuto origine da una crisi creditizia legata all'enorme mole di prestiti derivati opachi con valutazioni inattendibili.
Questa crisi finanziaria principalmente sviluppatesi all'interno dell'economia egemone del globo ha innestato una serie di contraccolpi sulle aspettative di crescita delle varie aree che hanno esacerbato gli squilibri sistemici già presenti.
L'incontro tra potenze declinanti e potenze emergenti con aspettative di crescita diverse rendono non più sostenibile il sistema monetario messo in atto per garantire una crescita sostenibile globale. (diversamente che la crisi del 2000)


Questa stessa situazione si è verificata più volte nel precedente secolo:

negli anni 20 quando l'economia USA era l'economia emergente e quella Inglese declinante, all'inizio degli anni 70 quando l'economia USA era in rallentamento e quelle europee in forte crescita, negli anni 80 quando l'economia USA era di nuovo in rallentamento e quella giapponese in forte crescita ed ora con l'economia USA in rallentamento e quelle emergenti ed in particolare Cinese in forte crescita.
Nel passato tutte queste situazioni hanno portato prima o poi ha situazioni di crisi sistemiche molto forti che hanno interessato una parte o tutta l'economia mondiale.

Il 29 per gli USA ed il resto del mondo, l'inflazione degli anni 70, la deflazione Giapponese post 90.

Ora questa crisi ha le sue maggiori conseguenze nella necessaria divergenza delle scelte economiche di queste aree per tutelare i rispettivi interessi nazionali.

la Cina deve fare in fretta a rivalutare la propria moneta in maniera decisa togliendo le limitazioni del caso perchè in caso contrario l'inflazione in quel paese esploderà così come gli eccessi derivanti dai tentativi di sterilizzazione valutari dei surplus.

Questo naturalmente dovrà avvenire con una economia interna abbastanza forte e con una nuova riallocazione delle aziende produttive per garantire la disinflazione manifatturiera fino ad ora presente (trend tra l'altro nei pressi di una svolta epocale) nel ciclo economico globale.

Se la Cina rivaluterà probabilmente l'economia riuscirà ancora per un certo tempo a proseguire sul suo cammino di crescita se no, ci potrebbero aspettare tempi difficili.
 
Fernando'S ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!

ho frainteso e mi autofustigo :)
immagino che molto di quello che gli usa farnno dipenderà dall'inquilino della casa
bianca ; mi viene difficile pensare ora a un presidente che dopo l'Iraq va a fare altri danni in giro ,
i danni potrebbero caso mai farli , e non vorrei fosse in maniera intenzionale ,
ritirandosi da tutto e entrando contemporaneamente in recessione
lasciando annegare un Mondo troppo orientato all'export

e questo è decisamente un argomento che mi piacerebbe approfondire ,
solo per amor di discussione , ma sarebbe comunque molto interessante


ciao Frank
non ci scommeterei su che non si arrivi a una decimazione finanziaria ,
il sistema non può comunque morire
visto che è quello e per ora non ne abbiamo altri .
e la frase " tanto non conviene a nessuno distruggere il giocattolo quindi non lo faranno"
la ho già sentita un bel pò di volte e invece in due o tre volte hanno fatto tabula rasa !
ove tabula rasa si intende per quotazioni falcidiate e massacro degli investitori spiccioli
i grandi ci guadagnano comunque sopra , siamo noi che ne veniamo fuori male !
oltre a quelle citate da Big Gipa inserirei il 91-92 (fino al 94) e la recente crisi
tech post bollla 2000
che seppure ora sembra lontana e quasi assorbita , è stata una falcidie con pochi precedenti storici , visto che ha interessato tutti i settori dei listini
pensiamo a una Allianz passata da 400 a 45 !

porrei attenzione e molta al post di Gipa
in Cina , su cui si nutrono , ora ,speranze a mio parere smisurate
ma giustificabili solo in un futuro che non vedo dietro l'angolo ,
presenta invece motivi di dubbi e incertezze molto alti .
e ci starei attento a investire in zona , molto attento .
ma forse lo dico perchè spero di vederli crollare :rolleyes:
 
generali1984 ha scritto:
Ciao Celeron
Magari è una parola che può dire tutto e niente ,
e sicuramente la riconduzione che ne fai nel post dopo è alquanto limitativa ,
87 anno di minimo ?
personalmente rammento che fu invece l'88 anno di minimo
perlomeno da noi , che l'estero allora lo seguivo solo per info
e quasi solo Wall Street

e se per minimi intendi quelli di Wall Street anche lì bisognerebbe fare un piccolo
lavoretto ; su un grafico 87 ( dal minimo del crollo )-92
1)farne uno rettificato dalla svalutazione dollaro
2)decurtare l'inflazione ( che allora era diversamente-realmente calcolata )
chissà che non ne salti fuori una diversa lettura
per quanto riguarda il punto 1 gli effetti della svalutazione si possono vedere anche oggi
prendendo un grafico s&p rettificato
per l'inflazione invece , allora era un tantinello più alta

comunque , e non me ne vogliano i rialzisti ,
"magari"
è anche il mio augurio ,
anche se un 87 non me lo auspico nei listini che più seguiamo ,
ma in uno che mi è finito sui maroni .............

e il problema non è un 87 sui listini
oggi il prolema è la situazione macroeconomica di fondo
che personalmente non mi lascia affatto tranquillo

basta ! fino a alunedì non vi tedio più , e probabilmente anche oltre
vado a fare qualcosa che so fare bene
è quindi d'obbligo salutare Zappolaterra
buon fine settimana

Ciao generali1984, rispondo adesso perche nel w.e. sono stato fuori.
Io ho una formazione tecnica ed ho sempre preferito i numeri alle parole.
Il linguaggio dei numeri è l'unico linguaggio esatto.
Perché ha il carattere dell'oggettività.
Innnanzi tutto quando parliamo di borsa e di mercati io parlo essenzialmente di Wall Street.
La borsa italiana oggi conta poco nel panorama mondiale, e nel 1987 contava quasi zero: i matematici direbbero che era un "o piccolo" di Landau. Trascurabile.

Il 1987 è stato un anno di minimo non perché lo dico io ma perché lo dicono i numeri.

Chi ha comprato il 19 ottobre 1987 a Wall Street non ha mai più visto quei prezzi.
Sono i numeri a dirlo. Inflazione o non inflazione, recessione o non recessione.

Ma non è questa la cosa importante.
La cosa importante, per me, è un altra. E' un segnale di forza, molto raro ma imponente, che fu dato in quel periodo.

Su TUTTI i grafici dei principali Indici americani, DJIA, SP500 e NASDAQ COMPOSITE, i minimi del 1987, a partire da ottobre 1987, sono MINIMI FUORI CONTEGGIO SUL MAIN TREND MENSILE. Per questo motivo ho fatto partire il ciclo trentennale dal minimo di ottobre 1987
( http://www.investireoggi.net/forum/immagini/1194261396mastercycle30y.png ) .

Si deve guardare il grafico mensile.
Quello che Gann riteneva il più importante.
Ecco perché ho detto magari.
Perché oggi, in questo forum, ci sono molte persone in grado di cogliere quel segnale. A partire da Zappo.

Per inciso, è in formazione un altro segnale di forza sul grafico annuale del Nasdaq Composite.
Il Main Trend annuale potrebbe lasciare il minimo del 2002 fuori conteggio. Dobbiamo attendere i prossimi anni di un eventuale ribasso e vedere dove si ferma.
Se entra quel segnale sarebbe un'assicurazione a vita. :D
 
celeron ha scritto:
L'ultimo quote non esiste!


Ciao Celeron

invece personalmente ho cercato risposte un pò da tutte le parti senza mai trovare
la pietra filosofale , in pratica finanziarimente sarei un tuttologo .........
......... uno insomma che sa un pò di tutto e non capisce un ciufolo di nulla :D

sono d'accordo con te sul fatto che i numeri hanno un linguaggio vero ,
nel senso che non mentono , ma in borsa i numeri non solo a direzione unica
e unico sbocco , troppe le variabili che influiscono sul risultato finale ;
se siamo qui a disquisire e interessarci di borsa pur se fra disparati motivi fra i quali :
metterci alla prova e/o il gusto della sfida
passione per il gioco
e altri
il maggiore o principale che muove la maggior parte dei partecipanti è
indubbiamente la ricerca di un buon ritorno economico

fra una rivalutazione del capitale e una mancata rivalutazione sta la differenza
sostanziale e Abissale

dici che numericamente gli indici Usa toccarono il fondo nel 1987
ed è vero
poi dici che quello è il minimo inflazione o no
e questo non è vero ,
almeno non per chi dalla borsa si attende un ritorno al capitale

già oggi è visibile cosa possa fare la svalutazione del dollaro sui ritorni in capitali Usa
praticamente chi da zona Euro ha investito in azioni Usa nei MINIMI del 2002-2003
si vede quasi azzerati i guadagni dal declino del dollaro
se poi pensiamo che poteva prendere obbligazioni al 3% annuo ecco che vediamo
che non solo i guadagni si sono azzerati ma ci si rimette qualcosina
(3% annuo composto x 4,5 - 5 anni )
in questo caso dei giorni nostri la differenza è decisamente piccola ,
ma grande se pensiamo al tempo perso , 5 anni in cui si poteva andare a raccogliere
margherite invece di perdere tempo a scervellarsi

bene nel 1987 le cose furono uguali nello svolgimento ma sostanzialmente
differenti in rapporto agli interessi percepiti
in pratica rialzo di borsa che coprì a malapena la svalutazione del dollaro ma interessi percepiti nettamente più alti di quelli odierni ;
l'inflazione allora era segnata con metodi ben più realistici ed era altina , come ben più alti erano gli interessi corrisposti ;
anche per una BEI andiamo al 20% di differenza in 5 anni
( se lo facciamo in vecchie lire c'è da piangere che si balza a livelli da panico :D )

quindi un 20 % di differenza sul capitale
e senza stare dietro a notizie e oscillatori
i numeri sono numeri

non puoi non considerare l'Inflazione solo perchè ora sembra Statisticamente morta
anche negli anni dai 60 ai 70 sembrava morta e Crediop o le FS emettevano trentennali
al 5% , chi le ha sottoscritte se si sparava nei maroni si faceva meno male :rolleyes:
l'inflazione c'è ed è ciclica e se non la consideri ti può seppellire
come è rimasto sepolto chi ha investito da cassettista nel periodo 65-77 ( o 65-82)
in pratica gli indici son rimasti fermi con oscillazioni tutto sommato contenute
in un lungo interminabile range , ma alla fine detratta l'inflazione ci si è ritrovati con
un -75% sul capitale

anche da parte mia aspetto ( spero) in un megaribasso dei listini per prendere
posizione , di lunghissimo periodo , ma sempre con un'occhio alla situazione
Globale
se le cose andranno avanti come negli ultimi 23 anni bene per tutti
ma se per disgrazia si piombasse in una involuzione con ritorno al protezionismo
e recessione mentre la più grande potenza militare ha il 66% del circolante valutario
fuori dai confini ..........bhè in quel caso il Mondo come lo abbiamo conosciuto fino
ad oggi non esisterebbe più e i listini li raccogliamo con il cucchiaino ma sarebbe
l'ultimo dei nostri problemi
ammetto che ultimamente sono un tantinello paranoico ,
forse se avessi fatto bei gain invece che palpeggiare aria ,
starei meglio con la testa :rolleyes: :D
 
Io forse sarò un'insanabile ottimista e voi forse pessimisti però l'87 è già arrivato anche di sti tempi su molti titoli basta guardare molti grafici su wall street o anche fra diversi titoli nostrani per vedere che si trovano titoli dimezzati in pochi mesi, sbaglierò ma grandi occasioni d'acquisto per il lungo si son già create, poi come 2001-2003 docet può darsi che si torni in follia ribassista, però per me con selezione ma si compra.

Ciaoooooooooo :D :D :D :D :D :D
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto