Addirittura schock? vabbè che siamo in piena campagna elettorale , ma c'è ( o ci sarebbe ) di che schockarsi e pure incazzarsi di ben altre dichiarazioni e soprattutto omissioni.
Ok Berlusconi è per taluni talmente un'ossessione che il minimo che possano fare è quello di guardare a quel che fa e dice nn con una semplice lente di ingrandimento, ma addirittura con un microscopio a scansione elettronica.
Ma posso dire che due palle ?
Tanto premesso, nn mi pare che abbia fatto dietro front : ha detto semplicemente che comunque è sempre stato contrario a tutte le forme di dittature ( peccato che gli intelligentoni che gli dan contro nn abbiano colto in flagrante contraddizione questa sua affermazione, considerato che era stato - insieme asi suoi predecessori di altro orientamento- tra i sostenitori di governi democratici all'apparenza ma dittature di fatto , ) e che comunque durante la sua esperienza politica ha più volte dimostrato la sua ferma condanna all'olocausto con i fatti ( magari solo di propaganda politica , chi lo sa... intanto li ha fatti ).
Probabilmente il sottoculturato gigione donnaiolo tappo coi tacchi Berlusconi si sarà letto qualcosa su Ghandi, magari la lettera che scrisse dopo la sua visita a Roma dopo essere stato ricevuto da Mussolini, mentre certa stampa certa politica e certa intellighenzia è talmente concentrata a sparare su un cadavere da nn essere a conoscenza del fatto che perfino un nn violento come il Mahatma gli riconobbe alcuni meriti ( probabilmente le cose buone che gli ha attribuito l'ex premier).
E si che Ghandi nn era e nn è e nn sarà mai per la storia dell'umanità l'ultimo dei cretini , mentre molti giornalisti politici e tutto il caravanserraglio che passa la sua vita a demonizzare il nemico si, lo sono . e nn poco.
nn sono nè di destra nè di sinistra, ma certo modo di parlare e soprattutto di fare politica fa oggettivamente orrore ... speculare su una tragedia e su un'affermazione, che per quanto espressa in modo infelice possa essere stata, mi fa orrore.
i primi a mancare di rispetto a questi morti sono quelli che li usano per demonizzare e delegittimare politicamente il nemico.
dimentichi del fatto che la storia nn ha insegnato nulla.
che l'olocausto è stato un genocidio cui ne sono seguiti e ne continuano a seguire decine di altri, solo che nn avvengono a casa nostra, nn ci toccano a livello personale , si ammazzano fra di loro ... e chi se ne frega.
La tappa successiva è l’Italia: Milano l’11 dicembre ed il giorno seguente, Roma dove è ospite, a Monte Mario, nella villa del generale Moris, pioniere dell’aviazione militare italiana. Nella capitale sosterà due giorni durante i quali sarà trattato con ogni riguardo dalle autorità e dividerà il suo tempo tra escursioni turistiche ai musei, alle grandi chiese, ai celeberrimi monumenti romani e alcune visite ufficiali alle più importanti istituzioni fasciste. Verrà ricevuto a Palazzo Venezia (e verosimilmente anche a Villa Torlonia, come testimoniato da Donna Rachele e dal figlio Vittorio) da Mussolini e a Palazzo Vidoni da Storace, da pochi giorni segretario del Partito.
Sulla base dei documenti di cui disponiamo traspare indubitabilmente il desiderio di Gandhi di visitare l’Italia, conoscere da vicino il fascismo ed incontrare Mussolini, nonostante l’opera di dissuasione di Rolland e di altri suoi amici antifascisti (11). In un’intervista rilascita al “Giornale d’Oriente” (8 settembre 1931), organo della comunità italiana del Cairo, il Mahatma confessa: “L’Italia mi ha sempre interessato e desidero visitarla. Spero, anzi, che io possa tradurre in realtà questo desiderio presto. Forse, al ritorno da Londra, dopo la Conferenza della Tavola Rotonda, il mio itinerario mi condurrà a Roma”. E aggiunge: “tra tutte le nazioni che, dopo la guerra, tendono con sforzi vigorosi, ad affermarsi ed a creare una realtà, l’Italia occupa un posto privilegiato e distinto. Perciò Mussolini, che è l’animatore di questo risveglio, ha tutta la mia ammirazione”.
Si legge nel diario di Rolland: “Mussolini ha espresso il desiderio di vederlo, e poiché questo desiderio era condiviso…Gandhi è andato dal Duce, con Mira, Desai e il generale Mosir”.
Nella lettera a Rolland si legge: “Mussolini è un enigma per me. Molte delle riforme che ha fatto mi attirano… La sua attenzione per i poveri, la sua opposizione alla superurbanizzazione, il suo sforzo per attuare una coordinazione tra capitale e lavoro, mi sembrano richiedere un’attenzione speciale…Il mio dubbio fondamentale riguarda il fatto che queste riforme sono attuate mediante la costrizione. Ma accade anche nelle istituzioni democratiche. Ciò che mi colpisce è che, dietro l’implacabilità di Mussolini, c’è il disegno di servire il proprio popolo. Anche dietro i suoi discorsi enfatici c’è un nocciolo di sincerità e di amore appassionato per il suo popolo. Mi sembra anche che la massa degli italiani ami il governo di ferro di Mussolini”.