BioSìArt - l'Arte che risana... l'Arte

Aggiungo un interessante video, che pone problemi rispetto ai fautori dell'arte cinetica, programmatica e via dicendo.
Sintetizzerei. non tutto ciò che è bello è arte. E non tutto ciò che è arte è bello :rolleyes:


si tratta delle onde gravitazionali in un incontro di buchi neri (quello piccolo è tre volte il Sole).

Onde gravitazionali da una strana coppia di buchi neri VIDEO - Scienza & Tecnica


(se poi penso allo "Spazialismo" di Fontana e soci, chiedo scusa, ma mi viene da ridere)
 
Coronavirus, la luce a led blu che "inattiva" il Sars-Cov2 - Il Sole 24 ORE

Questa è una notizia interessantissima - ovviamente quasi introvabile. La passo per tutti, ma soprattutto per sentire le riflessioni di @giustino .
Essendo un video, si può accedervi senza consumare i pochi diritti di libero accesso che 24ore dà in internet.

La cosa è ancora a livello sperimentale ma ciò che vi è di interessante è che non tutti lavorano a testa bassa
per sviluppare un vaccino ma c'è anche chi lavora per la prevenzione.

La cromoterapia, di cui si parla nel video in questione può essere una strada fra le tante utile alla protezione,
soprattutto come dicono per l'igienizzazione degli ambienti.

Personalmente lavorerei per mantenere alto il sistema immunitario nelle persone
e diversi studi dicono che si indebolisce con l'esposizione ai campi elettromagnetici.

Alla luce delle esperienze degli ultimi 15 anni, da quando cioè uso la protezione dall'inquinamento elettromagnetico con la BioSìArt posso dire di aver reagito in modo molto più positivo rispetto a prima di fronte ai periodici attacchi influenzali e febbrili superandoli senza febbre ed in breve tempo.

Fra le tante riflessioni che il covid19 ci sta costringendo a fare questa sui campi elettromagnetici
potrebbe risultare determinante non solo per prevenirlo e/o curarlo ma anche per non doverci
trovare a far fronte a continue nuove minacce.
 
Sempre sulla cromoterapia (ANSA)
Emicrania, raggi di luce verde riducono dolore e frequenza

Studio pilota, migliorano anche la qualità di vita dei pazienti

Raggi di luce verde contro l'emicrania: l'esposizione a questo tipo di luce, infatti, riduce intensita' durata e frequenza degli attacchi di emicrania, migliorando la qualita' di vita dei pazienti. Lo rivela uno studio pilota su 29 pazienti con emicrania episodica o cronica, svolto presso University of Arizona e pubblicato sulla rivista Cephalalgia.. I pazienti coinvolti erano gia' reduci da parecchi fallimenti terapeutici e sono stati sottoposti prima a 1-2 ore al giorno di luce bianca per 10 settimane, poi dopo uno stop di 15 giorni, a 1-2 ore al di' di luce verde sempre per 10 settimane. È emerso che l'esposizione a luce verde ha ridotto del 60% il dolore, da 8 a 3,2 su una scala del dolore da 0 a 10. In più , la maggioranza dei pazienti - 86% di quelli con emicrania episodica e il 63% dei pazienti cronici - ha riferito un dimezzamento almeno (- 50%) dei giorni con attacchi di emicrania per mese. La bellezza di questo approccio e' che e' risultato del tutto privo di effetti avversi, migliorando anche altri aspetti della qualità di vita come il sonno", conclude.
 
Sempre sulla cromoterapia (ANSA)

Alla luce di tali sperimentazioni condotte in modo scientifico si può vedere quanto l'uso responsabile,
ma più spesso irresponsabile dei colori ma anche delle forme (dico io) in arte possa influire
sulla salute delle persone.

E qui c'è tutto un campo aperto davanti a noi del quale la BioSìArt cerca di farsi interprete
anche con le mie "misurazioni" fatte con l'antenna di Lecher per valutare l'impatto sulla salute
degli organismi viventi delle opere d'arte.
Vederlo questo come parametro essenziale e non secondario rispetto alle altre valutazioni.

Alcuni passi presi dal sito:
"I colori sono manifestazioni di energia e utilizzati sapientemente con la cromoterapia possono aiutare a recuperare l’armonia psichica ed emotiva e a influenzare la salute....

L’azione terapeutica parte da un preciso concetto della fisica in base al quale il colore non è altro che una vibrazione di una particolare lunghezza d’onda. Poiché tutta la materia è costituita da una vibrazione di atomi, è legittimo pensare che quelle dei colori possano influenzare in modo positivo o negativo quelle organiche....

Il colore, dunque, è energia che viene assorbita dal nostro organismo non solo a livello visivo, ma anche fisico, chimico, psichico. Per guarire il malato si dovrà quindi ricorrere a colori specifici, adatti a ripristinare le lunghezze d’onda di parte o di tutto l’organismo..."
 
Dopo un lungo periodo ho ripreso a fare i quadri BioSìArt che, data la situazione pandemica,
potrebbero rivelarsi utili nel mantenere il livello di energia ambientale più alto così che possiamo avere una maggiore resistenza verso eventuali attacchi di virus e batteri patogeni e nello stesso tempo un maggior livello di sopportazione degli stati di confinamento cui siamo sottoposti.

Ricordo che i quadri BioSìArt realizzati in collaborazione con Giovanni Ghiraldotti sono il frutto di 50 anni di lavoro nel campo delle medicine alternative e rappresentano una vera e propria rivoluzione nel campo dell'arte. Non soltanto opere da vedere, da apprezzare per originalità, bellezza, contenuto emozionale, ecc. ma opere capaci di interagire direttamente con le cellule del corpo umano, e anche animale, al di là del contatto visivo, 24 ore su 24. Hanno un raggio di azione di 7/8 metri e per la legge di risonanza estendono i loro benefici a più stanze attigue dello stesso appartamento.

Sono costituiti da una scatola in legno al cui interno sono posizionate un centinaio di antenne.
La scatola è dipinta e poi rivestita con stoffa detessuta alla quale viene in genere dato un andamento ondeggiante.

Il quadro BioSìArt è stato anche brevettato come invenzione industriale, questo il link al brevetto:

Rispetto al brevetto così com'è descritto abbiamo, nel corso degli anni fatto diverse modifiche anche se il principio su cui si basa rimane inalterato.

Infatti più che di studi teorici il quadro è frutto di esperienze. All'inizio abbiamo provato diverse dimensioni, forme e modi di installazione, da 9 anni i quadri BioSìArt sono tutti della stessa misura e sono fatti con gli stessi materiali tranne una parte consistente di loro ai quali sono state aggiunte delle calamite.
La notte è il periodo in cui le onde elettromagnetiche si fanno più pericolose, perchè non c'è la compensazione del sole, si sta a letto nella stessa posizione per molte ore, si espone alla terra (da dove la maggior parte delle onde proviene) una parte molto ampia del corpo.

Possono essere appesi al centro del muro, nella camera da letto, corridoio o anche in una stanza attigua.

Quadro BioSìArt- 2020 - cm, 33x33x6 - acrilico, legno, metalli, stoffa detessuta.
bs amb.jpg
 
Il covid sta iniziando a "stanare" pensieri ed azioni nascoste negli animi da lungo tempo e ci fa scoprire che non basta igienizzare gli oggetti, i cibi, i luoghi di lavoro, le mani, ecc. ma che è innanzitutto necessario un lavoro radicale di sanificazione degli animi.

Stamani ho ricevuto l'ultimo interessante Amarcord il n.49 di Giancarlo Politi dove risponde da par suo a Bruno Ceccobelli che attraverso un articolo su Artslife
parla proprio del bisogno di sanificazione nell'arte.

Come è detto nel titolo la BioSìArt fin dalla sua nascita (2006) si propone nientedimeno che di risanare l'Arte.

Che significa questo?
Significa aver individuato una serie di malesseri nell'arte contemporanea e nell'uomo ed anche una cura.

A differenza di Ceccobelli non entro nel leitmotiv delle storture del mercato dell'arte, ai fenomeni speculativi, all'accesso ai luoghi di potere che dettano legge e che creano così una ampia voragine fra valore artistico e valore economico perchè c'è qualcosa di più importante in ballo, c'è la salute dell'uomo, degli animali, delle piante, del pianeta.
Quindi mi interessa soprattutto il rapporto fra l'opera d'arte e l'ambiente, quanto un'opera modifica, altera, peggiora, migliora il luogo ove viene collocata, quale impatto positivo o negativo viene generato dall'opera sulla salute psicofisica dell'uomo ma anche degli organismi viventi che vi entrano in contatto.

Quale relazione intercorre fra l'osservatore nel momento in cui entra in contatto con l'opera, la osserva ma anche dopo quando le volta le spalle, quando è intento a fare altro o addirittura mentre dorme.

Andare quindi oltre ciò che è comunemente accettato e cioè che i colori, le forme, ciò che nell'opera viene rappresentato, influenzano lo stato d'animo.
Mi interessano soprattutto gli "scambi di energia" generati dall'opera e per individuarli sto lavorando ad un sistema di "misurazione" con l'antenna di Lecher.
 
Ultima modifica:
Misurare le opere d'arte?
La domanda che mi sono posto frequentemente è:
"Cos'è che esercita in me attrazione o repulsione verso un'opera d'arte?"
"Cos'è quel qualcosa che, al di là delle forme, dei contenuti, dell'autore, delle spiegazioni mi colpisce profondamente e in modo avvolgente di un'opera che mi fa stare bene e che non mi fa allontanare da essa?"
La risposta, che col tempo mi sono dato è: "energia".
"Ma quale energia?"
Noi siamo abituati a rapportarci con le energie cosiddette dense, elettricità, energia eolica, magnetismo, luce, radioattività ecc. e che sono tutte misurabili ma esistono anche energie che nessuno strumento riesce a misurare e che vengono chiamate energie sottili.

A questo link c'è una spiegazione interessante: Differenze tra energie dense e sottili

In realtà uno strumento c'è ed è lo strumento per eccellenza, il più complesso e sofisticato che ci sia e questo è il corpo umano.
Siamo troppo abituati a delegare a strumenti meccanici le valutazioni e misurazioni sulla nostra salute che abbiamo perso la capacità di usare il nostro corpo quando, in realtà è solo una questione di pratica, di affinamento continuo delle nostre percezioni attraverso l'allenamento.
Andare per mostre, entrare in contatto con le opere affina il nostro sesto senso e migliora la nostra capacità di analisi aiutandoci a "sentire" sempre meglio, oltre il vedere.

La mia personale esperienza è che ad un certo punto ho iniziato un percorso specifico di pratica, dapprima guidato, poi da solo, nel sentire le energie sottili fino ad acquisire le percezioni di un rabdomante.
Nella prima fase attraverso uno strumento, l'antenna di Lecher, che ha lo scopo di amplificare il segnale così che il corpo possa captarlo e decifrarlo e poi addirittura senza alcun strumento, utilizzando il corpo stesso.

Ci si può costruire una scala di valori valida per se stessi oppure utilizzare la scala bovis.

Informazioni a questo link: Biometro di Bovis | Come calcolare le vibrazioni e le energie sottili
dove fra l'altro si dice:" Il biometro di Bovis, chiamato anche Scala di Bovis , è uno strumento che misura il livello di energia della forza vitale di qualsiasi sostanza, cibo, medicina, esseri viventi, oggetti o luoghi geografici."

Ecco è possibile "misurare" oggetti, quindi anche opere d'arte.

A cosa può servire questo?

Le applicazioni che in questo momento intravedo sono queste:
1- valutare l'impatto di un'opera sulla salute dell'uomo
2- valutare l'autenticità di un'opera. Ho verificato che le opere dei grandi artisti emanano una forte energia e quindi una "misurazione" di questo tipo può aiutare a smascherare falsificazioni o anche alterazioni che possono aver svuotato di energia l'opera.
3- poter scegliere la migliore collocazione di un'opera.
 
Ultima modifica:
Misurare le opere d'arte?
La domanda che mi sono posto frequentemente è:
"Cos'è che esercita in me attrazione o repulsione verso un'opera d'arte?"
"Cos'è quel qualcosa che, al di là delle forme, dei contenuti, dell'autore, delle spiegazioni mi colpisce profondamente e in modo avvolgente di un'opera che mi fa stare bene e che non mi fa allontanare da essa?"
La risposta, che col tempo mi sono dato è: "energia".
"Ma quale energia?"
Noi siamo abituati a rapportarci con le energie cosiddette dense, elettricità, energia eolica, magnetismo, luce, radioattività ecc. e che sono tutte misurabili ma esistono anche energie che nessuno strumento riesce a misurare e che vengono chiamate energie sottili.

A questo link c'è una spiegazione interessante: Differenze tra energie dense e sottili

In realtà uno strumento c'è ed è lo strumento per eccellenza, il più complesso e sofisticato che ci sia e questo è il corpo umano.
Siamo troppo abituati a delegare a strumenti meccanici le valutazioni e misurazioni sulla nostra salute che abbiamo perso la capacità di usare il nostro corpo quando, in realtà è solo una questione di pratica, di affinamento continuo delle nostre percezioni attraverso l'allenamento.
Andare per mostre, entrare in contatto con le opere affina il nostro sesto senso e migliora la nostra capacità di analisi aiutandoci a "sentire" sempre meglio, oltre il vedere.

La mia personale esperienza è che ad un certo punto ho iniziato un percorso specifico di pratica, dapprima guidato, poi da solo, nel sentire le energie sottili fino ad acquisire le percezioni di un rabdomante.
Nella prima fase attraverso uno strumento, l'antenna di Lecher, che ha lo scopo di amplificare il segnale così che il corpo possa captarlo e decifrarlo e poi addirittura senza alcun strumento, utilizzando il corpo stesso.

Ci si può costruire una scala di valori valida per se stessi oppure utilizzare la scala bovis.

Informazioni a questo link: Biometro di Bovis | Come calcolare le vibrazioni e le energie sottili
dove fra l'altro si dice:" Il biometro di Bovis, chiamato anche Scala di Bovis , è uno strumento che misura il livello di energia della forza vitale di qualsiasi sostanza, cibo, medicina, esseri viventi, oggetti o luoghi geografici."

Ecco è possibile "misurare" oggetti, quindi anche opere d'arte.

A cosa può servire questo?

Le applicazioni che in questo momento intravedo sono queste:
1- valutare l'impatto di un'opera sulla salute dell'uomo
2- valutare l'autenticità di un'opera. Ho verificato che le opere dei grandi artisti emanano una forte energia e quindi una "misurazione" di questo tipo può aiutare a smascherare falsificazioni o anche alterazioni che possono aver svuotato di energia l'opera.
3- poter scegliere la migliore collocazione di un'opera.
Sicuramente ti verrà fatta l'obiezione che si tratta di una misurazione soggettiva "e quindi" differente per ciascuno. Proprio qui sta il punto, è questa l'obiezione che occorre rintuzzare.
Per esempio si può iniziare ponendo esempi indiscutibili: una martellata sulle ginocchia non fa piacere a nessuno; un pasto quando si ha fame è gradito a tutti - e così via per estremi, tuttavia riducendo pian piano le distanze.
Riprenderò il discorso al computer, il telefonino mi castra abbastanza
 
Ecco, cosa intendo quando dico che l'arte può e deve esplorare nuovi territori, spazi di esperienza che possono appartenere alle più diverse discipline così da ampliare il proprio raggio d'azione

Takis ovvero dell'energia come quarta dimensione nell'opera d'arte.

Nel 1958 Takis iniziò a sperimentare con i magneti e l'energia magnetica nella sua scultura.

Ha scavato così un nuovo territorio estetico, incorporando forme invisibili di energia come onde magnetiche, acustiche o luminose.

Stava cercando un modo per mostrare le forze invisibili della natura e del cosmo. L'effetto push and pull che i magneti possono avere sugli oggetti metallici ha offerto un modo per farlo.

A differenza di Takis che sfrutta le energie elettromagnetiche per realizzare sculture molto interessanti e sorprendenti ma, in fondo, fini a se stesse, la BioSìArt utilizza i magneti in neodimio in combinazione con l'alluminio sfruttandone appunto l'effetto "push and pull" in modo da manipolare l'energia per creare ambienti più favorevoli al benessere.

Indico 2 link ove potete approfondire il discorso di Takis:
 
Ultima modifica:

Users who are viewing this thread

Back
Alto