Boicottare la LIDL (2 lettori)

Fleursdumal

फूल की बुराई
Lo so che per i più busoni tra voi è dura rinunciare al wurstelone , però a legger sta lettera su beppegrillo.com sti fottuti krukki paiono dei tremendi schiavisti moderni


12 Luglio 2006
Fantozzi è vivo e lotta con noi



Ricevo questa lettera da uno dei tanti schiavi moderni. Lavorava 56 giorni (di otto ore) al mese, belin. Ma questa è fantascienza, fantalavoro, fantacapitalismo. Quando ho letto la mail non ci volevo credere, pensavo a uno scherzo di Paolo Villaggio. Ho telefonato al ragazzo che ha confermato tutto e mi ha detto di mettere per esteso il suo nome. Se la Lidl vuole scrivere una replica la pubblicherò.

“Mi presento:mi chiamo Emanuele D., sono pugliese, ho 32 anni, laureato in Economia e Commercio e vivo a Bologna da quando ho un anno. Adesso ho un problema: hai mai sentito parlare della Lidl? E' una società tedesca che si occupa della grande distribuzione di prodotti quasi esclusivamente alimentari, in Italia è famosa per i suoi discount ma non solo.. A dicembre 2005 vengo contattato dai dirigenti della società per fare un colloquio "di sicuro interesse", così comincia tutto:mi offrono 29000 euro l'anno, automobile aziendale, buoni pasto e tutti i benefits del caso per diventare quello che chiamano il Capo Settore, ossia, un quadro intermedio con le stesse mansioni di un capo area ma responsabile di una area provinciale non regionale. Il 15 dicembre lascio il mio vecchio lavoro "responsabile di reparto" in una catena di distribuzione di elettronica, a tempo indeterminato, ed il 2 gennaio approdo da questi tedeschi! Da quel giorno la mia vita viene stravolta! Tutte le mattine in piedi alle 5.00, la mia giornata inizia con lo scarico di camion pieni di merce, naturalmente da solo e con la forza delle braccia, poi sistemo il banco della frutta, del pane e le vasche della carne ed anche qui sollevo chili e chili di merce. Alle 9 apre il negozio al pubblico e solo allora iniziano ad arrivare i primi dipendenti (naturalmente tutti in formazione, con mille dubbi e domande alle quali devo rispondere io)e fino alle 21 il mio impegno è rivolto ad ogni singola mansione presente all'interno di un supermercato. Ovviamente se ho un po’ di tempo mi offrono di andare a pulire il parcheggio scoperto del negozio, perchè d'inverno con la neve è difficile per i clienti parcheggiare. Se rimane del tempo posso anche mangiare qualcosa, chiaramente dopo le 15.30 perchè a pranzo arriva un altro camion da scaricare.
Dopo la chiusura mi occupo di risistemare tutto il negozio (1286 mq) affinché sia perfetto per l'apertura del giorno successivo. Il negozio che mi viene affidato ha anche la fortuna di essere sotto personale a causa del forte turnover e così dopo le 21 sono sempre da solo a lavorare. Se tutto va bene, finisco per le 22.30, se tutto non va bene alle 22.30, quando credo di aver finito la mia giornata, arriva il controllo notturno, ossia un collega che ha il compito di valutare il tuo operato, che non è mai soddisfacente e così te ne rimani fino a notte inoltrata nel tentativo di fare qualcosa di soddisfacente, ricordandoti che il motivo della tua permanenza è solo la tua negligenza.

Ci sono anche le giornate di inventario notturno in cui dalle 5 della mattina si va letto alle 3.30 per ricominciare tutto dopo 1 ora e mezza.
Il giorno di riposo che mi spetta in realtà è bene non utilizzarlo per risparmiare qualche nottata lavorativa, la domenica non è il giorno di Dio, ma il giorno di chiusura della filiale e non si va a messa ma si approfitta dell'assenza dei clienti per fare altri inventari o rifacimenti.
In questo frangente mi capita un lutto in famiglia, per il quale mi spettano 5 giorni visto il viaggio a Brindisi che devo fare, ma i miei superiori hanno pensato che 3 giorni potessero essere più che sufficienti e al mio ritorno mi accusano di aver abbandonato il posto di lavoro senza essermi assicurato che tutto fosse programmato e "a posto" per i 3 giorni successivi.
Mi capita anche un infortunio, e devo chiedere il permesso di assentarmi dal negozio per andare al pronto soccorso a mettere qualche punto alla mia mano, permesso che mi viene accordato dopo 2 ore e, al mio ritorno dall'infortunio, vengo accusato di aver abbandonato il posto di lavoro senza essermi assicurato che tutto fosse programmato e "a posto" per tutto il periodo di degenza.
Questa non è solo la mia esperienza, infatti abbiamo iniziato la formazione in 83 in tutta Italia (13 in Emilia Romagna) ed a oggi ci sono solo 24 persone (3, me compreso in Emilia Romagna)che continuano ad aver la forza di fare tutto questo ogni mattina.
I costi dei prodotti riescono ad essere contenuti perchè l'azienda non è disposta a pagare straordinari (perchè se lavori di più è solo per colpa tua), festività non godute(perchè sei in formazione e più lavori più impari)..
La loro politica è quella del terrore, i dipendenti devono essere impauriti in modo da evitare ogni genere di rivendicazione o richiesta, infatti i sindacati non riescono ad avere una rappresentanza all'interno dei punti vendita.
Cercando in internet ho scoperto decine di testimonianze vicine alle mie, ed addirittura è stato pubblicato un libro "nero" lo Schwarzbuch, del quale è possibile trovare notizia anche su WIKIPEDIA, che racconta gli innumerevoli soprusi della Lidl nei confronti dei propri dipendenti.
Io all'ennesimo insulto ingiustificato, stanco di ricevere chiamate ad ogni ora del giorno, di non avere nemmeno il tempo per recuperare le mie energie, a quattro giorni dal termine del fatidico periodo di prova, ho provato a contestare i loro comportamenti e così sono stato obbligato a presentare la lettera di dimissioni, cosa che sono riuscito a non fare solo grazie all'aiuto di chi ha vissuto con me questi orribili mesi, e che mi ha permesso di non cadere sotto i loro colpi.
Sono in malattia da quel giorno, ho bisogno di ritrovare l'equilibrio che loro mi hanno tolto, e sto affrontando la situazione con l'appoggio di un sindacato, che mi aiuta anche a contestare qualcosa che non mi aspettavo, il licenziamento arrivatomi via telegramma durante la malattia.
La loro politica va al di fuori di ogni logica di mercato,sfruttano le persone fino all'esaurimento e poi le buttano via, tanto per contratti così appetitosi trovano qualche altro ragazzo che pensa finalmente di poter costruire qualcosa per il suo futuro.
Quello che ora sto cercando è sicuramente di riprendermi da questa esperienza, ma vorrei far conoscere alla gente, ovviamente contenta di aver trovato il risparmio sotto casa, da dove questo risparmio viene; non cuciamo i palloni e siamo tutti maggiorenni, ma sopportiamo soprusi e condizioni di lavoro non certo degni di un paese che ha la pretesa di far parte dell'unione europea (il monte ore mensile, 16 ore al giorno per 28 giorni, è di 448 per una base oraria di 3,48 euro, con un contratto da 42 ore settimanali elastiche e l'inquadramento da quadro).
Vorrei scrivere un milione di altre cose, far parlare insieme con me decine di colleghi costretti alle situazioni più impensabili, ma spero almeno di aver aperto una strada per riuscire a far conoscere tutto questo, in modo che nessuno più si trovi nelle condizioni di dover sposare la società per cui lavora e doverLe riconoscere anche i "doveri coniugali".. passivi chiaramente..
Grazie per l'impegno che metti in quello che fai, per tutti.
Emanuele.
 

Run the Park

Forumer storico
Fleursdumal ha scritto:
però a legger sta lettera su beppegrillo.com sti fottuti krukki paiono dei tremendi schiavisti moderni

Ma Beppe Grillo chi? quello dei cellulari che cucinano le uova?

http://attivissimo.blogspot.com/2006/07/antibufala-cellulari-cuociuova.html

cappellone tremendo che i grillini hanno avuto l'ardire di far passare per "fine ironia" ?

Cmq c'è una mia quasiparente che lavora al Lidl, non l'ho mai sentita lamentarsi, ed è una persona che ha cambiato diversi posti di lavoro in rapida successione prima di approdare dagli schiavisti.

Alla prima occasione mi informo se queste cose succedono anche dalle nostre parti...
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
mah run ti dirò che anche attivissimo non è il massimo dell'attendibilità, visto che devono forzare il loro ruolo di cercatori principi di webbufale, resta il fatto che stare troppo tempo al cellulare fa sicuramente male alla salute

su LIDL più opinioni si sentono meglio è
 

La mò forever

Forumer attivo
è un lavoro da semplice dipendente è naturale che sia duro

succede da tutte le parti del mondo..........è la classica parabola dello studente italiano studia magari senza neanke fare uno stage di livello durante il corso di studi, si ritrova a far mille domande di assunzione dopo la laurea, trova il lavoro magari quando gli va bene va a fare l' impiegato comunale, provinciale o regionale dicendo " ma io sono laureato ;) " in tanto magari prende di stipendio meno della pensione di sua nonna, gli altri finiscono così come quello lì senza neanke sapere il mondo come gira......sognando carriere allucinanti eppoi si ritrova a far mutua xchè non regge :rolleyes:



povera italia :help:
 

melodia

Forumer storico
La mò forever ha scritto:
è un lavoro da semplice dipendente è naturale che sia duro

succede da tutte le parti del mondo..........è la classica parabola dello studente italiano studia magari senza neanke fare uno stage di livello durante il corso di studi, si ritrova a far mille domande di assunzione dopo la laurea, trova il lavoro magari quando gli va bene va a fare l' impiegato comunale, provinciale o regionale dicendo " ma io sono laureato ;) " in tanto magari prende di stipendio meno della pensione di sua nonna, gli altri finiscono così come quello lì senza neanke sapere il mondo come gira......sognando carriere allucinanti eppoi si ritrova a far mutua xchè non regge :rolleyes:



povera italia :help:

sì ma ciò accade perchè in questa povera Italia, gli studenti non vengono seguiti a modo.
non dico che dovrebbe esserci un tutor per ognuno di noi, ma ogni tanto,
RICEVERE DALLE FACOLTA', CHE PAGHIAMO FIOR DI SOLDI, UN OPUSCOLETTO CHE
AGGIORNI GLI STUDENTI SULLE NOVITA' DEL MONDO DEL LAVORO E DEGLI SBOCCHI,
DEGLI STAGE E VIA DICENDO, NON SAREBBE MALE. Ecco.

Scusate se ho alzato la voce. Me ne vado a mare. Ciao.
 

Run the Park

Forumer storico
Fleursdumal ha scritto:
mah run ti dirò che anche attivissimo non è il massimo dell'attendibilità, visto che devono forzare il loro ruolo di cercatori principi di webbufale, resta il fatto che stare troppo tempo al cellulare fa sicuramente male alla salute

Grillo sproloquia spesso e volentieri col suo tono da messia, con particolare affetto per le cose di cui non sa una cippa.

Attivissimo non è il padreterno, ma quanto meno cerca di documentarsi, cosa che Grillo o il suo staff non hanno fatto per il post sulle uova sode.

Si fosse poi degnato di fare una rettifica, avrebbe almeno recuperato un po' di credibilità. Ma così, quella lettera potrebbe uscire dal cassetto di chiunque... pure del responsabile marketing di un concorrente.
 

La mò forever

Forumer attivo
melodia ha scritto:
sì ma ciò accade perchè in questa povera Italia, gli studenti non vengono seguiti a modo.
non dico che dovrebbe esserci un tutor per ognuno di noi, ma ogni tanto,
RICEVERE DALLE FACOLTA', CHE PAGHIAMO FIOR DI SOLDI, UN OPUSCOLETTO CHE
AGGIORNI GLI STUDENTI SULLE NOVITA' DEL MONDO DEL LAVORO E DEGLI SBOCCHI,
DEGLI STAGE E VIA DICENDO, NON SAREBBE MALE. Ecco.

Scusate se ho alzato la voce. Me ne vado a mare. Ciao.


concordo.....in tutto

non x essere rindondante ma a ginevra in tutte le facoltà si fà così, ripetizioni delle lezioni con i lettori ottimi uffici placement con aziende di primissimo piano io feci tutti gli stage in una filiale del credto svizzero.....mi è servito soprattutto x capire i ritmi del lavoro ...... certo quando si hanno università di 60000 studenti tutti non possono essere seguiti e escono i pastrokki come da sopra
 

gipa69

collegio dei patafisici
Conosco qualche dipendente della Lidl e bisogna dire che le condizioni lavorative di quella realtà sono tra le peggiori del settore sebbene forse chi ha scritto la lettera ha esagerato.

Comunque l'orario di apertura e chiusura dell negozio per il responsabile si aggira sugli orari indicati.
 

alias333

Forumer attivo
Fleursdumal ha scritto:
Lo so che per i più busoni tra voi è dura rinunciare al wurstelone , però a legger sta lettera su beppegrillo.com sti fottuti krukki paiono dei tremendi schiavisti moderni


12 Luglio 2006
Fantozzi è vivo e lotta con noi



Ricevo questa lettera da uno dei tanti schiavi moderni. Lavorava 56 giorni (di otto ore) al mese, belin. Ma questa è fantascienza, fantalavoro, fantacapitalismo. Quando ho letto la mail non ci volevo credere, pensavo a uno scherzo di Paolo Villaggio. Ho telefonato al ragazzo che ha confermato tutto e mi ha detto di mettere per esteso il suo nome. Se la Lidl vuole scrivere una replica la pubblicherò.

“Mi presento:mi chiamo Emanuele D., sono pugliese, ho 32 anni, laureato in Economia e Commercio e vivo a Bologna da quando ho un anno. Adesso ho un problema: hai mai sentito parlare della Lidl? E' una società tedesca che si occupa della grande distribuzione di prodotti quasi esclusivamente alimentari, in Italia è famosa per i suoi discount ma non solo.. A dicembre 2005 vengo contattato dai dirigenti della società per fare un colloquio "di sicuro interesse", così comincia tutto:mi offrono 29000 euro l'anno, automobile aziendale, buoni pasto e tutti i benefits del caso per diventare quello che chiamano il Capo Settore, ossia, un quadro intermedio con le stesse mansioni di un capo area ma responsabile di una area provinciale non regionale. Il 15 dicembre lascio il mio vecchio lavoro "responsabile di reparto" in una catena di distribuzione di elettronica, a tempo indeterminato, ed il 2 gennaio approdo da questi tedeschi! Da quel giorno la mia vita viene stravolta! Tutte le mattine in piedi alle 5.00, la mia giornata inizia con lo scarico di camion pieni di merce, naturalmente da solo e con la forza delle braccia, poi sistemo il banco della frutta, del pane e le vasche della carne ed anche qui sollevo chili e chili di merce. Alle 9 apre il negozio al pubblico e solo allora iniziano ad arrivare i primi dipendenti (naturalmente tutti in formazione, con mille dubbi e domande alle quali devo rispondere io)e fino alle 21 il mio impegno è rivolto ad ogni singola mansione presente all'interno di un supermercato. Ovviamente se ho un po’ di tempo mi offrono di andare a pulire il parcheggio scoperto del negozio, perchè d'inverno con la neve è difficile per i clienti parcheggiare. Se rimane del tempo posso anche mangiare qualcosa, chiaramente dopo le 15.30 perchè a pranzo arriva un altro camion da scaricare.
Dopo la chiusura mi occupo di risistemare tutto il negozio (1286 mq) affinché sia perfetto per l'apertura del giorno successivo. Il negozio che mi viene affidato ha anche la fortuna di essere sotto personale a causa del forte turnover e così dopo le 21 sono sempre da solo a lavorare. Se tutto va bene, finisco per le 22.30, se tutto non va bene alle 22.30, quando credo di aver finito la mia giornata, arriva il controllo notturno, ossia un collega che ha il compito di valutare il tuo operato, che non è mai soddisfacente e così te ne rimani fino a notte inoltrata nel tentativo di fare qualcosa di soddisfacente, ricordandoti che il motivo della tua permanenza è solo la tua negligenza.

Ci sono anche le giornate di inventario notturno in cui dalle 5 della mattina si va letto alle 3.30 per ricominciare tutto dopo 1 ora e mezza.
Il giorno di riposo che mi spetta in realtà è bene non utilizzarlo per risparmiare qualche nottata lavorativa, la domenica non è il giorno di Dio, ma il giorno di chiusura della filiale e non si va a messa ma si approfitta dell'assenza dei clienti per fare altri inventari o rifacimenti.
In questo frangente mi capita un lutto in famiglia, per il quale mi spettano 5 giorni visto il viaggio a Brindisi che devo fare, ma i miei superiori hanno pensato che 3 giorni potessero essere più che sufficienti e al mio ritorno mi accusano di aver abbandonato il posto di lavoro senza essermi assicurato che tutto fosse programmato e "a posto" per i 3 giorni successivi.
Mi capita anche un infortunio, e devo chiedere il permesso di assentarmi dal negozio per andare al pronto soccorso a mettere qualche punto alla mia mano, permesso che mi viene accordato dopo 2 ore e, al mio ritorno dall'infortunio, vengo accusato di aver abbandonato il posto di lavoro senza essermi assicurato che tutto fosse programmato e "a posto" per tutto il periodo di degenza.
Questa non è solo la mia esperienza, infatti abbiamo iniziato la formazione in 83 in tutta Italia (13 in Emilia Romagna) ed a oggi ci sono solo 24 persone (3, me compreso in Emilia Romagna)che continuano ad aver la forza di fare tutto questo ogni mattina.
I costi dei prodotti riescono ad essere contenuti perchè l'azienda non è disposta a pagare straordinari (perchè se lavori di più è solo per colpa tua), festività non godute(perchè sei in formazione e più lavori più impari)..
La loro politica è quella del terrore, i dipendenti devono essere impauriti in modo da evitare ogni genere di rivendicazione o richiesta, infatti i sindacati non riescono ad avere una rappresentanza all'interno dei punti vendita.
Cercando in internet ho scoperto decine di testimonianze vicine alle mie, ed addirittura è stato pubblicato un libro "nero" lo Schwarzbuch, del quale è possibile trovare notizia anche su WIKIPEDIA, che racconta gli innumerevoli soprusi della Lidl nei confronti dei propri dipendenti.
Io all'ennesimo insulto ingiustificato, stanco di ricevere chiamate ad ogni ora del giorno, di non avere nemmeno il tempo per recuperare le mie energie, a quattro giorni dal termine del fatidico periodo di prova, ho provato a contestare i loro comportamenti e così sono stato obbligato a presentare la lettera di dimissioni, cosa che sono riuscito a non fare solo grazie all'aiuto di chi ha vissuto con me questi orribili mesi, e che mi ha permesso di non cadere sotto i loro colpi.
Sono in malattia da quel giorno, ho bisogno di ritrovare l'equilibrio che loro mi hanno tolto, e sto affrontando la situazione con l'appoggio di un sindacato, che mi aiuta anche a contestare qualcosa che non mi aspettavo, il licenziamento arrivatomi via telegramma durante la malattia.
La loro politica va al di fuori di ogni logica di mercato,sfruttano le persone fino all'esaurimento e poi le buttano via, tanto per contratti così appetitosi trovano qualche altro ragazzo che pensa finalmente di poter costruire qualcosa per il suo futuro.
Quello che ora sto cercando è sicuramente di riprendermi da questa esperienza, ma vorrei far conoscere alla gente, ovviamente contenta di aver trovato il risparmio sotto casa, da dove questo risparmio viene; non cuciamo i palloni e siamo tutti maggiorenni, ma sopportiamo soprusi e condizioni di lavoro non certo degni di un paese che ha la pretesa di far parte dell'unione europea (il monte ore mensile, 16 ore al giorno per 28 giorni, è di 448 per una base oraria di 3,48 euro, con un contratto da 42 ore settimanali elastiche e l'inquadramento da quadro).
Vorrei scrivere un milione di altre cose, far parlare insieme con me decine di colleghi costretti alle situazioni più impensabili, ma spero almeno di aver aperto una strada per riuscire a far conoscere tutto questo, in modo che nessuno più si trovi nelle condizioni di dover sposare la società per cui lavora e doverLe riconoscere anche i "doveri coniugali".. passivi chiaramente..
Grazie per l'impegno che metti in quello che fai, per tutti.
Emanuele.

Accidenti, in un primo momento ho pensato ad un burlone, ma il tono è troppo serio e disperato.

E la seconda domanda che mi è sorta è stata: "Ma in che paese del terzo mondo succede questo?"

Quasi quasi direi che questo ragazzo sta peggio di un povero taxista o di un farmacista!

Scusate l'ironia, non saprei nemmeno come reagire.
 

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