L' altro ieri visto
"Café Society", più per una sorta di affezione abitudinaria a Woody Allen che per vera e propria fiducia in queste sua produzioni crepuscolari...
Ed infatti non è che si esca dal cinema pensando di aver buttato i soldi, ma la sensazione di déjà-vu è tanta ed è ormai ricorrente, purtroppo

E' un prodotto confezionato con maestrìa consumata, ottimi gli attori, magnifica la fotografia e le atmosfere, simpatico come sempre il suo umorismo ebraico, ma la percezione di avere assistito alla ennesima ripetizione di sé stesso è netta.
Non so se viva ancora a New York il buon Woody, di sicuro sta lontanissimo da Manhattan...
Molto bello, invece (parere mio, ovviamente),
"Il Clan" di Trapero, che conferma il valore del filone argentino di questi ultimi anni: E' vero che qui arrivano le poche produzioni che concorrono a premi prestigiosi e quindi si presume e spera che arrivi anche il meglio, però, ad es., anche
"Il segreto dei suoi occhi" personalmente l' ho trovato bellissimo e lo consiglierei a chi non lo avesse visto...
Sul "Clan", invece di alienarvi con le mie quazzate, posto questa recensione che condivido appieno e così facciamo prima
il manifesto