No. Si determina la plusvalenza computando gli acquisti e la vendita per l'intero (cioè senza tenere conto dei coefficienti di rettifica dei vari acquisti dovuti al fatto che il bond è amortising) tenuto conto, ovviamente, del prezzo medio di carico per gli acquisti. Dopodichè si guarda il cambio (il bond era in dollari) che per gli acquisti è dato dalla media dei vari cambi che si sono susseguiti e per la vendita quello, appunto, del giorno di vendita. la differenza costitutisce la plusvalenza. Su questo importo viene calcolato il 48,08% (la legge a suo tempo ha previsto questo meccanismo di armonizzazione per i bond emessi sotto un regime fiscale diverso e poi passati ad altro regime fiscale) e sul risultato si applica il 26%.
So che non è chiaro, e io stesso forse non mi sono spiegato in modo esemplare (ci vorrebbero gli esempi concreti per capire bene), ma mi hanno detto che il procedimento è corretto.