L’amministratore delegato di Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti, spiega che «ad oggi non ci sono contatti» per una aggregazione con Veneto Banca. Saviotti ne ha parlato a margine di un incontro con gli imprenditori associati ad Unindustria Treviso. «Ora – ha aggiunto – dobbiamo pensare al consolidamento con Bpm, che già è una cosa non facile, ed a partire come nuova società. Poi non è da escludere che ci possa essere un interesse sul territorio perché su questo vogliamo contare di più. Per ora cresciamo per linee interne, se ci sarà l’opportunità di avvicinarci alle ex popolari le valuteremo di sicuro. Prima che Atlante si liberi di Veneto Banca – ha osservato Saviotti – forse ci sarà un po’ di tempo, non mi pare oggi ci sia la corsa ad interessarsi delle due banche ex popolari, anche perché loro si devono mettere a posto, stanno attraversando un momento difficile. E’ chiaro che sono destinate ad essere rilanciate, ma sulle tempistiche non sono possibili previsioni».
«Non siamo qui per fare travasi di clienti. Questo – ha aggiunto – è un territorio di elezione in particolare per laBanca popolare di Verona, abbiamo 158 filiali, 40 a Venezia, 21 a Padova, 19 a Treviso, 15 in Friuli Venezia Giulia. Ci siamo – ha proseguito Saviotti – ma in una misura che non ci soddisfa, vogliamo fare di più. Non possiamo aprire filiali e allora ci mettiamo persone. Come ubicazione sono operatori che lavorano dalle filiali – ha spiegato – ma che non dipendono dalle filiali e stanno sul territorio per seguire i clienti che ci sono e per farne di nuovi. In prospettiva la rete fisica avrà meno valore»