BUND, T-BRONX, T-NOTE ... e compagnia bella (V.M. 78 Anni)

Il recupero del decennale US (e di altri decennali in giro per il mondo) sembra non essere gradito alla FED che si è preoccupata di effettuare numerose dichiarazioni preoccupate sui prezzi (come se la responsabilità di una certa inflazione non siano le politiche accomodanti messe in atto in questi anni..). la preoccupazione maggiore è comunque lo sfruttamento intensivo da parte degli operatori professionali per estrarre liquidità e il tentativo e raffreddare questo andamento
[/quote]

Infatti... adesso il gioco torna nuovamente in mano, almeno nell'immediato, alle "solite" logiche di mercato...ossia: inizia il nuovo trimestre, a cosa saranno più sensibili gli elefanti (ossia i fondi e le assicurazioni)? Ai bonds che sono in un ciclo di rialzo tassi in apparenza più lieve, alle paure inflazionistiche, ai "mortgage buyers" costretti ad aggiornare duration, alla paura della mancata tenuta tecnica dell'azionario a causa del recupero del petrolio ? Adesso, come ripeto, ci saranno un pò di danze per vedere se a sollecitazioni forti qualcuno rimane impigliato...
In realtà, a mio avviso, sia la reazione sui payrolls di questo venerdi che quanto accaduto sui payrolls di marzo evidenzia un aspetto incontrovertibile: che comunque la si voglia mettere i tassi salgono e dovrebbero salire ancora...quindi prepariamoci a vederne delle belle :rolleyes: - troppo forte è il condizionamento che grava sui mercati a seguito del "conundrum" sul livello dei rendimenti evidenziato dalla FED, ed in realtà tale "conundrum" a loro non porterebbe che vantaggi, se non fosse che in realtà temono nello scarso appeal del proprio debito...la coperta è sempre una...ed è sempre corta...a domani :)
 
Secondo me la Fed ha paura di questo......


1112545551treasury.gif
 
Il buon Alan ha paura dell'inversione della curva dei tassi in quanto se nel passato era foriera di recessioni economica allo stato attuale oltre che essere un segnale importante di contrazione economica è anche l'annullamento dello strumento principe di creazione di liquidità ed è solitamente un segnale che il mercato non ha molta fiducia dei comportamenti della banca centrale.
Si ha paura che una tale situazione.. se avviene con una certa velocità potrebbe mettere in difficoltà qualche hedge molto esposto con leva sulla parte a lunga.
In poche parole tutti fenomeni che potrebbero compromettere la stabilità finanziaria dei mercati e questa volta sarebbe anche peggio perchè verrebbe effettuata su livelli di tassi abbastanza bassi e quindi con la concreta impossibilità di utilizzare la leva monetaria per riemettere liquidità.
Potrebbero solo stampare moneta......
 
gipa69 ha scritto:
Il buon Alan ha paura dell'inversione della curva dei tassi in quanto se nel passato era foriera di recessioni economica allo stato attuale oltre che essere un segnale importante di contrazione economica è anche l'annullamento dello strumento principe di creazione di liquidità ed è solitamente un segnale che il mercato non ha molta fiducia dei comportamenti della banca centrale.
Si ha paura che una tale situazione.. se avviene con una certa velocità potrebbe mettere in difficoltà qualche hedge molto esposto con leva sulla parte a lunga.
In poche parole tutti fenomeni che potrebbero compromettere la stabilità finanziaria dei mercati e questa volta sarebbe anche peggio perchè verrebbe effettuata su livelli di tassi abbastanza bassi e quindi con la concreta impossibilità di utilizzare la leva monetaria per riemettere liquidità.
Potrebbero solo stampare moneta......

perdonami se continuo a stressarti ... ma cosa intendi per " l'annullamento dello strumento principe di creazione di liquidità " ?

Qualora avvenisse una nuova inversione di curva possiamo sempre interpretare l'evento come una nuova recessione oppure no ?
Se no, su quali nuovi parametri e valutazioni viene reso inefficace questo indicatore ?


grazie 1000 in anticipo.
04.gif
 
Esiste un report di una delle varie sedi della FED (se lo trovo lo posto) in cui viene indicata l'inversione della curva dei tassi come il principale indicatore che riesce a segnalare con un certo anticipo una recessione economica. Sicuramente quindi questo indicatore viene seguita e la FED farà di tutto affinchè l'inversione non avvenga (e le dichiarazioni attuali vanno anche in aueta direzione).
Per fare questo devono smontare il carry trade sui tassi che consente posizioni speculative.
Molti hedge fund di emenazione bancaria si fanno prestare dalla FED i dollari di cui hanno bisogno al tasso del momento e poi lo impegnano con leva sui futures sui tassi a lungo lucrando sul differenziale con l'effetto moltiplicatore della leva (che può essere solo a due ma anche a 5 o 10)
Alcuni trade più speculativi usano lo stesso sistema ma poi investono sui tassi a lungo di paesi con rendimenti più alti oppure ancora su obbligazioni e azioni ad alto rendimento oppure ancora sui competitori del dollaro in quanto è lo stesso trade che porta ad una ulteriore debolezza del dollaro (ti fai dare dollari e poi li converti in altro).
Un inversione della curva dei tassi impedirebbe questo trade e addiruttura chi rimanesse invischiato nella posizione potrebbe saltare....
Sulla curva dei tassi europei nella fase attuale la situazione è più stabile e tranquilla e essendo il differenziale ormai simile diventa più appetibile.
 
Ciao Andrea, sto correndo a far la cena, ma se ben capisco Gipa dice che le banche centrali danno indicazioni ai mercati attraverso i tassi di sconto -quindi i tassi di sconto influenzano in maniera diretta il rendimento del tratto breve della curva; le scadenze lunghe prezzano invece altre questioni, ossia scenario macroeconomico e (in teoria...ma questo è un altro discorso ancora, nel contesto attuale :rolleyes:) politica fiscale - Gipa dice, correttamente, che nella situazione attuale i tassi a lunga riflettono aspettative di rallentamento dell'economia e che la situazione è accentuata dai cosidetti carry trade (chi vende la parte breve per finanziarsi l'acquisto di parte lunga) - essendo i carry trade molto in voga, molto diffusi e - soprattutto - alimentati da tutta la leva possibile che i derivati possono offrire, Gipa dice: la Fed ha sulle spalle l'onere e la preoccupazione per tutte queste posizioni in essere, nel senso che se effettivamente dovesse rialzare di più/più in fretta del previsto, tutti sti carry trade andrebbero a carte quarantotto, una sorta di effetto domino sulla liquidità del sistema potrebbe derivarne, nel senso che saltano le leve che finanziano le posizioni, idealmente questi speculatori non han i soldi per finanziarsi i margini (ad esempio), e via a catena potenzialmente con riflessi pure sulle banche commerciali...insomma, la Fed sta facendo da pompiere perchè queste posizioni in giro sono esagerate ed esplosive - questa, sia chiaro, è la mia interpretazione del sempre prezioso Gipa-pensiero :) - a domani, e che il crucco crolli ;)
 
Ci ho messo troppo a rispondere e Gipa mi ha preceduto, comunque l'idea era quella (che lui ha espresso meglio ;)) Riciao a tutti :)
 
No... no direi che si completano a vicenda... :)
Aggiungerei che prima poi lo stesso problema se lo dovrà porre la BCE.. soprattutto se l'euro cominciasse ad indebolirsi....
 
gipa69 ha scritto:
No... no direi che si completano a vicenda... :)
Aggiungerei che prima poi lo stesso problema se lo dovrà porre la BCE.. soprattutto se l'euro cominciasse ad indebolirsi....

ciao gipa..
tu dici che giovedì hanno il coraggio di alzare?
te lo chiedo anche se non ho letto tutto prima..
scusa
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto