BUND, T-BRONX, T-NOTE ... e compagnia bella (V.M. 78 Anni)

f4f ha scritto:
ciubecca ha scritto:
ciao a tuti un saluto a tutti
finito sciopero (il berlusca mi ha detto che non vuole !!! :-D )
ho comprato put 32500 390pt e call 32500 call 372pt

voglio ben far notare che la put è itm di 100 pt ed è per ciò regalata !!!!!!!!


mi riservo la possibilità di deltaeggiare prima della scadenza con un mini a mio insindacabile giudizio !!! :lol:


ho comprato put 32500 404pt e call 32500 call 346pt :P

:uhm:
 
gastronomo ha scritto:
Buongiorno a tutti,
che cavolo è successo al T-note che vedo che è salito come una lippa, stanotte :-? ???
Livelli sul bund per oggi
r3 120.05
r2 119.78
r1 119.66
pivot 119.51
s1 119.39
s2 119.24
s3 118.97

non poteva essere altrimenti, vista la discesa dei mercati di ieri sera
 
S.Berlinzani (Salex): USA; giornata densa di appuntamenti macro
Di Saverio Berlinzani

Si decidono in parte oggi i destini del dollaro , con una giornata densa di appuntamenti macro.
Tra le 14.30 e le 15.45 infatti aspettiamo i dati americani a partire dall'indice Empire del mese di aprile (che misura la condizione del settore manifatturiero), atteso stabile a 19 rispetto al mese precedente (19.6).
Contemporaneamente avremo i prezzi alle importazioni, una dato molto significativo visto il livello del dollaro nel mese di Marzo e soprattutto il prezzo del petrolio che aveva raggiunto quasi dei nuovi massimi, il cui consensus è per un incremento dell'1% superiore al precedente dato di +0.8%.
Alle 15.00 il dato più importante il Tic (Treasury international capital flows), ovvero i flussi di capitali del mese di febbraio da e verso gli States, attesi in ribasso (i vari consensus parlano di un range compreso tra 20 miliardi e 60 miliardi) e che se fossero inferiori al deficit commerciale dello stesso mese pubblicato Martedì scorso, sarebbero estremamente preoccupanti nel senso che per la prima volta da molto tempo a questa parte non riuscirebbero più a finanziare il gap commerciale e la bilancia dei pagamenti risulterebbe in passivo.
Successivamente alle 15.15 produzione industriale e utilizzo della capacità non potranno dirci più d tanto o spostare la price action determinata dal dato precedente, ma solo eventualmente rafforzare la tendenza in atto se saranno una conferma del Tic.
Per ultimo alle 15.45 l'indice di fiducia dell'Università del Michigan porrà fine alla serie di dati e solo una variazione significativa rispetto al consensus potrà cambiare le cose.
Ma oggi occorre anche fare una serie di considerazioni che ci paiono interessanti e necessarie.
Il dollaro sta salendo e l'analisi più corretta e che spiega tale movimento sembra dipendere essenzialmente da una serie di ragioni, ma a nostro avviso solo due meritano di essere citate.
La prima è che il possibile rialzo del dollaro e il contemporaneo rallentamento dell'economia a stelle e strisce, contrariamente alla teoria classica per la quale l'indebolimento della valuta aiuta le esportazioni, potrebbero aiutare il miglioramento della bilancia commerciale, in quanto consentirebbero ai partners commerciali di migliorare la congiuntura e aumentare la quota delle importazioni mentre la quota delle importazioni Usa, se l'economia rallentasse, dovrebbe naturalmente scendere. Il tutto permetterebbe al deficit di migliorare.
Le preoccupazioni invece potrebbero venire dai flussi di capitali perché un'economia in rallentamento non attira capitali e i suoi mercati finanziari potrebbero vivere un periodo di difficoltà generalizzata.
La seconda ragione dipende dal posizionamento del mercato, in cui i fondi Hedge, i players tradizionali (banche di investimento) sono ancora strategicamente posizionati a contro il dollaro.
Le più grandi case d'affari non hanno ancora rivisto i propri target di medio lungo periodo con l'Eurusd che è visto ancora tra 1.4000 e 1.500 nell'arco di 12-24 mesi.
Ma quali sono le ragioni che spingono, ancora oggi, tali soggetti a ritenere che il dollaro sia in procinto di un crollo verticale ?
Secondo la maggior parte di queste istituzioni, la politica potrebbe essere la principale ragione del calo del biglietto verde, ovvero la continuazione della politica di indebolimento voluta dall'amministrazione Bush all'indomani dell'11 settembre 2001.
Dai dazi sull'acciaio (ricordate) ad oggi non si è più parlato di strong dollar policy nel senso originale del termine ma solo per evitare un collasso del biglietto verde ed una fuga di capitali dagli States.
Oggi, le pressioni sulla Cina per rivalutare lo Yuan non hanno avuto effetto e lo scorso anno a settembre Alan Greenspan pose l'accento sul pericolo di peggioramento del deficit commerciale, discorso che nel mese di settembre causò il primo e vero spostamento di prezzo con il dollaro che cominciò una vera e propria caduta.
Secondo tale tesi quindi , dopo questo iniziale ripresa del dollaro, da metà anno in poi i cosiddetti “policymakers” si riprenderanno la scena e cominceranno a segnalare la necessità di un dollaro più debole.
Visto che il dollaro non scenderà contro valute asiatiche per la manipolazione continua in atto, chi ne pagherà le conseguenze potrebbe essere l'Euro e le altre (poche per la verità) valute flessibili.
Di questa tesi contestiamo il fatto che l'Europa non potrà permettersi molto oltre, un Euro così forte contro Usd, Yen ,Gbp , Aud e Nzd, per cui crediamo che un radicale cambiamento avverrà molto presto nelle sedi politiche ma per costringere la Cina a venire a patti.
Si dice infatti che negli Stati Uniti il Senato abbia pronte ritorsioni sulle importazioni del settore tessile se il gigante asiatico non rivaluterà il cambio (un aumento dei dazi al 27.5%), mentre l'Europa, anche se in modo più velato, sta muovendosi nella stessa direzione perché la realtà manifatturiera del vecchio continente è sotto gli occhi di tutti.
Quindi alla luce di quanto detto continuiamo a sostenere che se anche per un ulteriore periodo vedessimo un euro in rialzo, riteniamo che sarebbe temporaneo proprio perché questa situazione con una valuta sola a pagare per tutti è divenuta insostenibile e sia i fondamentali sia il differenziale di tasso , penalizzeranno l'Euro nei confronti delle valute concorrenti, inducendo gli investitori a scommettere su queste altre a suo discapito
Staremo a vedere, intanto godiamoci questa giornata di trading, con oscillazioni che potrebbero anche essere veementi.
Eurusd che potrebbe correggere al rialzo in area 1.2850-60 per poi riscendere verso 1.2730 e 1.2680 così come per tutte le altre valute ci aspettiamo ancora forza di dollaro, mentre sui cross ci muoveremo ovviamente in dipendenza del movimento primario.
EurChf che potrebbe realizzare nuovi massimi, eurgbp che lentamente scenderà, euryen che potrebbe venire verso 137.50 e usdyen che dovrebbe testare nuove resistenze.
Attenzione però al Tic che potrebbe modificare tale scenario nel caso uscisse da certi parametri di logica.
 
f4f ha scritto:
f4f ha scritto:
ciubecca ha scritto:
ciao a tuti un saluto a tutti
finito sciopero (il berlusca mi ha detto che non vuole !!! :-D )
ho comprato put 32500 390pt e call 32500 call 372pt

voglio ben far notare che la put è itm di 100 pt ed è per ciò regalata !!!!!!!!


mi riservo la possibilità di deltaeggiare prima della scadenza con un mini a mio insindacabile giudizio !!! :lol:


ho comprato put 32500 404pt e call 32500 call 346pt :P

:uhm:

sono in book 4° sulla put ...... a 1220 ... dici che mi comprano x sera :eek: :-D :eek:
 
non ho fatto in tempo a levarmi ma sono uscito dal mini ..... perdendo 25 € .... troppa forza ad andare in giù vediamo se metterci più in bassoso ... fomo 31600
 
ciubecca ha scritto:
non ho fatto in tempo a levarmi ma sono uscito dal mini ..... perdendo 25 € .... troppa forza ad andare in giù vediamo se metterci più in bassoso ... fomo 31600
il pranzo lo paghi tu .... :-D
 

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