Una cosa da leggere se volete
educativa....
da "Introduzione alla Filosofia dell'Azione" in "Lezioni spirituali per giovani samurai"
di Yukio Mishima, Universale Economica Feltrinelli
"Chi ha avuto una qualche esperienza d'azione sa che essa non è, come immaginano molti, un susseguirsi incessante di emozioni. Durante una navigazione il pericolo si presenta per la prima volta dopo una lunga serie di monotone giornate, quando all'improvviso s'incontra una tempesta. Così accade anche nella nostra vita: il livello di rischio non si alza finché non ci troviamo faccia a faccia col pericolo: la vita è una danza nel cratere di un vulcano: erutterà, ma non sappiamo quando. Anche nell'azione avventurosa sono dunque presenti il tedio, la monotonia, la banalità della vita quotidiana.
Tuttavia, a differenza della vita quotidiana, l'azione possiede un obiettivo definito, perseguito da una volontà che tenta di eliminare il più possibile gli elementi imposti dal destino, e si prepara alla lunga attesa dell'occasione propizia. Un cacciatore di cinghiali mi ha raccontato che quando si individuano delle prede sulla montagna, ci si apposta per ore in attesa che scendano. E inimmaginabile quanto sia penosa una simile attesa: nell'intervallo poi tra l'apparizione della preda e il suo giungere a tiro, si è assaliti da molteplici impulsi, con il dito sui grilletto, che però non va premuto. In quell'attesa è condensata l'efficacia dell'azione.
Se si rinuncia a tale efficacia si può sparare all'impazzata, con la speranza che almeno una pallottola colpisca il cinghiale. Ma il vanto dell'autentico cacciatore, il suo obiettivo, è dare il colpo mortale alla preda con una sola pallottola. Per raggiungere questo obiettivo, occorre saper attendere l'occasione propizia.
Prolunghiamo l'attesa per mettere a segno il nostro unico colpo vittorioso. Non vi sarebbe ecessità di attendere l'occasione propizia se non si mirasse ad ottenere la vittoria in un sol colpo. Chi non mira a questo scopo ed accumula azioni su azioni, ne vede svanire l'efficacia, la forza e la tempestività, l'energia concentrata si disperde in ripetute esplosioni che non provocano alcun effetto.
Attendere l'occasione propizia equivale a concentrare il tempo, a dirigerlo verso un istante decisivo. L'occasione attesa è il momento in cui l'azione rag-giunge la massima efficacia, in cui si manifesta il valore autentico della scommessa. Esso si manifesta nelle azioni in cui ci impegniamo totalmente, anima e corpo, come se gettassimo sul tavolo da gioco un milione di yen in un sol colpo. Scommettere con parsimonia non ha significato. Bisogna lasciar maturare l'occasione, condensare al limite estremo volontà ed azione per quell'attimo in cui metteremo in gioco tutto ciò che possediamo.
Il termine « azione » diviene così sinonimo di « pazienza ». "
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