Fleursdumal ha scritto:
Good aft'noon a tout les bondaroles
il massacro dei bonds sta iniziando a diventare sospetto, voglio dire ormai lo sanno anche i sassi che il trikeko alzerà o,25 e in questi ultimi giorni si stanno sgolando a ripetere che sarà un rialzo lieve e solitario , se quelli insistono vuol dire che non gli credono e che pensano che ci sarà uno shock inflattivo guidato dall'energia
però a meno di attacchi pazzi, se il petrolio và tecnicamente a 150 e oltre veramente si và alle rivolte di piazza su larga scala e alla presa della torre di frankfurt , la guerriglia urbana dei pescatori a bruxell dovrebbe aver dato dapensare, e per i governi nazionali sarebbe suicida non contrastare una politica dei tassi restrittiva
inizio a mettere in watchlist qualche btp a lungo
ma scusa ..gente che ragiona così secondo te hanno più di 3 neuroni in testa?
ROMA, 12 giugno (Reuters) - La Banca centrale europea invita gli Stati membri dell'Unione a non distorcere il mercato utilizzando strumenti fiscali per mitigare
l'aumento dei prezzi del petrolio.
"Le politiche tributarie non sono un mezzo adeguato per
contrastare i rincari delle materie prime, petrolifere e non,
poichè intervenendo su questo fronte si trasmetterebbero segnali errati tanto ai produttori quanto ai consumatori, causando distorsioni sui mercati", si legge nell'ultimo Bollettino.
La presa di posizione della Bce arriva a una settimana dal summit Ue che discuterà di come attenuare l'impatto sui consumatori dell'incremento dei combustibili e sembra voler scoraggiare proposte quale quella del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, di una tassa sugli extra profitti realizzati dai petrolieri da distribuire poi alle fasce della popolazione più colpite dall'inflazione.
Altrettanto critica appare la Bce nei confronti di manovre
sull'Iva o sul congelamento delle accise cui ha fatto cenno in sede europea, tra gli altri, il ministro per lo Sviluppo
economico Claudio Scajola.
Per aiutare i consumatori europei a fronteggiare il carovitala Bce invita, invece, gli Stati membri a rimuovere gli
"ostacoli alla concorrenza in diversi stadi della catena di
approvvigionamento alimentare nei settori del commercio al dettaglio e della distribuzione".
Sbagliato sarebbe, poi, creare "forme di indicizzazione
delle retribuzioni nominali ai prezzi al consumo che
comporterebbero il rischio di shock al rialzo sull'inflazione".
I corsi petroliferi hanno raggiunto quotazioni di oltre il
30% superiori a quelle di inizio anno (oggi il greggio Nymex Usa quota 134,38
dlr/barile) e le quotazioni dovrebbero mantenersi
su livelli elevati rispetto ai parametri storici. Il Bollettino
sottolinea che "gli operatori prevedono prezzi attorno ai 124 dollari a dicembre 2009, ma l'incertezza reesta molto elevata".
In partenza per la riunione del G7 finanziario di Osaka,
Tremonti ha detto al WSJ che intende proporre in Giappone l'innalzamento del livello dei depositi necessari a operare sul mercato dei derivati per scoraggiare la speculazione sul greggio.
ITALIA VELOCIZZI PERCORSO DI RISANAMENTO
La Bce ribadisce anche nel Bollettino mensile di giugno che l'Italia dovrebbe velocizzare il suo percorso di risanamento, puntando all'equilibrio già nel 2010, invece che nel 2011.
Le previsioni della
Commmissione Ue, invece, - ricordano gli
economisti di Francoforte - sono di una "moderata" flessione del debito pubblico, che rischia di essere l'unico sopra il 100% nel
2009, e di un peggioramento dello 0,4% del deficit/Pil.
"E' indispensabile che i paesi dell'area dell'euro che non
hanno ancora raggiunto i loro Omt rispettino il valore di
riferimento dello 0,5% del Pil annuo previsto per il risanamento strutturale, perseguendo quindi azioni di riequilibrio sufficienti per conseguire l'Omt
al più tardi nel 2010", si legge nel Bollettino.
"Ciò comporta che i paesi che, secondo le proiezioni, non riescono a ottemperare ai requisiti, debbano accelerare gli sforzi di consolidamento. Si tratta di un intervento particolarmente urgente dal momento che alcuni paesi hanno un margine di manovra scarso o nullo, essendo già prossimi al valore di riferimento del 3% del Pil (in particolare la Francia,
ma anche la Grecia, l'Italia e il Portogallo".
Il precedente governo di centrosinistra ha fissato per
l'anno in corso un obiettivo di deficit pari al 2,4% dall'1,9% nel 2007 ma questo target sembra già peggiorato al 2,5% secondo fonti vicine al governo.
Per il 2009 l'obiettivo governativo è di un debito/pil al
101,8%.
Ad aprile la Commissione di Bruxelles ha indicato per
l'Italia un deficit al 2,3% per l'anno in corso e al 2,4% per il 2009.
COME SE NON FOSSE ANORMALE ANCORA OGGI PAGARE LE MISSIONI IN KOSOVO O I VARI TERREMOTI..O L'IVA SULLE TASSE