Rapisarda
Forumer storico
Sacconi: “Buoni risultati Fiat anche grazie al governo Berlusconi”
PMI BUSINESS, clicca qui per leggere la rassegna di redazione pl , 30.01.2006 15:28
''E' importante questa prima significativa inversione di tendenza nei conti operativi di Fiat, che si deve innanzitutto al buon lavoro del management ma anche alla difficile responsabilita' che il Governo seppe assumersi tre anni or sono, nel momento piu' difficile della vita dell'azienda''.
Cosi' si è espresso il sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi, commentando i dati Fiat resi noti oggi. ''Fu infatti certamente determinante - ha ricordato Sacconi - quell'accordo di programma diretto tra governo e Fiat, nel momento in cui il sindacato piu' disponibile si trovo' paralizzato dal veto della Cgil e l'opposizione politica soffiava sul fuoco delle ristrutturazioni dei siti produttivi. Fu anzi proprio 'lo strappo' di un accordo di quella natura senza il sindacato - afferma il sottosegretario - a ricreare le condizioni del consenso e del dialogo con gli attori sociali e istituzionali dei diversi territori: l'alternativa sarebbe stata una conflittualita' esasperata e una probabile indisponibilita' delle banche a sostenere l'impossibile. Sono peraltro quelli - conclude - i momenti nei quali si distinguono i soggetti responsabili da quelli irresponsabili''.
PMI BUSINESS, clicca qui per leggere la rassegna di redazione pl , 30.01.2006 15:28
''E' importante questa prima significativa inversione di tendenza nei conti operativi di Fiat, che si deve innanzitutto al buon lavoro del management ma anche alla difficile responsabilita' che il Governo seppe assumersi tre anni or sono, nel momento piu' difficile della vita dell'azienda''.
Cosi' si è espresso il sottosegretario al Welfare, Maurizio Sacconi, commentando i dati Fiat resi noti oggi. ''Fu infatti certamente determinante - ha ricordato Sacconi - quell'accordo di programma diretto tra governo e Fiat, nel momento in cui il sindacato piu' disponibile si trovo' paralizzato dal veto della Cgil e l'opposizione politica soffiava sul fuoco delle ristrutturazioni dei siti produttivi. Fu anzi proprio 'lo strappo' di un accordo di quella natura senza il sindacato - afferma il sottosegretario - a ricreare le condizioni del consenso e del dialogo con gli attori sociali e istituzionali dei diversi territori: l'alternativa sarebbe stata una conflittualita' esasperata e una probabile indisponibilita' delle banche a sostenere l'impossibile. Sono peraltro quelli - conclude - i momenti nei quali si distinguono i soggetti responsabili da quelli irresponsabili''.