tontolina
Forumer storico
Plebiscito contro l’euro. Perché il Front National ha vinto in Francia
http://www.investireoggi.it/economi...perche-il-front-national-ha-vinto-in-francia/
Ultimo aggiornamento 24 marzo 2014 , ore 11:35
Gli elettori in Francia hanno punito François Hollande e la ricetta dell'austerità. Ma alle elezioni europee di maggio potrebbe esserci una valanga anti-euro.
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PER APPROFONDIRE: crisi dell'euroelezioni europeeelezioni FranciaFrançois HollandeMarine Le Penmercati finanziari
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Crisi Euro
George Soros alla Germania: o salvate i Piigs o uscite dall'euro
La crisi dell'euro tornerà più forte di prima, parola di Varoufakis
L'inflazione nell'Eurozona è rivista al ribasso, in Italia prezzi sempre più freddi
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Telegraph: la BCE lascia l'Eurozona esposta alla deflazione. Attenti alla Cina
Era nell’aria, ma da ieri sera è ufficiale: la Francia boccia nettamente il presidente François Hollande e il suo governo socialista. guidato dal premier Jean-Marc Ayrault. La gauche ha perso nettamente il primo turno delle elezioni municipali, che ha visto coinvolti 44,8 milioni di francesi.
Il primo dato su cui riflettere è l’astensione record: 39%.
Il secondo: la destra del Fronte Nazionale di Marine Le Pen avanza un pò a tutte le latitudini e conquista alcuni comuni, come Avignone e Fréjus.
Hollande è stato bocciato anche a Parigi, dove pure la candidata socialista Anne Hidalgo era data in vantaggio, mentre insegue la rivale neo-gollista.
A due mesi dalle elezioni europee, il messaggio degli elettori transalpini è chiaro: basta austerità, basta all’Europa di Frau Merkel. Per la stessa ragione era stato punito nel 2012 Nicolas Sarkozy, che mancò rovinosamente il secondo mandato all’Eliseo, oggi tocca al suo successore.
Una valanga in tutta Europa
Ma quanto è avvenuto ieri nella seconda economia dell’Eurozona è ancora solo una piccola frana, che preannuncia la valanga anti-euro ed euro-scettica tra otto settimane. Un sondaggio Ipsos Mori, realizzato su 10 stati della UE, ha trovato che ben il 68% dei cittadini europei boccerebbe Bruxelles [di Borrioso&C].
Il malcontento più forte si ha in Italia (77%),
Francia e Spagna (76%),
ma è alto anche in Germania (61%), che pure esce vincitrice dalla crisi dell’euro di questi anni.
Ormai da mesi ci si chiede come potrà reagire l’Unione Europea all’avanzare quasi certo alle urne delle formazioni euro-scettiche, che vanno ben oltre la questione della moneta unica, come dimostra il sondaggio nel Regno Unito (membro non euro), secondo il quale sarebbe in testa l’Ukip con oltre il 30% dei voti, partito anti-Bruxelles.
Saranno in grado i governi dell’Eurozona, in particolare, di portare avanti le ricette del risanamento, quando avranno subito un duro contraccolpo elettorale e psicologico?
I partiti anti-austerity e anti-euro potrebbero uscire trionfanti in Italia, Francia, Grecia, Olanda, Austria, Finlandia, ottenere un risultato importante nella stessa Germania (Alternativa per la Germania potrebbe superare lo sbarramento del 5%) e le opposizioni in Spagna e Portogallo potrebbero vincere contro i partiti al governo.
Il caso francese
La furia anti-euro potrebbe avere il suo effetto più visibile, appunto, in Francia, dove il già debole governo socialista potrebbe rinunciare a percorrere quel cammino delle riforme, che timidamente sta cercando di portare avanti da qualche mese, ma senza che l’economia si sia giovata ad oggi di un qualche risultato apprezzabile.
APPROFONDISCI - La Francia rischia la deflazione con il “tapering” della Fed?
La Francia è il nuovo malato d’Europa? Cosa indicano i Pmi di febbraio
Il tema su cosa farà la Francia è dirimente. Parigi si è tenuta fuori dalla crisi dell’euro, solo dandosi un’immagine di accondiscendenza con la Germania, in modo da rassicurare i mercati finanziari. Ma il consenso della finanza è andato a discapito di quello degli elettori. Cosa accadrebbe adesso, se per ottenere quest’ultimo si perdesse il primo?
Se la Francia dovesse subire un attacco dei mercati finanziari, così come accadde all’Italia a metà del 2011, salterebbe l’intera Eurozona, perché a quel punto, sarebbero coinvolte tutte le maggiori economie dell’area, ad esclusione della Germania.
Lo scenario non sembra immediato, anche perché le tensioni finanziarie sembrano essere state assorbite quasi del tutto, come dimostrano i cali degli spread e i bassi rendimenti sui titoli di stato della periferia. Ma un ritorno della crisi non è affatto scongiurato.
http://www.investireoggi.it/economi...perche-il-front-national-ha-vinto-in-francia/
Ultimo aggiornamento 24 marzo 2014 , ore 11:35
Gli elettori in Francia hanno punito François Hollande e la ricetta dell'austerità. Ma alle elezioni europee di maggio potrebbe esserci una valanga anti-euro.
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Il primo dato su cui riflettere è l’astensione record: 39%.
Il secondo: la destra del Fronte Nazionale di Marine Le Pen avanza un pò a tutte le latitudini e conquista alcuni comuni, come Avignone e Fréjus.
Hollande è stato bocciato anche a Parigi, dove pure la candidata socialista Anne Hidalgo era data in vantaggio, mentre insegue la rivale neo-gollista.
A due mesi dalle elezioni europee, il messaggio degli elettori transalpini è chiaro: basta austerità, basta all’Europa di Frau Merkel. Per la stessa ragione era stato punito nel 2012 Nicolas Sarkozy, che mancò rovinosamente il secondo mandato all’Eliseo, oggi tocca al suo successore.
Una valanga in tutta Europa
Ma quanto è avvenuto ieri nella seconda economia dell’Eurozona è ancora solo una piccola frana, che preannuncia la valanga anti-euro ed euro-scettica tra otto settimane. Un sondaggio Ipsos Mori, realizzato su 10 stati della UE, ha trovato che ben il 68% dei cittadini europei boccerebbe Bruxelles [di Borrioso&C].
Il malcontento più forte si ha in Italia (77%),
Francia e Spagna (76%),
ma è alto anche in Germania (61%), che pure esce vincitrice dalla crisi dell’euro di questi anni.
Ormai da mesi ci si chiede come potrà reagire l’Unione Europea all’avanzare quasi certo alle urne delle formazioni euro-scettiche, che vanno ben oltre la questione della moneta unica, come dimostra il sondaggio nel Regno Unito (membro non euro), secondo il quale sarebbe in testa l’Ukip con oltre il 30% dei voti, partito anti-Bruxelles.
Saranno in grado i governi dell’Eurozona, in particolare, di portare avanti le ricette del risanamento, quando avranno subito un duro contraccolpo elettorale e psicologico?
I partiti anti-austerity e anti-euro potrebbero uscire trionfanti in Italia, Francia, Grecia, Olanda, Austria, Finlandia, ottenere un risultato importante nella stessa Germania (Alternativa per la Germania potrebbe superare lo sbarramento del 5%) e le opposizioni in Spagna e Portogallo potrebbero vincere contro i partiti al governo.
Il caso francese
La furia anti-euro potrebbe avere il suo effetto più visibile, appunto, in Francia, dove il già debole governo socialista potrebbe rinunciare a percorrere quel cammino delle riforme, che timidamente sta cercando di portare avanti da qualche mese, ma senza che l’economia si sia giovata ad oggi di un qualche risultato apprezzabile.
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