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Forumer storico
Campari paga poco l'amaro Averna e ha margini per altro shopping
di Tommaso V. Ferrari
Campari paga poco l'amaro Averna e ha margini per altro shopping - Milano Finanza
Il mercato promuove il nuovo shopping di Campari.
Stamani la società ha acquisito il 100% dei Fratelli Averna, sborsando 103,75 milioni di euro, compreso il debito di 5,7 milioni di euro, prezzo che implica un multiplo pro-forma di 9,2 volte l'enterprise value/ebitda 2013, il 25% al di sotto del multiplo corrente di Campari (12,4 volte l'ev/ebitda).
La chiusura dell'operazione dovrebbe avvenire il 3 giugno di quest'anno con pagamento in contanti, ma il mercato già l'approva, acquistando il titolo Campari (+0,72% a 6,27 euro in borsa).
Secondo gli analisti di Banca Akros (rating accumulate e vtarget price a 6,65 euro confermati sul titolo) un multiplo pari a 9,2 volte l'ebitda pro-forma è corretto e l'acquisto è sensato perché il gruppo rafforza la leadership nella categoria "bitter" e aumenta la massa critica di Campari in Germania (35% delle vendite del gruppo Averna sono fuori dall'Italia e il 60% delle vendite internazionali sono in Germania e Austria). Infine, Campari potrebbe incrementare ulteriormente la distribuzione internazionale dei marchi acquisiti.
Anche per gli analisti di Banca Imi (hold e target price a 5,90 euro) un multiplo pari a 9,2 volte l'ebitda pro-forma pari è giustificato. L'acquisizione completa il portafoglio prodotti di Campari, introduce il noto marchio nel segmento bitter e dovrebbe ampliare le prospettive di crescita di Averna attraverso diffusa rete di distribuzione mondiale di Campari, con un focus particolare sul nord America, "dove il gruppo italiano ha una distribuzione forte, per fare leva sul crecente apprezzamento per amari e liquori italiani", aggiungono gli analisti di Equita (hold e target price alzato da 5,7 a 6 euro), ricordando che la società prevede di accelerare la crescita che nel 2013 è stata del 3%.
Inoltre gli esperti di Banca Imi notano che, data la tipologia degli spirits acquisiti, che non hanno bisogno di un processo di invecchiamento, il capitale necessario per farv funzionare l'attività sarà contenuto. Tuttavia, secondo Banca Akros, l'operazione non porta Campari a una svolta particolare, anzi ha un impatto limitato nel breve termine. Un'opinione condivisa dagli analisti di Banca Imi che comunque stimano un incremento dell'utile per azione della società del 3-4% (Equita del 2%) e ritengono che l'operazione lascia spazio per un'ulteriore crescita esterna (il rapporto debito netto/ebitda è pari a 3 volte comprese le acquisizioni di Averna e di Forty Creek).
D'altra parte, osservano gli analisti di Mediobanca Securities, fusioni e acquisizioni sono parte della strategia di crescita di Campari e la società ha storicamente avuto successo nell’'integrare le aziende acquisite e sfruttare le capacità della rete di distribuzione e del management di generare ulteriore valore, "quindi siamo in linea di principio a favore di questa strategia" affermano gli analisti della banca d'affari che confermano sull'azione la raccomandazione neutral con un prezzo obiettivo a 6,1 euro.
In borsa il titolo Campari è stato influenzato negativamente dal warning sui margini lanciato a marzo di quest'anno, ma ha recuperato e dall'inizio dell'anno è in crescita del 3%. Il titolo scambia a 14 volte l'ev/ebit 2014 rispetto alle 16 volte di Remy Cointreau e di Pernod Ricard, mentre Diageo tratta a 15 volte.
di Tommaso V. Ferrari
Campari paga poco l'amaro Averna e ha margini per altro shopping - Milano Finanza
Il mercato promuove il nuovo shopping di Campari.
Stamani la società ha acquisito il 100% dei Fratelli Averna, sborsando 103,75 milioni di euro, compreso il debito di 5,7 milioni di euro, prezzo che implica un multiplo pro-forma di 9,2 volte l'enterprise value/ebitda 2013, il 25% al di sotto del multiplo corrente di Campari (12,4 volte l'ev/ebitda).
La chiusura dell'operazione dovrebbe avvenire il 3 giugno di quest'anno con pagamento in contanti, ma il mercato già l'approva, acquistando il titolo Campari (+0,72% a 6,27 euro in borsa).
Secondo gli analisti di Banca Akros (rating accumulate e vtarget price a 6,65 euro confermati sul titolo) un multiplo pari a 9,2 volte l'ebitda pro-forma è corretto e l'acquisto è sensato perché il gruppo rafforza la leadership nella categoria "bitter" e aumenta la massa critica di Campari in Germania (35% delle vendite del gruppo Averna sono fuori dall'Italia e il 60% delle vendite internazionali sono in Germania e Austria). Infine, Campari potrebbe incrementare ulteriormente la distribuzione internazionale dei marchi acquisiti.
Anche per gli analisti di Banca Imi (hold e target price a 5,90 euro) un multiplo pari a 9,2 volte l'ebitda pro-forma pari è giustificato. L'acquisizione completa il portafoglio prodotti di Campari, introduce il noto marchio nel segmento bitter e dovrebbe ampliare le prospettive di crescita di Averna attraverso diffusa rete di distribuzione mondiale di Campari, con un focus particolare sul nord America, "dove il gruppo italiano ha una distribuzione forte, per fare leva sul crecente apprezzamento per amari e liquori italiani", aggiungono gli analisti di Equita (hold e target price alzato da 5,7 a 6 euro), ricordando che la società prevede di accelerare la crescita che nel 2013 è stata del 3%.
Inoltre gli esperti di Banca Imi notano che, data la tipologia degli spirits acquisiti, che non hanno bisogno di un processo di invecchiamento, il capitale necessario per farv funzionare l'attività sarà contenuto. Tuttavia, secondo Banca Akros, l'operazione non porta Campari a una svolta particolare, anzi ha un impatto limitato nel breve termine. Un'opinione condivisa dagli analisti di Banca Imi che comunque stimano un incremento dell'utile per azione della società del 3-4% (Equita del 2%) e ritengono che l'operazione lascia spazio per un'ulteriore crescita esterna (il rapporto debito netto/ebitda è pari a 3 volte comprese le acquisizioni di Averna e di Forty Creek).
D'altra parte, osservano gli analisti di Mediobanca Securities, fusioni e acquisizioni sono parte della strategia di crescita di Campari e la società ha storicamente avuto successo nell’'integrare le aziende acquisite e sfruttare le capacità della rete di distribuzione e del management di generare ulteriore valore, "quindi siamo in linea di principio a favore di questa strategia" affermano gli analisti della banca d'affari che confermano sull'azione la raccomandazione neutral con un prezzo obiettivo a 6,1 euro.
In borsa il titolo Campari è stato influenzato negativamente dal warning sui margini lanciato a marzo di quest'anno, ma ha recuperato e dall'inizio dell'anno è in crescita del 3%. Il titolo scambia a 14 volte l'ev/ebit 2014 rispetto alle 16 volte di Remy Cointreau e di Pernod Ricard, mentre Diageo tratta a 15 volte.
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