Cancro: Quanti sono i GUARITI?

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Sono tra i lettori del Corriere della Sera che, nel 2009, nella rubrica settimanale di Pietro Calabrese, hanno iniziato a leggere la vicenda del suo amico Gino, a cui era stato diagnosticato un cancro ai polmoni inoperabile (attaccato all'aorta e ad altri organi vitali).

Cosa fa un lettore, in questi casi? Fa il tifo per un perfetto sconosciuto.
Migliaia di persone hanno scritto a Calabrese per dargli consigli da girare a Gino, per dirgli che pregavano per lui.

Ogni tanto, nelle successive settimane, Calabrese aggiornava i lettori sulla situazione di Gino: prima la chemioterapia, poi la radioterapia, l'alternarsi di speranze per i progressi e di delusioni per l'avanzata della malattia.


Poi, noi lettori Ginosimpatizzanti abbiamo avuto tutti uno shock.
"Gino" era Pietro Calabrese.
Io lo appresi al momento della morte dello scrittore.

L' Albero dei mille anni - Pietro Calabrese - Libro - RIZZOLI




Ciò detto, occorre ricordarsi sempre la lezione di Karl Popper, ed essere consapevoli che frasi come "La chemioterapia assicura la guarigione", "La chemioterapia uccide", "Dal cancro non si guarisce" sono tutte false.

A parte che bisognerebbe trovare un accordo sul termine "guarito": convenzionalmente si definisce "guarito" un malato che, dopo cinque anni dalla scoperta della malattia, non presenta più alcun segnale ("remissione").
Dal quinto anno e un giorno in poi, se il "guarito" sviluppa un altro tumore, questo viene considerato - sempre per convenzione - un'altra malattia, scollegata dalla prima.



Purtroppo non ci sono verità, ma solo statistiche.

Nel dubbio, amiche ed amici di InvestireOggi, non fumate, evitate il sovrappeso, fate attività fisica e rilassate la mente (anche un laico come me può scoprire, con stupore, che preghiera, massaggi e meditazione hanno lo stesso positivo effetto sulla serenità e quindi sul sistema immunitario).

Ma non ci sono certezze di immortalità neanche seguendo la "best practice" nel campo della prevenzione.
Ho letto che è stato scoperto che ognuno di noi sviluppa migliaia di tumori, nella sua esistenza, e che il sistema immunitario li distrugge pressoché tutti. Pressoché, per l'appunto.

Alleniamo e rinforziamo il sistema immunitario, e magari un giorno apriremo un thread positivo dal titolo "Cancro: quanti sono i NON MALATI?"
 
Bello questo pezzo Ignatius :bow:
vale la mia iscrizione al forum ...
il thread positivo "quanti sono i NON MALATI" non si può aprire
Infatti noi che siamo sani lo siamo davvero? E per quanto tempo?
Non vorrei fare il pessimista ..ma io a d es. sono secoli che non faccio un check up
 
non so in che modo vi possa cambiare la vita dirvelo e non mi piace parlarne molto, mia mamma e' stata operata piu' di 20 anni fa poi ha fatto la trafila che si faceva quella volta - chemio praticamente - poi non ha piu' avuto ricadute, adesso si lamenta un po' perche' e' anzianotta, quasi 70enne :) io ho deciso cosa faro' se/quando mi capita, se e' ad uno stadio inziale, provo a "curarmi", altrimenti non faccio alcunche', mi procuro un chilo di morfina o affini e cerco di spegnermi :angel: il piu' velocemente possibile. ho gia' avuto/fatto tanto in questa vita, poi magari ce ne sono altre :D

si capisce da quello che ho detto che non ho alcuna fiducia nella medicina occidentale, quella alternativa non si sa .... quindi un tentativo cosi' per provare lo faccio ma questo accanimento ed attaccamento alla vita non lo capisco! opinione personale, ovvio :)

PS: mi dispiace tantissimo per i vostri cari :)
 
Ultima modifica:
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Nel dubbio, amiche ed amici di InvestireOggi, non fumate, evitate il sovrappeso, fate attività fisica e rilassate la mente (anche un laico come me può scoprire, con stupore, che preghiera, massaggi e meditazione hanno lo stesso positivo effetto sulla serenità e quindi sul sistema immunitario).

Ma non ci sono certezze di immortalità neanche seguendo la "best practice" nel campo della prevenzione.
Ho letto che è stato scoperto che ognuno di noi sviluppa migliaia di tumori, nella sua esistenza, e che il sistema immunitario li distrugge pressoché tutti. Pressoché, per l'appunto.

Alleniamo e rinforziamo il sistema immunitario, e magari un giorno apriremo un thread positivo dal titolo "Cancro: quanti sono i NON MALATI?"

ti sei dimenticato di dire "praticate molto sesso" :D

ci sono dei limiti al rinforzo del sistema immunitario, se ognuno di noi invece di migliaia di tumori ne sviluppa milioni (dico per dire) , bye-byeeeee:)
 
Mia suocera è guarita da un tumore al seno, diagnosticato, in fase avanzata, 26 anni fa.
Con tutte le operazioni e le chemio del caso, un percorso di cura di due anni.

Da allora non ha avuto più niente
MA:
lei è quasi vegetariana
cammina ogni giorno almeno 5/6 km
 
La sua vita è finita prematuramente a causa delle cure, basate sulla chemioterapia e la radioterapia, cui si è sottoposto per combattere il cancro

avrei in mente delle risposte che però sono contrarie alle regole del forum

quindi mi limito a lasciare questa perla al giudizio di chi ci capisce appena qualcosa
 
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Tre parenti stretti . tutte e tre donne , eta' 50 , 55 , 65 al momento della diagnosi . La prima , morta dopo 3 anni. la seconda ora in vita dopo 15 anni. La terza ora in vita e sta abbastanza bene dopo 5 anni . Bye
 
Buongiorno a tutti.
Tempo fa ebbi una sorta di diatriba sulla problematica con un partecipante di Piazza affari .
Tutto cominciò perchè un forumer mai sentito chiese un consiglio a tutti per una persona a lui vicina colpita da un tumore.
Se ho capito bene lui fa il medico e quindi non accettò le mie due argomentazioni principali (l'enormità del business sanitario-che spinge le case farmaceutiche a comportamenti non proprio corretti, e il basarsi della medicina tradizionale sui protocolli- che uniformano tutto)
A mio parere questi sono i due elementi caratterizzanti .
Concordo anch'io molto con il post precedente di Ignatius (già condiviso da altri): non amo la medicina tradizionale ma anche in quell'ambito c'è gente per bene e che ci crede.
Altresì , secondo me bisogna saper discernere bene nella medicina alternativa, piena di contafrottole.
Io mi fido di più di una medicina "innovativa", di cui conosco bene un esponente.
Intendo medici che coniughino gli studi scientifici con informazioni di altro tipo , ad esempio emozionali (faccio riferimento al post di Ignatius), che quasi sempre sono ignorate dalla med. tradizionale (che ci tratta non come esseri umani ma come un insieme di quarti di carne...., ).
A me sono stati curati dei problemi alla schiena con ozono terapia e dei problemi ossei con i campi magnetici (solenoidi).
Ho una carissima amica che è uscita da un melanoma solo con operazione, senza chemio, e grazie ad un medico coscienzioso; così come altri due , sempre melanoma molto avanzato, che sono scappati dalla chemio e si sono salvati grazie a delle cure in Germania, del tipo cui ho appena accennato.
in tutti e tre i casi sono passati 10-12 anni.

La chemio è ormai un concetto un po' superato , ma è un investimento che rende ancora e quindi (pensano le case farmaceutiche) perchè non spremerlo ancora?
Calcolando gli euro che rende ogni chemio anche al budget del primario si può capire che a molti venga in mente di dire che non esiste altro (ovviamente non tutti sono così ).
Quanto alla qualità della vita , bè quello sembra essere l'ultimo problema per molti medici.
Va però aggiunto , infine, che spesso sono i malati anche ad alimentare tutto ciò.
Sembra un po' come in Borsa: conosco una persona (ma potrei portare molti altri esempi) che si piccava di prendere ogni sciocchezza naturale, che mangiava solo biologico ecc., ma come il padre si è ammalato è andata in preda al panico e gli ha fatto seguire il protocollo più "duro".
Il punto è essere convinti di ciò che si pensa.
La paura, contraltare della "speranza" è il primo fattore che ti fa finire nelle fauci del leone.
Ecco, ciò che vorrei dire è che invece secondo me , spesso ci potrebbe salvare. Ma, bisogna darsi molto da fare, perchè , come si dice a ROma con espressione caratteristica "il signor Tranquillo è morto", nel senso che fidarsi è bene, ma.....
Noi siamo i fautori del nostro destino.




Anch'io ho un caso in famiglia ma,per fortuna non a rischio.
 
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