Obbligazioni indicizzate inflazione Carcabar: Btp, Etf, Bond, commenti liberi sugli investimenti (2 lettori)

Scarlatti

viva gli orsi!ba.sta.rdi!
Ecco i nomi dei 94 senatori che hanno votato contro i tagli alle pensioni d’oro
Qualche giorno nella votazione sui tagli alle pensioni d’oro ai supermanager pubblici, il governo (che voleva difenderle) è stato battuto grazie da un emendamento di Idv e Lega. Sorprendentemente, la maggioranza dell’Aula si è dichiarata favorevole ad intervenire sul trattamento pensionistico dei burocrati di Stato che oggi godono di stipendi favolosi e domani avrebbero goduto di pensioni altrettanto favolose.
Forse, finalmente, si sono resi conto che in un momento in cui tutti gli italiani vengono chiamati a grandi sacrifici togliere qualche euro ai boiardi di Stato, che oggi percepiscono, come il presidente dell’Inps o quello di Equitalia, stipendi fino a 1.200.000 euro all’anno (pagati da noi) sarebbe stato un atto minimo di equità.
E tuttavia, in 94 si sono battuti come leoni contro quell’emendamento e a favore del mantenimento delle pensioni d’oro. Tutto il Pd, ad eccezione di sette senatori che, in uno scatto di dignità, hanno votato contro.
wall.gif
Ad esprimersi a favore dell superpensioni dei manager pubblici troviamo, per esempio, figure del calibro di Anna Finocchiaro, Enzo Bianco, Maurizio Gasparri o Pietro Ichino, lo stesso che va in giro a predicare il superamento del divario tra le generazioni.

1) Adamo Marilena (Pd)
2) Adragna Benedetto (Pd)
3) Agostini Mauro (Pd)
4) Armato Teresa (Pd)
5) Astore Giuseppe (Gruppo Misto)
6) Baio Emanuela (Api)
7) Barbolini Giuliano (Pd)
8) Bassoli Fiorenza (Pd)
9) Bastico Mariangela (Pd)
10) Enzo Bianco (Pd)
11) Biondelli Franca (Pd)
12) Blazina Tamara (Pd)
13) Filippo Bubbico (Pd)
14) Antonello Cabras (Pd)
15) Anna Maria Carloni (Pd)
16) Maurizio Castro (Pdl)
17) Stefano Ceccanti (Pd)
18) Mario Ceruti (Pd)
19) Franca Chiaromonte (Pd)
20) Carlo Chiurazzi (Pd)
21) Lionello Cosentino (Pd)
22) Cesare Cursi (Pdl)
23) Mauro Cutrufo (Pdl)
24) Cristina De Luca (Terzo Polo)
25) Vincenzo De Luca (Pd)
26) Luigi De Sena (Pd)
27) Mauro Del Vecchio (Pd)
28) Silvia Della Monica (Pd)
29) Roberto Della Seta (Pd)
30) Ulisse Di Giacomo (Pdl)
31) Di Giovan Paolo Roberto (Pd)
32) Cecilia Donaggio (Pd)
33) Lucio D’Ubaldo (Pd)
34) Marco Filippi (Pd)
35) Anna Finocchiaro (Pd)
36) Anna Rita Fioroni (Pd)
37) Marco Follini (Pd)
38) Vittoria Franco (Pd)
39) Vincenzo Galioto (Pdl)
40) Guido Galperti (Pd)
41) Maria Pia Garavaglia (Pd)
42) Costantino Garraffa (Pd)
43) Maurizio Gasparri (Pdl)
44) Antonio Gentile (Pdl)
45) Rita Ghedini (Pd)
46) Giai Mirella (Gruppo Misto)
47) Basilio Giordano (Pdl)
48) Claudio Gustavino (Terzo Polo)
49) Pietro Ichino (Pd)
50) Cosimo Latronico (Pdl)
51) Giovanni Legnini (Pd)
52) Massimo Livi Bacci (Pd)
53) Andrea Marcucci (Pd)
54) Francesca Maria Marinaro (Pd)
55) Franco Marini (Pd)
56) Ignazio Marino (Pd)
57) Marino Mauro Maria (Pd)
58) Salvatore Mazzaracchio (Pdl)
59) Vidmer Mercatali (Pd)
60) Riccardo Milana (Terzo Polo)
61) Francesco Monaco (Pd)
62) Enrico M0rando (Pd)
63) Fabrizio Morri (Pd)
64) Achille Passoni (Pd)
65) Carlo Pegorer (Pd)
66) Flavio Pertoldi (Pd)
67) Lorenzo Piccioni (Pdl)
68) Leana Pignedoli (Pd)
69) Roberta Pinotti (Pd)
70) Beppe Pisanu (Pdl)
71) Donatella Poretti (Pd)
72) Raffaele Ranucci (Pd)
73) Giorgio Roilo (Pd)
74) Nicola Rossi (Pd)
75) Antonio Rusconi (Pd)
76) Gian Carlo Sangalli (Pd)
77) Francesco Sanna (Pd)
78) Giacomo Santini (Pdl)
79) Giuseppe Saro (Pdl)
80) Anna Maria Serafini (Pd)
81) Achille Serra (Terzo Polo)
82) Emilio Silvio Sircana (Pd)
83) Albertina Soliani (Pd)
84) Marco Stradiotto (Pd)
85) Antonino Strano (Pdl)
86) Salvatore Tomaselli (Pd)
87) Giorgio Tonini (Pd)
88) Achille Totaro (Pdl)
89) Tiziano Treu (Pd)
90) Simona Vicari (Pdl)
91) Luigi Vimercati (Pd)
92) Vincenzo Vita (Pd)
93) Walter Vitali (Pd)
94) Luigi Zanda (Pd)

Ottima sta lista, parziale, di ladron!!!:up:
 

il carcarlo

only etf


fonte yahoo news......


e buon fine settimana a tutti......


almeno lunedi' sappiamo gia' che si tracolla....:D


buon segno, cosi' l' europa si sfacia e ci togliamo dalle @@ gli antipatici nazi.....:ciao:
 

il carcarlo

only etf
Economia Percorso:ANSA.it > Economia > News
Bundesbank a Hollande, no cambi patto Ue

Weidmann a Suddeutsche Zeitung, pericoli anche da nuovo debito

12 maggio, 10:31

336cc559a96abfce3476c897b7dbd403.jpg
(ANSA/AFP) - PARIGI, 12 MAG - Giu' le mani da Patto Ue e Statuto Bce. E' la presa di posizione del governatore della Bundesbank, Jens Weidmann, nei confronti del neo presidente francese, Francois Hollande. ''E' pericoloso'', spiega al Suddeutsche Zeitung dopo le richieste francesi di una maggiore attenzione alla crescita, cambiare il mandato della Bce, concentrato invece sul controllo dell'inflazione. Porte chiuse anche alla creazione di nuovo debito: ''forniamo liquidita' a banche solventi contro adeguate garanzie''




ma chi e' questa bundesban di mer.da che si permette di decidere il ben e il male????

spero che hollande abbia i cogl.ioni giusti per ribattere a sti stro.nzi , che dopo aver perso 2 guerre hanno ancora il coraggio di dettare legge......

via i nazi dall' euro subito!!!! possiamo anche fare a meno di sti stronzi, anzi cominciamo a boicottare i loro prodotti di mer.da!!!!

un bel club med senza nazi...... ritornino al loro marco e poi se ne accorgeranno!!!!

appena apri gli occhi ti fanno gia' girare le @@.....:wall::wall:


buon carcargiorno...:rolleyes:
 

ottimista 2011

forza magico torino
Economia Percorso:ANSA.it > Economia > News
Bundesbank a Hollande, no cambi patto Ue

Weidmann a Suddeutsche Zeitung, pericoli anche da nuovo debito

12 maggio, 10:31

336cc559a96abfce3476c897b7dbd403.jpg
(ANSA/AFP) - PARIGI, 12 MAG - Giu' le mani da Patto Ue e Statuto Bce. E' la presa di posizione del governatore della Bundesbank, Jens Weidmann, nei confronti del neo presidente francese, Francois Hollande. ''E' pericoloso'', spiega al Suddeutsche Zeitung dopo le richieste francesi di una maggiore attenzione alla crescita, cambiare il mandato della Bce, concentrato invece sul controllo dell'inflazione. Porte chiuse anche alla creazione di nuovo debito: ''forniamo liquidita' a banche solventi contro adeguate garanzie''




ma chi e' questa bundesban di mer.da che si permette di decidere il ben e il male????

spero che hollande abbia i cogl.ioni giusti per ribattere a sti stro.nzi , che dopo aver perso 2 guerre hanno ancora il coraggio di dettare legge......

via i nazi dall' euro subito!!!! possiamo anche fare a meno di sti stronzi, anzi cominciamo a boicottare i loro prodotti di mer.da!!!!

un bel club med senza nazi...... ritornino al loro marco e poi se ne accorgeranno!!!!

appena apri gli occhi ti fanno gia' girare le @@.....:wall::wall:


buon carcargiorno...:rolleyes:


si carca hai ragione hanno perso due guerre ma questa per il momento la stanno vicendo alla grande:(
 

il carcarlo

only etf
Lugano addio

di: Vittorio Malagutti Pubblicato il 12 maggio 2012| Ora 21:48


Stampa Invia Commenta (25)

Il paradiso fiscale più forte d'Europa è sotto assedio. Gli Stati Uniti demoliscono il segreto bancario, dopo il caso UBS. Gran Bretagna, Germania, Austria e ora Italia vogliono le tasse non pagate dagli evasori che hanno esportato capitali. E il sistema svizzero inizia a crollare.

Ingrandisci la foto
Il cielo cupo sopra Lugano in una domenica di pioggia ispira pensieri tristi.


Il contenuto di questo articolo - pubblicato da Il Fatto Quotidiano - che ringraziamo - esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

"Sentito che cosa ha detto quella? Qui è finita per tutti. È solo questione di tempo, qualche anno, e poi ci costringono a chiudere bottega. La Svizzera intera può chiudere bottega". Il cielo cupo sopra Lugano in una domenica di pioggia ispira pensieri tristi, ma il banchiere che si fuma l’ennesima sigaretta seduto a un tavolo con vista lago non ha l’aria, e neppure il curriculum, dell’uomo sentimentale. Se la prende con una donna, la maledice senza neppure nominarla.

La signora in questione si chiama Eveline Widmer-Schlumpf e siede al governo di Berna come presidente e responsabile delle Finanze. È lei, ormai, il nemico numero uno dei banchieri. La ministra svende agli stranieri il futuro della Confederazione, questa l’accusa. Peggio: si è arresa senza combattere di fronte alle pressioni di americani, tedeschi, inglesi, perfino degli italiani, tutti impegnati a dare la caccia al denaro nero degli evasori fiscali nascosto nelle banche elvetiche. Finanza contro politica, mai visto nulla di simile da queste parti, in un Paese che ha sempre visto il governo allinearsi scrupolosamente alle direttive dei signori del denaro. Per la prima volta l’esecutivo di Berna ha osato mettere in discussione il tabù nazionale, l’inviolabile segreto bancario su cui il Paese degli orologi a cucù e del cioccolato ha costruito la sua enorme ricchezza. "La Svizzera lava più bianco", accusava più di vent’anni fa il sociologo ginevrino Jean Ziegler in un libro che faceva a pezzi la casta del potere elvetico, complice di un colossale sistema di riciclaggio.

Le nuove paure

I tempi cambiano. La Svizzera adesso ha paura. Gli Stati Uniti e l’Europa, travolti da una crisi economica senza precedenti, non possono più permettersi di ignorare il tesoro accumulato nei forzieri di Zurigo, Ginevra e Lugano da milioni di evasori fiscali. Mentre i tagli in bilancio massacrano il welfare, i governi devono dare un segnale d’impegno anche sul fronte delle entrate. E visto che le tasse, nuove e vecchie, finiscono per massacrare i soliti noti, che c’è di meglio di una crociata contro i santuari dell’evasione fiscale? A Berna hanno capito il messaggio.

"Il dovere di diligenza dei banchieri va esteso per evitare che giungano nei nostri istituti di credito fondi stranieri non dichiarati al fisco". Ecco, testuali, le parole della ministra Widmer-Schlumpf che tre mesi fa hanno acceso le polemiche. Se una simile riforma andasse in porto sarebbe una mezza rivoluzione. Adesso i banchieri hanno il dovere di fare ogni accertamento possibile sulla provenienza del denaro depositato dal cliente. Se c’è il sospetto che i soldi siano il frutto di attività criminale allora scatta l’obbligo di denuncia all’autorità anti-riciclaggio. Il governo di Berna, questa la novità, vorrebbe che le verifiche del funzionario di banca fossero estese anche alle questioni fiscali. Non pagare le tasse diventa un crimine e quindi il cliente sospetto evasore va denunciato, proprio come il riciclatore del denaro della droga. E se un Paese straniero dovesse chiedere assistenza in un’indagine, anche amministrativa, su una presunta evasione tributaria, la banca svizzera sarebbe obbligata a fornire le informazioni richieste.

Sempre meno segreti

Gli ambienti finanziari protestano: fin qui le questioni fiscali erano al riparo da qualsiasi indagine. Il segreto bancario copriva tutto. "Va a finire che ci tocca chiedere la dichiarazione dei redditi ai clienti", esagera il banchiere ginevrino. I politici però insistono. Il governo di Berna, ha pubblicato un documento, una trentina di pagine, intitolato "Strategie per una piazza finanziaria competitiva e conforme alle leggi fiscali". É la "Weissgeldstrategie", la strategia del denaro bianco che serve a tagliare i ponti, almeno a parole, con un passato imbarazzante. Buoni propositi, niente di più. Ma le ipotesi di riforma su una materia tanto delicata hanno mandato in bestia i banchieri. Sentite che cosa ha detto, una decina di giorni fa, il ticinese Sergio Ermotti, l’ex braccio destro di Alessandro Profumo all’Unicredit approdato l’anno scorso sulla poltrona di numero uno di Ubs, colosso del credito elvetico: "Gli attacchi al segreto bancario non sono altro che una guerra economica", ha dichiarato Ermotti al giornale zurighese SonntagsZeitung.

"Questa guerra mira a indebolire la piazza finanziaria elvetica per favorire i nostri con-correnti" ha aggiunto il capo di Ubs. Insomma, il mondo intero trama per svaligiare i forzieri svizzeri. La posta in gioco è colossale. Si calcola che le 320 banche della Confederazione gestiscano patrimoni per oltre 4.500 miliardi di euro. Più della metà di questo tesoro proviene da Paesi stranieri. La sola Italia avrebbe contribuito con 150 miliardi. Una stima per difetto, probabilmente. I banchieri temono che la semplice possibilità di un accordo sulla tassazione dei capitali esportati illegalmente sia sufficiente a mettere in fuga buona parte dei clienti. E questo sarebbe un problema serio per un’economia come quella elvetica in cui il settore finanziario produce oltre il 10 per cento del valore aggiunto complessivo.

La crisi oltre la finanza

La Svizzera però non è solo finanza. Nel territorio della Confederazione hanno sede migliaia di imprese che fanno business con l’Europa. E allora bisogna mantenere buoni rapporti con i Paesi vicini, altrimenti rischia di affondare l’economia, in gran parte orientata all’export.

Quando era ministro dell’Economia, Giulio Tremonti ha fatto in modo che la Svizzera venisse inserita nella black list dei Paesi non collaborativi in materia fiscale, tipo Cayman e Bahamas. Questa decisione ha creato enormi problemi alle aziende svizzere che lavorano con l’Italia. Per questo Berna non può fare a meno di inviare segnali distensivi. Che cosa succederebbe, per dire, se Londra sospendesse l’autorizzazione delle banche elvetiche a lavorare nella City? Nasce con queste premesse il negoziato per i nuovi trattati fiscali con Germania e Inghilterra. E anche il governo di Mario Monti adesso ha imboccato la stessa strada.

Il conto agli evasori

Una multa pesante, fino al 44 per cento della somma esportata illegalmente, e la promessa di pagare le tasse in futuro. Sono questi gli ingredienti del colpo di spugna per i furboni del fisco. Un regalo agli evasori, protesta l’opposizione socialdemocratica tedesca. E anche in Gran Bretagna l’accordo, deve ancora essere ratificato dal Parlamento. In Italia la trattativa con Berna ripartirà il 24 maggio, come annunciato mercoledì da una nota dei due governi. Trovare l’accordo non sarà facile. A meno che non siano gli svizzeri a mandare tutto a monte. L’Udc, il partito nazionalista di Cristoph Blocher minaccia di promuovere un referendum per bloccare i negoziati. I banchieri approvano.
 

Scarlatti

viva gli orsi!ba.sta.rdi!
si carca hai ragione hanno perso due guerre ma questa per il momento la stanno vicendo alla grande:(

In questo momento si fanno "belli" sulle nostre spalle, sti crucchi magna crauti, sottospecie umana, sanno solo fare i conti come dei robot.... ma la vita non e' solo i soldi, la vita e' la bellezza, l'amore, la fantasia, l'estro, la genialita', ecc. che loro non hanno e non avranno mai!!!

La gente, comunque, non e' stupida e si ricordera' per sempre il loro modo egoistico di comportarsi!!!

La Storia li ha gia' puniti per piu' di una volta e, sono convinto, li punira' ancora!!!

Stanno perdendo una grossa occasione per riscattarsi dalle "onte" indelebili che si portano appresso!!!! ma per capire questo dovrebbero essere intelligenti, ma loro non lo sono!!

Buon Carcagiorno!;)
 

ottimista 2011

forza magico torino
In questo momento si fanno "belli" sulle nostre spalle, sti crucchi magna crauti, sottospecie umana, sanno solo fare i conti come dei robot.... ma la vita non e' solo i soldi, la vita e' la bellezza, l'amore, la fantasia, l'estro, la genialita', ecc. che loro non hanno e non avranno mai!!!

La gente, comunque, non e' stupida e si ricordera' per sempre il loro modo egoistico di comportarsi!!!

La Storia li ha gia' puniti per piu' di una volta e, sono convinto, li punira' ancora!!!

Stanno perdendo una grossa occasione per riscattarsi dalle "onte" indelebili che si portano appresso!!!! ma per capire questo dovrebbero essere intelligenti, ma loro non lo sono!!

Buon Carcagiorno!;)

scarlatti una grandissimo augurio alla tua mamma e alle mamme di tutto il treddo di carca .
 

ottimista 2011

forza magico torino
In questo momento si fanno "belli" sulle nostre spalle, sti crucchi magna crauti, sottospecie umana, sanno solo fare i conti come dei robot.... ma la vita non e' solo i soldi, la vita e' la bellezza, l'amore, la fantasia, l'estro, la genialita', ecc. che loro non hanno e non avranno mai!!!

La gente, comunque, non e' stupida e si ricordera' per sempre il loro modo egoistico di comportarsi!!!

La Storia li ha gia' puniti per piu' di una volta e, sono convinto, li punira' ancora!!!

Stanno perdendo una grossa occasione per riscattarsi dalle "onte" indelebili che si portano appresso!!!! ma per capire questo dovrebbero essere intelligenti, ma loro non lo sono!!

Buon Carcagiorno!;)

scarlatti hai pienamente ragione, ma i nazi su una cosa hanno ragione che e' inammissibile che un impiegato statale della grecia prende 15 mensilita' e 7 assegni familiari stipendio di un prof con dieci anni di servizio € 28000 netti, italia 18700 netti .
 

Users who are viewing this thread

Alto