Mettiamo altri punti:
Non è un'azione. Mi spiego, il campo è delimitato, c'è lo 0, ci sono varie soglie relative ai costi di estrazione e i prezzi a cui molte ditte che comprano non possono più comprare, si guarda il grafico con le tacche ogni 10$ e si ragiona. Non è mps, che una volta raggiunto lo zero può raggruppare, inchiappettarti con un adc, e cambiare scala del grafico, qui 1$ è sempre 1$
L'incastro. Brutta storia, non c'è cedola, qui se si va sotto si va sotto e basta. Io ho ''risolto'' usando il venezuela, aggiungendo il rischio paese. Ad oggi il ragionamento non funzia, ma è anche vero che 2\3 della posizione sono stati liquidati a 86 (e poi tradati male perdendo 2 figura in poche ore verso i 72). Inutile dire che se riuscissi a centrare il momento di rientrare quei 2\3 diventerebbero molto di più, creando una posizione venezuelana che produrrebbe una quantità di cedola veramente interessante.
Buon dì e il solito
belli
bekki
brutti
Ciauuu Settebello
LunaSmartBead
7Orbetter?
Questi problemi non ne ho,per adesso tt va a gonfie vele mi sono rimasti 2k da mettere dentro
Nel frattempo mi pappo il crudo con ciabatta e bianco secco
se il mio amicoTeomondo
Scrofolo mi fa compagnia
Anche oggi giornata da lupi,si sta al caldo col camino acceso
buon we
COMMENTO BOND: continua caccia a record rendimenti in attesa inflazione
MILANO (MF-DJ)--Apertura da record per il mercato obbligazionario europeo, con i rendimenti che proseguono i cali di ieri.
Il costo di finanziamento del Bund ha aperto in calo allo 0,697%, quello dell'Oat allo 0,979%, quello del Btp al 2,038% e quello del Bonos all'1,877%. Per tutti si tratta dei minimi storici.
A trascinare al ribasso i costi di finanziamento sono le attese del QE da parte della Bce che dovrebbe ripartire gli acquisti dei bond sovrani in base al contributo di ciascun Paese al capitale dell'Eurotower. "Questo significa che gli acquisti favorirebbero i Bund tedeschi, in quanto la Germania paga di piú in termini di capitale, circa il 18%", sottolinea Michael Hewson, analista di Cmc Markets.
"I rendimenti dei titoli tedeschi sono giá ai minimi storici, ma i costi di finanziamento scenderebbero ancora piú in basso rendendo le azioni molto piú attraenti, data la relativa capacitá di ripresa dell'economia di Berlino", conclude l'esperto.
Sale quindi l'attesa per la pubblicazione del dato sull'inflazione dell'Eurozona, che potrebbe aumentare le pressioni sulla Bce in ottica QE. A novembre i prezzi al consumo dell'Eurozona dovrebbero essere scesi, secondo gli economisti di Intesa Sanpaolo, dello 0,2% m/m per effetto del calo del prezzo delle benzine che è accelerato nell'ultimo mese.
"I rischi sono verso il basso dal momento che potrebbe esserci anche un effetto piú marcato", avvertono però gli esperti. Di riflesso l'inflazione tornerá a scendere allo 0,3% dal precedente 0,4% e "ci aspettiamo possa chiudere l'anno allo 0,1% a/a. Nelle nostre stime piú recenti" l'indice "rimarrá in media allo 0,8% nel 2015".
Gli economisti ricordano infine "come il rimbalzo di ottobre fosse temporaneo perchè interamente spiegato dal rincaro delle tariffe per gas e luce mentre le principali componenti core mostravano una dinamica vicina a zero. L'inflazione potrebbe" quindi "tornare in territorio negativo nei mesi a cavallo d'anno".
In un contesto di cali diffusi sui rendimenti dell'Eurozona, resta invece sotto pressione l'obbligazionario greco con il costo di finanziamento che si mantiene sopra l'8% all'8,407%. Il Governo ellenico e la Troika non riscono infatti a trovare un accordo sull'uscita dal piano di salvataggio di Atene che potrebbe quindi essere rimandata.
alb
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November 28, 2014 03:14 ET (08:14 GMT)
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