mantegna
Forumer attivo
Scusate per Brughera, l'ho scritto come si pronuncia in italiano, svista evidentemente non voluta.
Per quel che riguarda questi ragazzi di Santiago predico un futuro da semisconosciuti, giusto Carlos con i suoi tatuaggi riuscirà a viverci un po' ricordando i trascorsi in cui ha combattuto per nulla. Ma sono dell'idea che infine le battaglie bisogna avere il coraggio di combatterle, anche sapendo che alla fine si perderà, ma che lasceranno comunque un seme che qualcuno raccoglierà e che magari un giorno germoglierà anche se troppo tardi per noi. La cosa importante è fare sempre quello che ci sembra giusto, in cui crediamo profondamente.
La storia dell'arte di Cuba per i cubani coincide con l'idea che abbiamo in lato Nato fino a Wilfredo Lam.
Poi si biforca.
Da un lato abbiamo la storia ufficiale del regime, in cui Anna Mendieta, Gonzales Torres, Tania Bruguera, Carlos Martiel non sono pervenuti, vedere il museo dell'Avana per verificare. Abbiamo invece Kcho, Fabelo, Sosabravo, Mendive, Zaida del Rio, Humberto Castro, ecc.
Dall'altro abbiamo la storia scritta dagli americani, magari dalla CIA, fatta da dissidenti vari, che sono quelli che conosciamo in sponda Nato ma di cui a Cuba nulla ufficialmente risulta.
Questi nostri ragazzi di Santiago non sono abbastanza allineati per rientrare negli artisti di regime nè abbastanza disallineati per interessare la macchina della propaganda americana, per cui resteranno sospesi nel nulla, ma sono artisti veri e meritano il mio rispetto e considerazione .
A Carlos Gil non auguro certo di essere arrestato, meglio una vita tranquilla fatta di cose in cui si crede che anni passati in galera alla ricerca della gloria. Però alcuni più ambiziosi sono andati più in là e certamente si sono guadagnati la fama passando momenti molto difficili.
La storia dell'arte la scrive il denaro, questa la verità.
Per quel che riguarda questi ragazzi di Santiago predico un futuro da semisconosciuti, giusto Carlos con i suoi tatuaggi riuscirà a viverci un po' ricordando i trascorsi in cui ha combattuto per nulla. Ma sono dell'idea che infine le battaglie bisogna avere il coraggio di combatterle, anche sapendo che alla fine si perderà, ma che lasceranno comunque un seme che qualcuno raccoglierà e che magari un giorno germoglierà anche se troppo tardi per noi. La cosa importante è fare sempre quello che ci sembra giusto, in cui crediamo profondamente.
La storia dell'arte di Cuba per i cubani coincide con l'idea che abbiamo in lato Nato fino a Wilfredo Lam.
Poi si biforca.
Da un lato abbiamo la storia ufficiale del regime, in cui Anna Mendieta, Gonzales Torres, Tania Bruguera, Carlos Martiel non sono pervenuti, vedere il museo dell'Avana per verificare. Abbiamo invece Kcho, Fabelo, Sosabravo, Mendive, Zaida del Rio, Humberto Castro, ecc.
Dall'altro abbiamo la storia scritta dagli americani, magari dalla CIA, fatta da dissidenti vari, che sono quelli che conosciamo in sponda Nato ma di cui a Cuba nulla ufficialmente risulta.
Questi nostri ragazzi di Santiago non sono abbastanza allineati per rientrare negli artisti di regime nè abbastanza disallineati per interessare la macchina della propaganda americana, per cui resteranno sospesi nel nulla, ma sono artisti veri e meritano il mio rispetto e considerazione .
A Carlos Gil non auguro certo di essere arrestato, meglio una vita tranquilla fatta di cose in cui si crede che anni passati in galera alla ricerca della gloria. Però alcuni più ambiziosi sono andati più in là e certamente si sono guadagnati la fama passando momenti molto difficili.
La storia dell'arte la scrive il denaro, questa la verità.
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