Minolussi
Nuovo forumer
accidenti è vero...
mi hai preso in castagna, c'era anche la nursery .
era ad hartheim che....
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«Un impianto di gassazione camuffato da sala da doccia fu costruito al campo di Mauthausen per ordine del Dott. Kresbach, Hauptsturmführer SS [...]. Il Gruppenführer Glucks ha dato l'ordine di far passare i miseri prigionieri per pazzi e farli assassinare in una grande installazione a gas. Da uno a un milione e mezzo di persone circa sono state assassinate. Questo luogo si chiama Hartheim e si trova a 10 chilometri da Linz in direzione di Passau»
(Simon Wiesenthal, KZ Mauthausen, Ibis-Verlag, 1946, p. 7-8).
Ora, benché la convinzione dell'esistenza delle camere a gas nei campi dell'Ovest sia ancora largamente diffusa nel pubblico, non vi sono più storici seri che credano a gassazioni nel castello di Hartheim o nei campi di Ravensbrück, di Buchenwald e di Dachau, e ciò da decenni. La lettera indirizzata a Die Zeit il 19 agosto 1960 da Martin Broszat, allora collaboratore dell'Istituto di storia contemporanea di Monaco di cui doveva diventare direttore, ha suonato a morto per tutte queste camere a gas:
«Né a Dachau, né a Bergen-Belsen, né a Buchenwald ebrei o altri detenuti sono stati gassati. [...] L'annientamento massiccio degli ebrei con il gas cominciò nel 1941/42 ed ebbe luogo unicamente in rari punti scelti per questo scopo e provvisti di installazioni tecniche adeguate, soprattutto in territorio polacco occupato (ma da nessuna parte nell'ex-Reich): ad Auschwitz- Birkenau, a Sobibor, a Treblinka, Chelmno e Belzec.»
(...)
(Jurgen Graf)
fonte: GRAF: L'Olocausto allo scanner
se vuoi contestare Broszat... accomodati pure
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