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quindi: esattamente come l'ordine di uccidere gli ebrei

e con questa direi che si è tirato una zappa sul piede:D


prego?

io non ho negato l'olocausto indiano
( non mi ci sono espresso proprio, per chiarezza... ma se vuole, apriamo un thread apposta )

ho solo cercato di capire il suo metodo
e l'ho trovato assai carente... quasi una falsificazione



sia più serio :cool:
 
per loro sono tutte fonti ebraiche, tranne quelle di lor signori naturalemnte
qui sono serio, io i neofascisti gli ho conosciuti
frequentati ,un mio più caro amico era un negazionista
conosco bene il loro modo di ragionare
per loro il mondo è dominato dagli ebrei che contano i soldi
Hitler un liberatore, dire che siano pazzi e' dire poco
negano la realtà continuamente , d'altra parte basta un giro sui loro siti per rendersene conto...datemi retta è fiato sprecato

qui stanno inanellando figure su figure contenti loro...
 
secondo lui , stamattina sì e questo pomeriggio no
credo :help::help:

andiamo bene :-o


mi puoi spiegare quando i testimoni sono veri e quando sono falsi?

mi è parso di capire che se postiamo noi le testimonianze sono false se invece le postano loro sono vere :rolleyes:


è curiosa come cosa
 
si scrive qual è ignorante!, prima di citare i testi si studi un po' di grammatica

(...)Ma qual è piuttosto raro davanti a consonante, e suona antiquato. Perciò alcuni grammatici consigliano di restaurare la forma qual apostrofata: qual'e. La presenza di due vocali uguali non fa tollerare in questo esempio che si scriva quale è, salvo che non si voglia dare a quale un risalto particolare(...)
fonte: Grammatica italiana - Qual è o Qual'è?

elisione o troncamento???
la mia professoressa di italiano scriveva qual'è e non qual è.
Per "un uno e una" c'è la forma maschile (un e uno) e femminile (una)... quindi si scrive un uomo e un'anatra... viene elisa la A di UNA mentre per "un" davanti a uomo non serve alcuna elisione in quanto UN è un articolo maschile.
Per il pronome "quale" non esiste forma maschile o femminile quindi l'apostrofo può essere accettato in quanto c'è un'elisione della vocale "e".
Se lo si considera troncamento allora - ovviamente - non serve.
Ergo: il termine ignorante lo riservi per se.

esco a cena... buona serata a tutti... anche agli "ignoranti negazionisti".
:D
 
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andiamo bene :-o


mi puoi spiegare quando i testimoni sono veri e quando sono falsi?
(...)

sono veri quando dicono il vero... sono falsi quando dicono il falso.
l'analisi storiografica delle loro affermazioni conferisce la patente di bugiardo... o di testimone attendibile.
qualcuno può essere entrambe le cose: dire il vero su una cosa e mentire su un'altra.
l'indagine approfondita stabilisce la verità o la menzogna di quanto asserito.
Il caso del "castello" che ha suscitato tanto scompiglio è un chiaro esempio di questo.
TUTTI gli storici sono concordi nell'affermare che nel castello in questione non furono gasati ebrei... ma tutti gli storici (quelli allineati al dogma olocaustico ovviamente) sono concordi nell'affermare che ad Auschwitz gasarono gli ebrei.
Dal mio punto di vista (opinabile... ovviamente) significa che la verità su Hartheim è stata certificata e accettata... quella su Auschwitz non ancora.
per intenderci, senza le spallate dei revisionisti Dachau - per gli storici "ufficiali" - sarebbe ancora un lager di sterminio, ma nessuno di loro adesso lo "crede" più.
Ci sono sempre meno storici affannarsi nella ricerca olocaustica o fare affermazioni sulle camere a gas omocide (questa questione viene "abilmente" affidata a giornalisti, registi, rabbini, politici, giudici, forumisti, gente comune, ecc...), coloro che si oppongono alla versione ufficiale dell'olocausto (e sono sempre di più... anche in Italia, ma non solo) vengono incarcerati, licenziati, sputtanati, messi all'indice, azzittiti, demonizzati, esclusi dalla comunità scientifica, ecc.. ecc...
Il seguente è un fatto incontestabile: viene proposto il carcere per chi fa ricerche sulla Shoah che sfociano in una "revisione" (parziale o totale) della versione ufficiale e per gli editori che pubblicano i loro scritti (lo spagnolo Pedro Varela è solo un esempio)... perchè??? la storia viene affidata ai tribunali... il libero dibattito e la libera ricerca vengono soppresse, internet fanno ancora fatica a controllarlo, per fortuna.
insomma: negare l'olocausto non conviene dal punto di vista professionale o personale (le aggressioni fisiche a Faurisson lo dimostrano).
per voi questa è giustizia... ho letto commenti in questo 3d in cui si auspica un'estensione del "reato" di negazionismo anche per l'Italia... quindi fare ricerche è UN REATO! l'olocausto non si può negare......................... per legge!!
perchè??? quale gravissimo danno potrei arrecare dimostrando che hanno mentito???
perchè devo finire in galera per aver pubblicato libri o ricerche???
Ovviamente gli storici (che leggono i libri di Mattogno, non li contestano... non li discutono nemmeno per evitare figuracce... semplicemente li ignorano) scelgono altri "settori" più "comodi" di ricerca... tutti "tengono famiglia".
 
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