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Bce: da Draghi 200 mld alle banche (MF)
MILANO (MF-DJ)--Con le nuove misure della Bce le banche italiane beneficeranno di una liquidità che potrebbe superare 200 miliardi.
Il vincolo, scrive MF, resta ovviamente quello di trasformare queste risorse in prestiti a imprese e famiglie, mutui esclusi, ma gli effetti dell'ultimo intervento della Banca centrale europea guidata da Mario Draghi potranno essere rilevanti per gli istituti italiani, e non solo per loro.
"Mantenute nel tempo, le variazioni dei tassi d'interesse e del cambio che hanno fatto seguito agli annunci di quelle misure determinerebbero un aumento del pil stimabile in circa mezzo punto percentuale da qui a fine 2016", ha detto il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, intervenuto ieri all'assemblea dell'Abi, e anche i prezzi al consumo registrerebbero un rialzo di entità analoga.
Inoltre se gli intermediari sfrutteranno appieno il finanziamento consentito dalle nuove operazioni, adeguando le condizioni praticate alla clientela al minor costo della loro provvista, si potranno avere effetti positivi aggiuntivi sul pil, fino a un altro mezzo punto percentuale da qui a fine 2016, secondo le stime di Bankitalia.
Per le banche la priorità in ogni caso resta quella della riduzione dei prestiti deteriorati che a marzo scorso, al netto delle svalutazioni, hanno raggiunto il 10% dei prestiti complessivi, rispetto al 9% dell'anno prima, mentre le sole sofferenze ammontano al 4%.
MILANO (MF-DJ)--Con le nuove misure della Bce le banche italiane beneficeranno di una liquidità che potrebbe superare 200 miliardi.
Il vincolo, scrive MF, resta ovviamente quello di trasformare queste risorse in prestiti a imprese e famiglie, mutui esclusi, ma gli effetti dell'ultimo intervento della Banca centrale europea guidata da Mario Draghi potranno essere rilevanti per gli istituti italiani, e non solo per loro.
"Mantenute nel tempo, le variazioni dei tassi d'interesse e del cambio che hanno fatto seguito agli annunci di quelle misure determinerebbero un aumento del pil stimabile in circa mezzo punto percentuale da qui a fine 2016", ha detto il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, intervenuto ieri all'assemblea dell'Abi, e anche i prezzi al consumo registrerebbero un rialzo di entità analoga.
Inoltre se gli intermediari sfrutteranno appieno il finanziamento consentito dalle nuove operazioni, adeguando le condizioni praticate alla clientela al minor costo della loro provvista, si potranno avere effetti positivi aggiuntivi sul pil, fino a un altro mezzo punto percentuale da qui a fine 2016, secondo le stime di Bankitalia.
Per le banche la priorità in ogni caso resta quella della riduzione dei prestiti deteriorati che a marzo scorso, al netto delle svalutazioni, hanno raggiunto il 10% dei prestiti complessivi, rispetto al 9% dell'anno prima, mentre le sole sofferenze ammontano al 4%.