*MARKET TALK: banche italiane, tra maggiori beneficiari QE (Ubs)
MILANO (MF-DJ)--Lente di Ubs sulle banche italiane. Gli esperti, in attesa della Italian Financial Conference del 15-16 gennaio, si chiedono cosa significherà il QE per gli istituti del nostro Paese e se ci sarà o meno un M&A. Quanto al primo aspetto, Ubs si aspetta che le banche italiane siano tra i principali beneficiari di un QE su larga scala, previsto ora dagli esperti per l'inizio del 2015, in particolare per via "dell'impatto positivo sul capitale e di una miglior crescita dei volumi". Inoltre, un eventuale calo dell'euro rappresenta un ulteriore elemento positivo e Ubs, in caso di Qe e ulteriore debolezza della moneta unica nei confronti del dollaro, sarebbe "costruttiva in generale sulle banche italiane". Passando al consolidamento, Ubs lo vede "al top dell'agenda per i manager delle banche quest'anno. I bassi tassi di interesse per lungo tempo e la crescita debole minano la redditività delle banche, creando maggior pressione per un consolidamento degli istituti italiani di medie dimensioni. Pensiamo che le popolari siano il settore dove ci sarà più movimento, con rischi limitati in termini di premi pagati e questioni di concorrenza, data la limitata sovrapposizione geografica". Infine, Ubs conferma la raccomandazione buy su Intesa Sanpaolo (target price a 2,75 euro) e B.Popolare (Tp da 15 a 14,3 euro) e neutral su FinecoBank (Tp a 4,1 euro), Mediobanca (7,1 euro), B.Mps (da 1 a 0,5 euro), Ubi B. (6 euro) e Unicredit (6,5 euro).