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Se ha rotto la barriera e vuoi tenere lo stesso sottostante con uno scambio alla pari questo si adatta:
DE000HV4AHF1
Certificati di investimento - Cap. 1 (32 lettori)
- Creatore Discussione NoWay
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NoWay
It's time to play the game
Anche Apple nel gorgo cinese: in pre-apertura il titolo perde contatto da quota 100 $
Ribasso superiore ai 6 punti percentuali per Apple nella pre-apertura di Wall Street. A un'ora dal suono della campanella di avvio contrattazioni, il titolo della mela viene segnalato al di sotto della soglia psicologica rappresentata dai 100 dollari, a 99,2 dollari con un calo del 6,2%. I ribassi colpiscono i 30 titoli presenti nell'indice Dow Jones, tutti in calo di oltre 2 punti percentuali e mezzo.
Ribasso superiore ai 6 punti percentuali per Apple nella pre-apertura di Wall Street. A un'ora dal suono della campanella di avvio contrattazioni, il titolo della mela viene segnalato al di sotto della soglia psicologica rappresentata dai 100 dollari, a 99,2 dollari con un calo del 6,2%. I ribassi colpiscono i 30 titoli presenti nell'indice Dow Jones, tutti in calo di oltre 2 punti percentuali e mezzo.
NoWay
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JP Morgan: la view sulle borse resta positiva nonostante la Cina
Il rallentamento economico cinese preoccupa gli investitori ma non gli analisti di JP Morgan. In una nota diffusa oggi, gli esperti del broker hanno evidenziato come dopo la discesa delle ultime settimane il mercato stia entrando in una fase di ipervenduto. A sostegno del mercato azionario gli analisti di JP Morgan portano diversi fattori. Per quanto riguarda nello specifico l’Europa, gli esperti fanno notare come i dati PMI dell’Eurozona al momento facciano registrare una sostanziale tenuta, così come le dinamiche degli utili che non giustificano la caduta dei listini. Se un traino al ciclo economico potrebbe giungere dalle quotazioni delle materie prime, in diversi casi ormai prossimi ai minimi del 2008 quando il mondo era alle prese con lo scoppio della crisi dei mutui subprime e con il collasso di Lehman, dall’altro JP Morgan ritiene che la Cina non è più il principale fattore di rischio presente sul mercato. Alla base della teoria degli analisti di JP Morgan il fatto che alcuni dati macroeconomici cinesi, quali per esempio quelli relativi ai prezzi delle case e alle transazioni sulle proprietà, si stanno stabilizzando. A questo si sommino infine le nuove politiche monetarie di stimolo che dovrebbero arrivare in caso di necessità.
Il rallentamento economico cinese preoccupa gli investitori ma non gli analisti di JP Morgan. In una nota diffusa oggi, gli esperti del broker hanno evidenziato come dopo la discesa delle ultime settimane il mercato stia entrando in una fase di ipervenduto. A sostegno del mercato azionario gli analisti di JP Morgan portano diversi fattori. Per quanto riguarda nello specifico l’Europa, gli esperti fanno notare come i dati PMI dell’Eurozona al momento facciano registrare una sostanziale tenuta, così come le dinamiche degli utili che non giustificano la caduta dei listini. Se un traino al ciclo economico potrebbe giungere dalle quotazioni delle materie prime, in diversi casi ormai prossimi ai minimi del 2008 quando il mondo era alle prese con lo scoppio della crisi dei mutui subprime e con il collasso di Lehman, dall’altro JP Morgan ritiene che la Cina non è più il principale fattore di rischio presente sul mercato. Alla base della teoria degli analisti di JP Morgan il fatto che alcuni dati macroeconomici cinesi, quali per esempio quelli relativi ai prezzi delle case e alle transazioni sulle proprietà, si stanno stabilizzando. A questo si sommino infine le nuove politiche monetarie di stimolo che dovrebbero arrivare in caso di necessità.
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