Certificati di investimento - Cap. 1 (54 lettori)

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It's time to play the game
Continua la sudditanza europea nei confronti dei tedeschi... però questa notizia potrebbe avere impatto anche sulle nostre banche...

Ue: verso l'ok a una bad bank tedesca (MF)

MILANO (MF-DJ)--L'Unione Europea e' vicina all'ok alla bad bank per il salvataggio della banca tedesca Hsh Nordbank, che e' controllata all'85% dai Lander di Amburgo e Schleswig-Holstein. Mentre sono ancora in corso le trattative tra Bruxelles e Roma per un veicolo di gestione delle sofferenze bancarie in Italia, l'Ue ha dato un via libera di massima al piano di ristrutturazione che prevede il trasferimento di crediti deteriorati di Hsh Nordbank.
Gli asset, scrive MF, saranno acquistati da un veicolo di proprieta' dei due Lander coinvolti. L'ok formale della Commissione Ue, soggetto a condizioni non ancora note, dovrebbe arrivare la prossima settimana, dopo circa due anni di negoziazioni.
Hsh Nordbank, nata come banca regionale, prima della crisi ha aumentato l'esposizione verso lo shipping e il business navale, che ha poi subito forti perdite. Cosi' la qualita' dell'attivo e' peggiorata in misura significativa, al punto da rendere necessario un intervento pubblico. Nel 2009 i Lander di Amburgo e Schleswig-Holstein (nel nord della Germania, al confine con la Danimarca) per salvare la banca hanno concesso 3 miliardi di euro di capitale e 10 miliardi di garanzie, a cui si sono aggiunti altri 17 miliardi di garanzie da parte del fondo di sostegno tedesco Soffin. Gli aiuti sono stati approvati dalla Commissione Europea nel 2011, prima della stretta sulla normativa Ue degli aiuti di Stato, che dal 2013 ha imposto la partecipazione alle perdite di azionisti e creditori junior in caso di salvataggi pubblici.
 

NoWay

It's time to play the game
Attenzione ai certificati con sottostante Netflix...

Netflix: conti 3* trimestre deludenti

MILANO (MF-DJ)--Netflix non soddisfa le attese del mercato nel terzo timestre soprattutto a causa dell'impatto della campagna di espansione internazionale e della crescita deludente degli abbonanti in Usa.
La societa' di video in streaming ha visto nel trimestre al 30 settembre gli abbonati crescere di 3,62 milioni di utenti, meglio del target di 3,55 milioni indicato a luglio, ma la base e' salita solo grazie ai mercati esteri e non di quello statunitense.
La multinazionale di Los Gatos, in California, ha in programma di completare il suo lancio globale entro la fine del 2016 con l'avvio dei servizi in Corea del Sud, Singapore, Hong Kong e Taiwan all'inizio dell'anno prossimo.
L'espansione internazionale sta pero' creando alcuni problemi al conto economico di Netflix in termini di aumento dei costi e di maggior esposizione alla volatilita' delle valute.
Nel complesso l'utile netto trimestrale e' sceso da 59,3 milioni di dollari a 29,4 milioni, per un Eps in discesa da 14 centesimi di dollaro a 7 centesimi. I ricavi sono invece saliti da 1,41 miliardi a 1,74 miliardi.
A luglio Netflix aveva messo in preventivo un utile per azione di 7 centesimi su ricavi per 1,59 miliardi, mentre recentemente gli analisti interpellati da Thomson Reuters hanno previsto un Eps di 8 centesimi e ricavi per 1,75 miliardi.
 
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