Certificati di investimento - Cap. 2 (2 lettori)

Stato
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CarloConti

Forumer storico
..... va bene lo studio e le analisi...... ma non credo che possa "prevedere" cosa accadrà in seguito a questa direzione totalmente nuova che ha preso la politica commerciale globale grazie ai dazi del nostro amato Trump!!! Altri 50 Mld di dazi su prodotti cinesi!! e la Cina risponde.....
 

goriot

Nuovo forumer
pochi paesi in effetti :
qui ci sono i dati 2016 (un po sorpreso dai paesi bassi)
Bilancia commerciale degli Stati Uniti - Wikipedia
Sorprende anche me. Sarà mica un'altra bolla dei tulipani???
Scherzo ovviamente,,,

pero'
per un paese come gli US non esiste solo la bilancia commerciale ma anche motivi geopolitici: agendo cosi' forse alla fine della giostra
- se l'Ue non sbricola si allontanera' dagli US per avvicinarsi a Russia e Cina ( la Germania sta gia' muovendosi)
- si accentueranno le pressioni per insidiare sempre piu' la posizione del dollaro come moneta di riserva mondiale, cosa che da' un vantaggio enorme ( la Cina sta gia' pagando il petrolio iraniano in Yuan per aggirare le sanzioni )
- le multinazionali americane saranno in estrema difficolta' dovendo muoversi in un mondo pieno di dazi ( immagina Apple che produce dappertutto )
e altro ancora. Finora si e' mosso solo lui, secondo me senza calcolare tutte le conseguenze. L'impero romano era in perenne deficit verso i paesi che controllava come gli US finora: pensa che la massima influenza l'hanno avuta con il piano Marshall che era contabilmente un esborso immenso ma li ha resi padroni del mondo occidentale

Comunque non ho detto che sono un bene i dazi. Anzi penso che dal rallentamento del commercio globale hanno tutti da perdere. Ho detto anche che Trump dovrebbe fare una selezione dei "nemici" proprio per non inimicarsi la parte del mondo che è sempre stata dalla parte USA e che non è obiettivamente conveniente perdere.
Sono altresì convinto che cmq hanno meno da perderci gli americani da una guerra commerciale di quanto hanno da perdere i partner. E i dati sulle bilance commerciali parlano chiaro. Ad esempio quanto debito degli emergenti va in frantumi se le economie di quei paesi vengono messe sotto pressione da rallentamenti del commercio ? e a cascata con quali rilessi ?
Adesso poi gli USA sono anche autosufficienti da un punto di vista energetico.
Ci sarebbe di sicuro uno stravolgimento ma se per assurdo chiudono le dogane probabilmente venderebbero meno iphone in giro per il mondo ma di sicuro molte più Jeep in casa. E il totale di questo gioco vale, dalle statistiche che avete postato 734 MLD di $,
E per quanto riguarda gli aspetti geopolitici non dimenticare mai che pesa, e non poco, lo strapotere militare degli USA nei confronti di tutti gli altri e lo strapotere di Intelligence nei confronti di tutti gli altri.....

Quindi ribadisco: i dazi NON sono la soluzione, NON sono d'accordo su modi, tempi e intensità dei dazi di Trump. Ma che in una guerra commerciale USA/resto del mondo A PERDERE è il resto del mondo questo è innegabile.
Secondo me....
 

marietto

Forumer storico
..... va bene lo studio e le analisi...... ma non credo che possa "prevedere" cosa accadrà in seguito a questa direzione totalmente nuova che ha preso la politica commerciale globale grazie ai dazi del nostro amato Trump!!! Altri 50 Mld di dazi su prodotti cinesi!! e la Cina risponde.....

io infatti, non prevedo cosa farà in futuro il mercato, ho solo scritto che scrutando in esso c'è da attendersi per il prossimo semestre la rottura decisa di "almeno" uno dei due livelli! La statistica esprime solo il comportamento degli operatori "nel passato" , e gli errori sono sempre gli stessi, e c'è sempre stato un motivo anche prima che portava gli operatori ad affermare "questa volta è diverso" ... le bolle hanno sempre la stessa matrice: "l'avidità", quella non cambia mai, con tutti gli annessi e connessi.
 

CarloConti

Forumer storico
nono, ma non era assolutamente una critica, anzi. Le tue analisi sono davvero interessanti e anche io sono convinto che lo dtudio statistico del passato può aiutare a interpretare delle tendenze macro.
Poi ciò che accade domani purtroppo è impossibile prevederlo.
 

NoWay

It's time to play the game
Guerra commerciale, Moody's: rischi volatilità mercati finanziari da tensioni Usa-Cina

L'escalation delle tensioni commerciali tra gli Stati Uniti di Donald Trump e la Cina - con i primi che hanno imposto venerdì scorso dazi doganali per $50 miliardi contro i prodotti cinesi -hanno portato Moody's ad avvertire che la guerra commerciale in atto si tradurrà probabilmente in una maggiore volatilità sui mercati finanziari. Moody's ha fatto notare anche che alcuni settori Usa, come quelli aerospaziale e agricolo, sono particolarmente "vulnerabili a ritorsioni della Cina". Saranno soprattutto i semi di soia Usa a soffrire maggiormente, secondo l'agenzia di rating, la ritorsione di Pechino contro i prodotti Usa.
 

NoWay

It's time to play the game
Banco Bpm: prosegue l'accelerazione del piano di derisking

Prosegue l'accelerazione del piano di derisking di banco Bpm. Dopo l’annuncio di fine maggio, venerdì scorso la banca guidata da Giuseppe Castagna ha annunciato di avere completato l'operazione di cartolarizzazione (cosiddetto “Project Exodus” finalizzata al deconsolidamento di sofferenze per un ammontare nominale di circa 5,1 miliardi di euro. Nel dettaglio, la società veicolo Red Sea Spv ha emesso titoli senior pari a 1,66 miliardi di euro (corrispondenti al 32,5% del valore nominale e al 33,1% del valore contabile alla data di cut-off del dello scorso 30 settembre); titoli mezzanine pari a 152,9 milioni; e titoli junior pari a circa 51 milioni. "I titoli senior - si legge in una nota - avranno un coupon pari a 6M Euribor + 0,6%. In relazione a tali titoli senior è stato attivato l’iter per il rilascio, da parte dello Stato Italiano, della garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze (Gacs)". Banco Bpm precisa che il deconsolidamento ai fini contabili delle sofferenze sottostanti è previsto con effetto dal 30 giugno 2018, a seguito del collocamento dei titoli mezzanine e junior presso investitori istituzionali al termine di un processo competitivo attualmente in fase di completamento. In soli 18 mesi Banco Bpm supererà i target di derisking del piano originale. Una volta completato il “Project Exodus”, le cessioni di sofferenze complessivamente operate da Banco Bpm a partire dal 2016 ammonteranno a circa 9,5 miliardi, corrispondenti a circa tre quarti del nuovo obiettivo di cessioni, passato da 8 miliardi nel piano strategico 2016-2019 a 13 miliardi. L’operazione è stata strutturata dal team di Deutsche Bank, Mediobanca Banca di Credito Finanziario e Banca Akros in qualità di Arranger.
 

CarloConti

Forumer storico
Trump non ci farà vivere un buon inizio settimana. Speriamo che i titoli bancari siano i meno coinvolti e possano riprendersi un po.
 
Stato
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