Certificati di investimento - Cap. 2 (3 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

giornalaio69

Forumer storico
Secondo me stare fuori totalmente ha poco senso Maurizio; è proprio in questi periodi che chi è più bravo riesce a guadagnare anziché perdere (anche se nn è semplice per me)..io nn la faccio una strategia personale ma matematica: se ho tot certificate long e short tali che qualsiasi siano le oscillazioni dell' indice il risultato sia sempre ZERO, significa che se anche l indice fa -3% in un giorno io nn ho mal di pancia! è per questo che sostengo che a quel punto la differenza la fanno i flussi cedolari!
Si'........intendo quello che vuoi dire pero' non e' facile bilanciare il portafoglio in maniera precisa su long e short....... supponiamo che hai un REVERSE sul NASDAQ e i mercati vanno giu', ma il NASDAQ continua a salire......il risultato non fa piu' zero.....comunque concordo quando dici che possono essere i flussi cedolari a fare la differenza.....
 

Alexreferee11

Forumer storico
io al posto di piu' bravo userei un 'altro tipo di aggettivo.....:D:D
Io invece l aggettivo li confermo e sottoscrivo! Guarda che chi scrive 4 anni fa pensava che i certificati riguardassero solo le pratiche comunali!! L anno scorso, anche per l aggettivo che tu vorresti vedere scritto, mi sono portato a casa il 22% dell' investito; certo, ho beneficiato dell' indice positivo del mercato e non conoscevo e utilizzavo le "coperture". Oggi il mercato è totalmente diverso! quindi, o uno si "allinea" a questi "sbalzi d umore" o è meglio che nn operi come dice Maurizio..ma qualsiasi sia il momento borsistico si può sempre attuare una strategia!
 

CarloConti

Forumer storico
sta di fatto che bisogna fare i conti con questa tendenza della politica globale volta al protezionismo e all'isolamento. I politici hanno capito che così si prendono voti e succeda quel che succeda. E' evidente che le popolazioni europee e americane (l'occidente) ha finito la sua fase solidale e stanno emergendo le posizioni "egoistiche" e protezionistiche. I politici che invece di indirizzare loro le popolazioni si accontentano di farsi guidare dai sentimenti popolari, ne approfittano e incalzeranno e avanzeranno sempre di più battendo su questi "nuovi" principi. La quantità di migranti sia per ragioni di povertà che di guerre e di clima aumenterà sempre di più e premerà sempre di più sui confini dell'occidente, sarà la guerra del futuro che già ora stiamo iniziando a combattere e che Trump ha trasferito anche sul commercio. Dove porterà tutto ciò? bho... Chi ne approfitterà?? bho.... Alla fine staremo meglio o peggio? bho.....
 

NoWay

It's time to play the game
ECB's Draghi: 'significant' Monetary Accommodation Still Needed - ECB To Be Patient In Determining Timing Of First Hike - ECB To Take Gradual Approach After First Rate Increase

ECB's Draghi: Monetary Policy In The Euro Area Will Remain Patient, Persistent And Prudent

ECB's Draghi: Uncertainty Surrounding The Growth Outlook Has Recently Increased - Our Growth Expectations For The Medium Term Remain Essentially Unchanged
 

NoWay

It's time to play the game
Investors shorting Tesla have “about three weeks before their short position explodes,” Elon Musk warns.
 

NoWay

It's time to play the game
CERTIFICATE - STM sui massimi da 14 anni: i suoi chip vanno a ruba

L'ultima puntata della rivoluzione digitale, quella dell'automazione spinta e della connessione di tutto con tutto, ha reso di nuovo indispensabili i semiconduttori.

Non sorprende che in questo mondo, sempre più bisognoso di sensori e memorie, StMicroelectronics [STM.MI si trovi in questi giorni in Borsa, su livelli di prezzo visti l'ultima volta 14 anni fa. A chiedere chip non ci sono soltanto le industrie più avanzate, tutti i settori, vecchi e nuovi, sono costretti a fare i conti con l'elettronica.

La società controllata congiuntamente dallo stato italiano e francese cerca di accontentare tutti, vendendo all'automotive (30% dei ricavi), al manifatturiero (27% dei ricavi) ed all'elettronica di consumo (26%). Nel 2017 i ricavi sono saliti di quasi il 20%, l'Ebitda dell'81%. Per quest'anno, il piano industriale presentato il mese scorso, prevede un incremento delle vendite compreso tra il 14% ed il 17%, l'utile operativo rettificato è visto a 1,40 miliardi di dollari, da 995 milioni di dollari dell'anno passato.

Il consensus si aspetta per il 2018 una crescita dei ricavi del 14%, a 9,51 miliardi di dollari, con 1,38 miliardi di dollari di utile operativo.
Questo mese, Equita ha deciso che gli scenari di mercato, per Stm, sono davvero favorevoli, tali da legittimare il cambio di giudizio (a Buy da Hold) e l'innalzamento del target price a 27 euro. Il broker italiano prevede per il triennio 2017-2020, una crescita media annua di quasi l'11%, dal precedente +10%. Presupponendo un cambio euro dollaro a 1,18, ne risulta una crescita media annua del 24% dell'utile operativo. Il titolo, secondo Equita, tratta a 15 volte gli utile del 2019, mentre a 27 euro, il PE sul 2019 sarebbe in area 20 volte.

Gli affari girano bene a tutta l'industria dei chip, non solo a StM, la scorsa settimana, la tedesca Infineon ha rivisto al rialzo gli obiettivi di crescita del giro d'affari del medio periodo: nel 2020 i ricavi sono stimati mediamente in rialzo del 9%, dal precedente +8%. Lieve ritocco all'insù anche per gli investimenti, destinati a valere il 15% delle vendite. La società ha spiegato che continua a crescere la domanda di chip per l'automotive, per l'industria manifatturiera, per la sicurezza e per Internet delle cose.

Da inizio anno, Stm è rialzo è del 21%, contro il +12%,5 dell'indice Stoxx delle società europee dell'alta tecnologia. Negli ultimi dodici mesi il rialzo del titolo è del 59%, molto meglio del +15% dello Stoxx. Oltre ad Equita, anche Credit Suisse, di recente si è espresso positivamente sul titolo, alzando il target price a 27 euro, dal precedente 22 euro.

--------------------------------------------------------------------------------

Una via alternativa all'investimento sul titolo, è quella del certificate, tra quelli emessi di recente, c'è anche il Bonus Cap a codice Isin IT0005335978 (I04615.MI).
Lo strumento, acquistabile a 101 euro, viene rimborsato a 113,5 euro alla scadenza, nel dicembre del 2019, se il sottostante è pari o sopra la barriera, posta 15,94 euro. La data di emissione è 07 giugno 2018, il valore iniziale è 21,26 euro: ai prezzi di StM di oggi, 22,10 euro, la barriera è distante il 29%. Si punta ad un guadagno del 12,4% in un anno e mezzo, rendimento dell'8,3%.

Se invece alla scadenza, Stm dovesse trovarsi sotto la barriera, il rimborso sarebbe proporzionale al prezzo iniziale: ipotizzando che il titolo quotato a Piazza Affari, quel giorno sia a 15 euro, l'investitore riceverebbe 70,5 euro.
 

Eattheapple

Forumer storico
CERTIFICATE - STM sui massimi da 14 anni: i suoi chip vanno a ruba

L'ultima puntata della rivoluzione digitale, quella dell'automazione spinta e della connessione di tutto con tutto, ha reso di nuovo indispensabili i semiconduttori.

Non sorprende che in questo mondo, sempre più bisognoso di sensori e memorie, StMicroelectronics [STM.MI si trovi in questi giorni in Borsa, su livelli di prezzo visti l'ultima volta 14 anni fa. A chiedere chip non ci sono soltanto le industrie più avanzate, tutti i settori, vecchi e nuovi, sono costretti a fare i conti con l'elettronica.

La società controllata congiuntamente dallo stato italiano e francese cerca di accontentare tutti, vendendo all'automotive (30% dei ricavi), al manifatturiero (27% dei ricavi) ed all'elettronica di consumo (26%). Nel 2017 i ricavi sono saliti di quasi il 20%, l'Ebitda dell'81%. Per quest'anno, il piano industriale presentato il mese scorso, prevede un incremento delle vendite compreso tra il 14% ed il 17%, l'utile operativo rettificato è visto a 1,40 miliardi di dollari, da 995 milioni di dollari dell'anno passato.

Il consensus si aspetta per il 2018 una crescita dei ricavi del 14%, a 9,51 miliardi di dollari, con 1,38 miliardi di dollari di utile operativo.
Questo mese, Equita ha deciso che gli scenari di mercato, per Stm, sono davvero favorevoli, tali da legittimare il cambio di giudizio (a Buy da Hold) e l'innalzamento del target price a 27 euro. Il broker italiano prevede per il triennio 2017-2020, una crescita media annua di quasi l'11%, dal precedente +10%. Presupponendo un cambio euro dollaro a 1,18, ne risulta una crescita media annua del 24% dell'utile operativo. Il titolo, secondo Equita, tratta a 15 volte gli utile del 2019, mentre a 27 euro, il PE sul 2019 sarebbe in area 20 volte.

Gli affari girano bene a tutta l'industria dei chip, non solo a StM, la scorsa settimana, la tedesca Infineon ha rivisto al rialzo gli obiettivi di crescita del giro d'affari del medio periodo: nel 2020 i ricavi sono stimati mediamente in rialzo del 9%, dal precedente +8%. Lieve ritocco all'insù anche per gli investimenti, destinati a valere il 15% delle vendite. La società ha spiegato che continua a crescere la domanda di chip per l'automotive, per l'industria manifatturiera, per la sicurezza e per Internet delle cose.

Da inizio anno, Stm è rialzo è del 21%, contro il +12%,5 dell'indice Stoxx delle società europee dell'alta tecnologia. Negli ultimi dodici mesi il rialzo del titolo è del 59%, molto meglio del +15% dello Stoxx. Oltre ad Equita, anche Credit Suisse, di recente si è espresso positivamente sul titolo, alzando il target price a 27 euro, dal precedente 22 euro.

--------------------------------------------------------------------------------

Una via alternativa all'investimento sul titolo, è quella del certificate, tra quelli emessi di recente, c'è anche il Bonus Cap a codice Isin IT0005335978 (I04615.MI).
Lo strumento, acquistabile a 101 euro, viene rimborsato a 113,5 euro alla scadenza, nel dicembre del 2019, se il sottostante è pari o sopra la barriera, posta 15,94 euro. La data di emissione è 07 giugno 2018, il valore iniziale è 21,26 euro: ai prezzi di StM di oggi, 22,10 euro, la barriera è distante il 29%. Si punta ad un guadagno del 12,4% in un anno e mezzo, rendimento dell'8,3%.

Se invece alla scadenza, Stm dovesse trovarsi sotto la barriera, il rimborso sarebbe proporzionale al prezzo iniziale: ipotizzando che il titolo quotato a Piazza Affari, quel giorno sia a 15 euro, l'investitore riceverebbe 70,5 euro.

Vedendo come si sta comportando oggi STM.... ;-)
 

NoWay

It's time to play the game
Banche - Stress test: da lunedi' prossimo prime risposte della Vigilanza

Dovrebbero iniziare ad arrivare da lunedi' prossimo, 25 giugno, le lettere di risposta alle prime simulazioni sugli esiti degli scenari proposti per gli stress test alle banche europee. Analisi compiute dalle banche sottoposte alla vigilanza dell'Eba e terminati a fine maggio.
Per le banche italiane, secondo fonti di stampa, le prove non avrebbero evidenziato problematiche particolari. La procedura prevede che gli istituti abbiano tempo fino al 5 luglio per replicare alle osservazioni che giungeranno settimana prossima da Francoforte, con un'ulteriore possibilita' di confronto i primi di settembre, per arrivare alla comunicazione degli esiti finali degli stress test attesa per il 2 novembre.
Bisognera' ancora attendere per capire quali saranno gli esiti per le banche. La variabile e' che, oltre ai rischi di credito, verranno anche considerati quelli di mercato. Questo e' gia' un passo importante per poter meglio accertare quali sono i rischi globali di un istituto di scredito, considerando i diversi modelli di business.
Finora, infatti, l'attenzione e' stata concentrata soprattutto sul rischio di credito che penalizza soprattutto le banche del sud europa e dell'Italia in particolare, sottovalutando quelle che sono le esposizioni sui derivati, fattore di altrettanto rischio che vede meno coinvolte le banche della penisola.
Il cambio di approccio e' importante anche se per il momento la valutazione degli asset illiquidi level 2 e level 3 e' affidata ai modelli interni, mentre sul rischio di credito sono posto paletti piuttosto stringenti soprattutto per quanto riguarda i valori di pd (Probability of default) e di lgd (Loss given default).
I test riguardano 37 banche europee che rappresentano il 70% del totale delle attivita' bancarie dell'area dell'euro e in Italia includono Intesa Sanpaolo, UniCredit, BancoBpm e Ubi. Non fa parte del campione invece Mps in quanto impegnato in un piano di ristrutturazione concordato con le autorita' europee.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto