Che succede ora?
Entro il 15 ottobre il governo deve mandare la bozza della legge di bilancio alle istituzioni europee. Quel che potrebbe succedere dopo lo sintetizza bene la Repubblica.
"Il 16 ottobre, il vicepresidente della Commissione europea, il lettone Valdis Dombrovskis, e il titolare dei conti pubblici, il francese Pierre Moscovici, firmeranno la lettera che mai si sarebbero aspettati a pochi mesi dalla fine del loro mandato a Bruxelles: intimeranno al governo Conte di modificare la manovra entro due settimane, o saranno costretti a rigettarla. Quindi, a fine ottobre, se nulla sarà cambiato nel bilancio italiano per il 2019, scriveranno la loro opinione negativa, il rigetto della finanziaria gialloverde prima ancora della sua approvazione in Parlamento per via di un peggioramento strutturale del deficit di 12,6 miliardi.
A quel punto ci saranno altre tre settimane per cancellare quel 2,4% dalla casella del disavanzo. Se così non sarà, intorno al 21 novembre arriverà la bocciatura definitiva che aprirà la porta a una procedura di infrazione sui conti italiani al più tardi nei primi mesi del 2019. Il commissariamento europeo del governo grillo-leghista con una serie di parametri molto stringenti per rimettere deficit e debito su una traiettoria discendente".
La domanda è... ma Gigino ne sarà al corrente?