Certificati di investimento - Cap. 2 (7 lettori)

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It's time to play the game
Qualche opinione...

Così alla Cnbc ha commentato la situazione Scott Redler, socio di T3live.com:
"Tutto dipende da quello che succederà venerdì. I trader non si aspettavano una cosa del genere e i mercati stanno scontando la possibilità che (gli Usa) alzino i dazi".

C'è poi Art Hogan, responsabile strategist di mercato presso National Securities, che sottolinea come il rapporto forward price-to-earnings sull'indice S&P 500, pari a 17 volte le attese sugli utili, "debba a questo punto scendere, visto che la crescita dell'economia scenderà". D'altronde, ricorda Hogan, "gran parte del trend del mercato si è basata sull'assunto secondo cui un accordo (tra Usa e Cina) sarebbe stato raggiunto, e se ciò non accadrà, dovremo iniziare ad abbassare le stime sugli utili".

Sempre interpellato dalla Cnbc Keith Parker, responsabile strategist della Borsa Usa presso UBS, ritiene che il costo di un mancato accordo commerciale tra le due potenze mondiali peserebbe sugli utili delle società quotate sullo S&P 500 per il 2% o anche oltre, nel caso in cui le tariffe del 10% sui $200 miliardi di prodotti Usa venissero alzate al 25%. Gli utili sarebbero poi tagliati addirittura del 7% nel caso di piena esplosione di una guerra commerciale, mentre lo S&P oscillerebbe all'interno di un range di 600 punti a seconda del concretizzarsi di uno scenario di escalation delle tensioni commerciali o di uno scenario di minori tensioni.

In tutto questo, c'è anche il Re dei Bond Jeffrey Gundlach, che afferma chiaramente in un'intervista alla Cnbc di ritenere che, a dispetto dei rialzi da inizio anno, l'azionario Usa sia ancora in un mercato orso. E questo perchè Il Nyse Composite Index "è sceso più del 20% e non è riuscito ancora a tornare ai suoi massimi". Secondo Gundlach, fino a quando quei massimi non saranno ritestati, il Nyse rimarrà in una situazione di mercato orso. "Credo che siamo alla fine del ciclo...e definire gli ultimi 15 mesi un mercato toro è semplicemente errato".
Il gestore non risparmia neanche una dura critica nei confronti dell'ottimismo con cui il presidente americano accoglie dati mensili come il recente report occupazionale Usa di aprile. "Continnua a parlare di quel numero di posti di lavoro che, a suo avviso, non sarebbe mai stato così alto nella storia. Peccato che se si considerano i mesi in cui Trump è stato presidente e la media dei posti di lavoro creati e se poi li si paragona con gli stessi numeri degli ultimi mesi della presidenza di Barack Obama, viene fuori che i numeri sono stati migliori sotto Obama!"
 

giancarlo22

Forumer storico
Mah... se guardiamo alle stime di crescita dell'UE, l'Italia è all'ultimo posto, però al penultimo c'è la Germania... quindi non è che ci sia da stare allegri in tutta l'area perchè un rallentamento della "locomotiva" indurrebbe effetti a catena sugli altri vagoni...

Proprio ieri ho sentito al seminario Unicredit un trader 'importante' che era pessimista sulla Borsa USA mentre vede meglio le borse europee…….
io la penso all'opposto….
 

giancarlo22

Forumer storico
Ma come mai questo mese c'è questo ritardo generalizzato sulle cedole di molti certificati?

Io invece con BInck trovo regolari le cedole ma è 'caduto' il servizio di rimborso mensile delle commissioni (bonus su compravendita di alcuni titoli BNP e Exane). Ho ancora sollecitato questa mattina...
 
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