Sul fronte guerra Usa-Cina, ieri sera il presidente Donald Trump è tornato a parlare. Trump da un lato ha spiegato che Huawei Technologies potrebbe essere inclusa in un accordo commerciale fra i due Paesi, aggiungendo che esiste "forse una buona possibilità" le due parti in causa siano in grado di raggiungere un accordo. Aggiungendo poi che "Huawei è qualcosa di molto pericoloso". Il presidente Usa ha citato il G20 a Tokyo a fine giugno dove potrebbe forse incontrare il presidente cinese Xi Xinping. Ma non ha aggiunto altro.
Sempre ieri sera Trump ha presentato un pacchetto extra di aiuti agli agricoltori americani di 16 miliardi di dollari (dopo gli 11 miliardi erogati nel 2018 per la stessa ragione) per compensare le perdite derivanti da una guerra commerciale che ha già 10 mesi con la Cina. Masanari Takada, strategist di Nomura Securities a Tokyo, ha spiegato che il conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina "non ha ancora intaccato completamente il sentimento degli investitori, quindi non vediamo panico sui listini. Ma allo stesso tempo, il sentiment rimarrà probabilmente debole".
Chotaro Morita, capo strategist del reddito fisso di SMBC Nikko Securities, ha scritto invece che le grandi cadute emerse in un recente sondaggio sulla capacità produttiva degli Stati Uniti sembrano riflettere le aspettative degli economisti di un crollo nei colloqui commerciali con la Cina. "Dalla crisi finanziaria globale del 2008, la produzione degli Stati Uniti è diminuita solo una volta: dal 2015 all'inizio del 2016, quando l'industria dello shale gas è stata colpita in modo grave. I mercati potrebbero iniziare a preoccuparsi di un rallentamento globale, come hanno fatto alla fine dello scorso anno", ha spiegato.