Certificati di investimento - Cap. 2

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Chiusa ad ulteriori risposte.
Articolo estrapolato dalla rete , che ne pensate ?

Ora un Emittente come CITIGROUP che ha rating A come le primarie banche francesi (Bnp Paribas e Socgen per intenderci) che offre questo tipo di rendimenti (anche migliori di Leonteq) penso scatenerà una bella e sana concorrenza che può solo andare a vantaggio dell’utente finale; del resto nei confronti di un Emittente blasonato come Bnp Paribas c’è veramente una differenza enorme, sono proprio Citigroup… di sicuro non potranno fare come hanno fatto con Leonteq, limitandosi a dire dietro le quinte che non ha rating e che potrebbe fallire.

Il primo certificato di CITI (codice Isin XS1273319522)
Citigroup_1.png


Ha durata 3 anni e mezzo e ha come sottostanti 3 colossi dell’auto come Daimler, Wolkswagen e Fca e paga una cedola mensile dello 0,90% condizionata ad un livello trigger pari al 60% degli strike iniziali; potrebbe essere paragonato facilmente a questo di Bnp Paribas (codice Isin XS1776924331) che ha proprio gli stessi titoli, emesso un anno fa con trigger cedola al 70% (più alto) e cedole semestrali del 4% (8% annuo contro un 10,80%), decisamente tutta un’altra cosa, anche considerati gli strike che un anno fa erano decisamente più alti.

Il secondo certificato di CITI (codice Isin XS1273321007)
Citigroup_2.png


Ha durata 2 anni, per cui decisamente più difensivo ed è su 3 titoli italiani, Fca con strike 12.336€, Intesa con strike 1.8908€ e Unicredit con strike 10.62€, prevede il pagamento di una cedola mensile dello 0,95% (con effetto memoria) pari a un 11,40% annuo condizionata ad un livello trigger pari al 60% degli strike iniziali In questo caso ho cercato prodotti con scadenza entro i 2 anni ed i più interessanti sono il certificato di Leonteq (codice Isin CH0456758645) con scadenza 1 febbraio 2021 ma iscritto su solo due sottostanti (Intesa ed Unicredit) che paga cedole dello 0.835% mensili con trigger cedola posto al 60%, o caso analogo di Bnp Paribas (codice Isin XS1935889052) con scadenza 18 aprile 2021 sempre con Intesa e Unicredit ma con strike peggiori, stesse barriere ma cedola trimestrale dell’1,98%, decisamente poca cosa.

L’ultimo certificato di CITI (codice Isin XS1273321932)
Citigroup_3.png


Non ha di fatto competitor sul mercato soprattutto se pensiamo alla qualità dell’Emittente: in questo caso i titoli sottostanti sono Advanced Micro Device (Amd) con prezzo strike di 30,01 $, IRobot Corp con prezzo strike di 92,14 $, ArcelorMittal con prezzo strike di 15,30€, Tesla Inc con prezzo strike di 219,62 $ , Micron Technology con prezzo strike di 34,15 usd. Il regolamento del certificato prevede il pagamento di una cedola mensile del 3% su nominale di 1000 ( 36% annuo) a patto che nessuno dei 5 titoli sottostanti quoti sotto al livello trigger posto al 60% del prezzo strike, osservazione valida solo nelle date previste (barriera discreta) anche la barriera finale è posta al 60% del prezzo strike. La scadenza naturale sarà il 20 dicembre 2022 salvo venga rimborsato in anticipo per via della clausola Autocall che entra in funzione dalla data di rilevazione del 22 giugno 2020. Vista la ricca cedola e la possibilità di rimborso anticipato solo dopo un anno ( 12 cedole) in caso di salita dei titoli potrebbe aumentare anche molto di prezzo, in passato si sono visti certificati simili quotare anche 1150/1200 dipende da quanto è probabile il rimborso anticipato e dal numero di cedole ancora da incassare. Il certificato si presta anche a una sostituzione di vecchi certificati con qualcuno dei sottostanti in comune (soprattutto ARCELOR e TESLA) gli strike di questo sono decisamente più favorevoli e la cedola probabilmente più ricca, la combinazione delle 2 cose dovrebbe permettere di recuperare eventuali perdite dovute al disinvestimento da vecchi prodotti, in tempi minori. Memore del risultato ottenuto da novembre a maggio col certificato che rendeva il 3% mensile e che ha tenuto il prezzo in area 1000 sino a quasi un -20% di Tesla, ritengo che un certificato come questo vada comunque messo in portafoglio, bastano 3-4 cedole incassate per metterci al riparo da rischi discesa ed eventualmente uscire subito come uno dei titoli vada sotto al 20% del suo prezzo strike; ma se ciò non dovesse avvenire farei prestissimo ad accumulare un tesoretto di cedole.

Questo certificato, pur essendo decisamente aggressivo (del resto rende un 36% annuo) può essere interessante anche a chi non va a cercare rendimenti super come questo ma potrebbe trovare soluzione ai suoi problemi in termini di:

  • recupero minus (da qui a fine anno stacca 6 cedole per un totale del 18%
  • sostituzione di certificati che hanno Tesla come sottostante (magari con strike superiori ai 300$) o Arcelor (con strike superiori a 20€), ce ne sono parecchi, probabilmente con valori di prezzo anche inferiore a 700-730: piuttosto che rimanere invischiati e sperare che i titoli salgano e rischiare di non incassare le cedole, meglio incassare la perdita e confidare solo che i titoli facenti parte il paniere del certificato stiano fermi o scendano poco e velocemente a botte del 3% al mese potremmo auspicare di recuperare la perdita.

Penso che la volatilità sia una fattore determinante quando vengono strutturati i cettificati...
 
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Ora un Emittente come CITIGROUP che ha rating A come le primarie banche francesi (Bnp Paribas e Socgen per intenderci) che offre questo tipo di rendimenti (anche migliori di Leonteq) penso scatenerà una bella e sana concorrenza che può solo andare a vantaggio dell’utente finale; del resto nei confronti di un Emittente blasonato come Bnp Paribas c’è veramente una differenza enorme, sono proprio Citigroup… di sicuro non potranno fare come hanno fatto con Leonteq, limitandosi a dire dietro le quinte che non ha rating e che potrebbe fallire.

Il primo certificato di CITI (codice Isin XS1273319522)
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Ha durata 3 anni e mezzo e ha come sottostanti 3 colossi dell’auto come Daimler, Wolkswagen e Fca e paga una cedola mensile dello 0,90% condizionata ad un livello trigger pari al 60% degli strike iniziali; potrebbe essere paragonato facilmente a questo di Bnp Paribas (codice Isin XS1776924331) che ha proprio gli stessi titoli, emesso un anno fa con trigger cedola al 70% (più alto) e cedole semestrali del 4% (8% annuo contro un 10,80%), decisamente tutta un’altra cosa, anche considerati gli strike che un anno fa erano decisamente più alti.

Il secondo certificato di CITI (codice Isin XS1273321007)
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Ha durata 2 anni, per cui decisamente più difensivo ed è su 3 titoli italiani, Fca con strike 12.336€, Intesa con strike 1.8908€ e Unicredit con strike 10.62€, prevede il pagamento di una cedola mensile dello 0,95% (con effetto memoria) pari a un 11,40% annuo condizionata ad un livello trigger pari al 60% degli strike iniziali In questo caso ho cercato prodotti con scadenza entro i 2 anni ed i più interessanti sono il certificato di Leonteq (codice Isin CH0456758645) con scadenza 1 febbraio 2021 ma iscritto su solo due sottostanti (Intesa ed Unicredit) che paga cedole dello 0.835% mensili con trigger cedola posto al 60%, o caso analogo di Bnp Paribas (codice Isin XS1935889052) con scadenza 18 aprile 2021 sempre con Intesa e Unicredit ma con strike peggiori, stesse barriere ma cedola trimestrale dell’1,98%, decisamente poca cosa.

L’ultimo certificato di CITI (codice Isin XS1273321932)
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Non ha di fatto competitor sul mercato soprattutto se pensiamo alla qualità dell’Emittente: in questo caso i titoli sottostanti sono Advanced Micro Device (Amd) con prezzo strike di 30,01 $, IRobot Corp con prezzo strike di 92,14 $, ArcelorMittal con prezzo strike di 15,30€, Tesla Inc con prezzo strike di 219,62 $ , Micron Technology con prezzo strike di 34,15 usd. Il regolamento del certificato prevede il pagamento di una cedola mensile del 3% su nominale di 1000 ( 36% annuo) a patto che nessuno dei 5 titoli sottostanti quoti sotto al livello trigger posto al 60% del prezzo strike, osservazione valida solo nelle date previste (barriera discreta) anche la barriera finale è posta al 60% del prezzo strike. La scadenza naturale sarà il 20 dicembre 2022 salvo venga rimborsato in anticipo per via della clausola Autocall che entra in funzione dalla data di rilevazione del 22 giugno 2020. Vista la ricca cedola e la possibilità di rimborso anticipato solo dopo un anno ( 12 cedole) in caso di salita dei titoli potrebbe aumentare anche molto di prezzo, in passato si sono visti certificati simili quotare anche 1150/1200 dipende da quanto è probabile il rimborso anticipato e dal numero di cedole ancora da incassare. Il certificato si presta anche a una sostituzione di vecchi certificati con qualcuno dei sottostanti in comune (soprattutto ARCELOR e TESLA) gli strike di questo sono decisamente più favorevoli e la cedola probabilmente più ricca, la combinazione delle 2 cose dovrebbe permettere di recuperare eventuali perdite dovute al disinvestimento da vecchi prodotti, in tempi minori. Memore del risultato ottenuto da novembre a maggio col certificato che rendeva il 3% mensile e che ha tenuto il prezzo in area 1000 sino a quasi un -20% di Tesla, ritengo che un certificato come questo vada comunque messo in portafoglio, bastano 3-4 cedole incassate per metterci al riparo da rischi discesa ed eventualmente uscire subito come uno dei titoli vada sotto al 20% del suo prezzo strike; ma se ciò non dovesse avvenire farei prestissimo ad accumulare un tesoretto di cedole.

Questo certificato, pur essendo decisamente aggressivo (del resto rende un 36% annuo) può essere interessante anche a chi non va a cercare rendimenti super come questo ma potrebbe trovare soluzione ai suoi problemi in termini di:

  • recupero minus (da qui a fine anno stacca 6 cedole per un totale del 18%
  • sostituzione di certificati che hanno Tesla come sottostante (magari con strike superiori ai 300$) o Arcelor (con strike superiori a 20€), ce ne sono parecchi, probabilmente con valori di prezzo anche inferiore a 700-730: piuttosto che rimanere invischiati e sperare che i titoli salgano e rischiare di non incassare le cedole, meglio incassare la perdita e confidare solo che i titoli facenti parte il paniere del certificato stiano fermi o scendano poco e velocemente a botte del 3% al mese potremmo auspicare di recuperare la perdita.
ottima segnalazione... circa leonteq è regolarmente quotata nella borsa svizzera( quot. odierna 35,2) e da quest'anno ha rating BBB-...
 
Puoi cortesemente specificare un po' piu' nel dettaglio ?

Se c'è più volatilità, gli emittenti possono strutturare rendimenti potenziali maggiori e barriere più basse... poi ovvio che anche la qualità dell'emittente e l'efficacia della sua rete di collocamente incidono (es. classico Imi che esce sempre con prodotti più "tirchi" della concorrenza)...
 
Se c'è più volatilità, gli emittenti possono strutturare rendimenti potenziali maggiori e barriere più basse... poi ovvio che anche la qualità dell'emittente e l'efficacia della sua rete di collocamente incidono (es. classico Imi che esce sempre con prodotti più "tirchi" della concorrenza)...
Ok, grazie a te e agli altri per le considerazioni, buon pranzo
 
Il clima di fiducia nell'economia dell'eurozona è sceso al minimo da quasi tre anni a giugno, con l'industria che in particolare è colpita dalle tensioni nel commercio globale, secondo i dati della Commissione europea.
L'indicazione probabilmente rafforza la posizione di chi, nella Bce, è favorevole a un nuovo allentamento monetario se l'inflazione dell'area non dovesse riprendere quota.
Il principale indicatore di fiducia economica è sceso a 103,3 punti a giugno da 105,2 di un mese prima ed è al minimo da agosto 2016.
Questa caduta è stata superiore alle attese e chiude un semestre in cui il dato è calato ogni mese tranne a maggio, confermando i segnali negativi sullo stato di salute del blocco dei 19 paesi, alle prese con una congiuntura debole e bassa inflazione.
L'indagine "probabilmente rafforzerà la volontà delle autorità della Bce di allentare la politica monetaria nei prossimi mesi", ha detto Jack Allen-Reynolds, consulente di Capital Economics.
Come segnale che l'inflazione potrebbe salire non così presto, l'indagine della Commissione ha mostrato aspettative in caduta sui prezzi di vendita nell'industria e nel commercio al dettaglio.
L'inflazione nella zona euro è stata dell'1,2% a maggio, lontano dall'obiettivo del 2,0% della Bce. Gli economisti intervistati da Reuters prevedono che rimarrà invariata a giugno. Le prime stime saranno pubblicate venerdì.
 
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Il primo certificato di CITI (codice Isin XS1273319522)
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Ha durata 3 anni e mezzo e ha come sottostanti 3 colossi dell’auto come Daimler, Wolkswagen e Fca e paga una cedola mensile dello 0,90% condizionata ad un livello trigger pari al 60% degli strike iniziali; potrebbe essere paragonato facilmente a questo di Bnp Paribas (codice Isin XS1776924331) che ha proprio gli stessi titoli, emesso un anno fa con trigger cedola al 70% (più alto) e cedole semestrali del 4% (8% annuo contro un 10,80%), decisamente tutta un’altra cosa, anche considerati gli strike che un anno fa erano decisamente più alti.

Il secondo certificato di CITI (codice Isin XS1273321007)
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Ha durata 2 anni, per cui decisamente più difensivo ed è su 3 titoli italiani, Fca con strike 12.336€, Intesa con strike 1.8908€ e Unicredit con strike 10.62€, prevede il pagamento di una cedola mensile dello 0,95% (con effetto memoria) pari a un 11,40% annuo condizionata ad un livello trigger pari al 60% degli strike iniziali In questo caso ho cercato prodotti con scadenza entro i 2 anni ed i più interessanti sono il certificato di Leonteq (codice Isin CH0456758645) con scadenza 1 febbraio 2021 ma iscritto su solo due sottostanti (Intesa ed Unicredit) che paga cedole dello 0.835% mensili con trigger cedola posto al 60%, o caso analogo di Bnp Paribas (codice Isin XS1935889052) con scadenza 18 aprile 2021 sempre con Intesa e Unicredit ma con strike peggiori, stesse barriere ma cedola trimestrale dell’1,98%, decisamente poca cosa.

L’ultimo certificato di CITI (codice Isin XS1273321932)
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Non ha di fatto competitor sul mercato soprattutto se pensiamo alla qualità dell’Emittente: in questo caso i titoli sottostanti sono Advanced Micro Device (Amd) con prezzo strike di 30,01 $, IRobot Corp con prezzo strike di 92,14 $, ArcelorMittal con prezzo strike di 15,30€, Tesla Inc con prezzo strike di 219,62 $ , Micron Technology con prezzo strike di 34,15 usd. Il regolamento del certificato prevede il pagamento di una cedola mensile del 3% su nominale di 1000 ( 36% annuo) a patto che nessuno dei 5 titoli sottostanti quoti sotto al livello trigger posto al 60% del prezzo strike, osservazione valida solo nelle date previste (barriera discreta) anche la barriera finale è posta al 60% del prezzo strike. La scadenza naturale sarà il 20 dicembre 2022 salvo venga rimborsato in anticipo per via della clausola Autocall che entra in funzione dalla data di rilevazione del 22 giugno 2020. Vista la ricca cedola e la possibilità di rimborso anticipato solo dopo un anno ( 12 cedole) in caso di salita dei titoli potrebbe aumentare anche molto di prezzo, in passato si sono visti certificati simili quotare anche 1150/1200 dipende da quanto è probabile il rimborso anticipato e dal numero di cedole ancora da incassare. Il certificato si presta anche a una sostituzione di vecchi certificati con qualcuno dei sottostanti in comune (soprattutto ARCELOR e TESLA) gli strike di questo sono decisamente più favorevoli e la cedola probabilmente più ricca, la combinazione delle 2 cose dovrebbe permettere di recuperare eventuali perdite dovute al disinvestimento da vecchi prodotti, in tempi minori. Memore del risultato ottenuto da novembre a maggio col certificato che rendeva il 3% mensile e che ha tenuto il prezzo in area 1000 sino a quasi un -20% di Tesla, ritengo che un certificato come questo vada comunque messo in portafoglio, bastano 3-4 cedole incassate per metterci al riparo da rischi discesa ed eventualmente uscire subito come uno dei titoli vada sotto al 20% del suo prezzo strike; ma se ciò non dovesse avvenire farei prestissimo ad accumulare un tesoretto di cedole.

Questo certificato, pur essendo decisamente aggressivo (del resto rende un 36% annuo) può essere interessante anche a chi non va a cercare rendimenti super come questo ma potrebbe trovare soluzione ai suoi problemi in termini di:

  • recupero minus (da qui a fine anno stacca 6 cedole per un totale del 18%
  • sostituzione di certificati che hanno Tesla come sottostante (magari con strike superiori ai 300$) o Arcelor (con strike superiori a 20€), ce ne sono parecchi, probabilmente con valori di prezzo anche inferiore a 700-730: piuttosto che rimanere invischiati e sperare che i titoli salgano e rischiare di non incassare le cedole, meglio incassare la perdita e confidare solo che i titoli facenti parte il paniere del certificato stiano fermi o scendano poco e velocemente a botte del 3% al mese potremmo auspicare di recuperare la perdita.
per correttezza andrebbe citato anche l'autore del pezzo, dovrebbe essere Giovanni Borsi di gbinvesting
 
Book vuoto per il TN6. Si sta giocando la carta del rimborso anticipato per il 1 luglio.

In realtà per DE000UX7XTN6 la prima rilevazione utile ai fini del rimborso anticipato è il 29/07/2019 e non il 01/07/2019, secondo Scheda certificato : DE000UX7XTN6

Ora il MM vende a 93 e forse il rimborso ad agosto potrebbe arrivare, se non scattasse l'ammonizione UE, il francesino UNI non facesse dichiarazioni pro CZ ,e Gigino e Matteo non rompessero il contratto Troppo?
 
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