grande Messina............
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Bologna, 12 dic - "Sul tema
dell'addendum sugli Npl della Bce io sono d'accordo sul
principio di fondo, cioe' che debbano essere ridotti e lo si
deve fare il piu' velocemente possibile perche' sono un
elemento di fragilita' per il paese ma non sono d'accorso sul
metodo perche' ridurre a zero il valore degli Npl senza
garanzie in due anni non ha senso perche' ci sono molte
situazioni in cui si puo' tornare in bonis rispetto a questi
attivi". Lo ha detto il ceo di Intesa Sanpaolo Carlo Messina
parlando a un convegno a Bologna sul ruolo della banca come
motore dell'economia nel contesto europeo. Messina ha anche
sottolineato come l'enfasi che a livello europeo si da' solo
al tema degli npl rappresenta una dimostrazione dello scarso
potere geopolitico esercitato dall'Italia in sede
comunitaria. "C'erano tre grandi problemi da affrontare a
livello europeo in tema di banche - ha detto Messina - quello
dei derivati, quello dei repossessed asset (come per la
Spagna con lo scoppio della bolla immobiliare) e infine gli
npl, problema soprattutto italiano. Bene abbiamo permesso che
ci si concentrasse solo su questi e siamo stati talmente
debole da permettere che si parlasse di Npl lordi anziche'
netti, cosa che non ha senso se uno ha fatto degli
accantonamenti. Quando si parla di 53 miliardi di npl per
Intesa Sanpaolo e' completamente assurdo perche' questi sono
lordi ma ci sono gli accantonamenti. Il problema e' che anche
nella comunicazione abbiamo permesso che passasse il
principio del lordo. Abbiamo bisogno di avere in questi
contesti europei persone che facciano veramente i nostri
interessi, che facciano una operazione di verita'".