A questo punto penso che sia un andarsela a cercare...
L’ultima mossa delle autorità giudiziarie statunitensi rischia di far saltare il negoziato sui dazi tra Washington e Pechino. Il Dipartimento di Giustizia ha incriminato stanotte due cinesi, accusati di aver hackerato le reti informatiche e telematiche di aziende e agenzie governative di Paesi occidentali. La coppia, era parte di un "gruppo di hackers" noto come 'Advanced Persistent Threat 10’, legato all'intelligence di Pechino. Zhu Hua e Zhang Shilong lavoravano per un'azienda cinese, la Huaying Haitai, collegata al ministero cinese per la Sicurezza dello Stato e dal 2006 al 2018 sarebbero riusciti a carpire informazioni penetrando nei computer di almeno 45 compagnie dell'hi-tech e di sicurezza tecnologica in 12 paesi.
Ieri Wall Street è stata depressa anche dal timore di una paralisi delle attività del governo federale. Lo stop per mancanza di fondi scatta a mezzanotte di oggi, se al Congresso non si arriverà ad un compromesso sulla legge di spesa. Ieri la Casa Bianca si è rifiutata di firmare il testo, frutto dell’intesa raggiunta al Congresso, perché non ci sono i 5 miliardi di dollari necessari alla costruzione del muro al confine con il Messico.
Intanto l’amministrazione Trump perde una pedina: il segretario alla Difesa, Jim Mattis, si è dimesso. L’ex generale dei Marines era contrario al ritiro delle truppe dalla Siria, lo ribadito e poi ha lasciato il posto.