Il caso Saipem fu eclatante e dopo quell'AdC nulla fu più come era prima. All'epoca vennero effettuate due rettifiche diverse, una per le opzioni quotate sull'IDEM e l'altra dall'Eurex. La rettifica di Borsa Italiana teneva conto del diritto di opzione e quindi il K garantì l'equivalenza finanziaria ; quella di Eurex invece , non ho mai capito il perchè, non ne tenne conto e quindi si perse l'intero diritto d'opzione, circa 5,50 euro su 6 di quotazione pre-AdC. Saipem ripartì a 0,50 euro e con la rettifica Eurex si perse di colpo tutto il diritto. Alcuni emittenti, la maggioranza, utilizzarono il coefficiente K di Borsa Italiana, altri quello Eurex. Chi si trovò incastrato nei certificati rettificati Eurex perse quasi tutto e ci furono fiumi e fiumi di proteste con procedimenti legali che sono finiti in Tribunale. Da quel giorno tutti gli emittenti, perlomeno gli associati ACEPI, decisero di seguire univocamente il K di Borsa Italiana se il titolo aveva opzioni quotate in Italia e anche per quelle estere non c'è più stato neanche un caso di rettifica che non ha garantito l'equivalenza all'azionista.