Certificati di investimento - Cap. 4

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Skolem, tu quando qualcuno reagisce alle tue offese, ribatti con un "non era mia intenzione offendere", ma intanto lo hai fatto.
Lo avevi già fatto anche con me per altro argomento tempo fa.
Riguardati un attimo e conta fino a 10. grazie
Grazie per il suggerimento, ma "farei un pò meno lo spocchioso" non mi sembra offensivo. Evidentemente ho una sensibilità da energumeno.
Tornando all'argomento, qui trovate i dati di Israele: Israel: Coronavirus Pandemic Country Profile
Se si zooma il primo grafico si vede che c'è una ripida risalita, anche se si tratta ancora di numeri molto bassi (poche centinaia):

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Considerando che sono quasi tutti vaccinati (così si dice, ma non ho dati precisi) per me quella percentuale del 40% sui vaccinati non è una bufala.
Dopo di che, anche io credo che un positivo al covid e vaccinato sicuramente avrà meno problemi e complicanze di un non vaccinato.
Infatti il mio primo post diceva proprio questo: " Magari saranno quasi tutti in forma lieve, ma forse adesso ci serviranno più le medicine per curare quelli che prendono il Covid in forma grave piuttosto che continuare a fare richiami di vaccinazioni... "
 
In Israele il 40% dei contagiati ha già la doppia dose Pfizer...
Magari saranno quasi tutti in forma lieve, ma forse adesso ci serviranno più le medicine per curare quelli che prendono il Covid in forma grave piuttosto che continuare a fare richiami di vaccinazioni...

A mio avviso occorre mantenere tutte le armi disponibili e inventarne delle nuove (vedi cure indicate nel messaggio sopra).
Il virus si dimostra super resistente e non possiamo sconfiggerlo in modo definitivo al momento. Dobbiamo minimizzare i danni (leggasi morti).
 
L'indice DAX di Francoforte sale dell'1,2% ed è di gran lunga il migliore di oggi nel vecchio continente, l'Eurostoxx 50 sale dello 0,7%.
Si riporta a circa un punto percentuale di distanza dal recente record storico del 14 giugno segnato a 15.800 punti e si avvia a completare il nono trimestre positivo degli ultimi dieci con un bilancio provvisorio intorno a +5%.
Per una volta, il fatto di essere "scarico" di azioni appartenenti ai settori più esposti al turismo ed ai viaggi torna comodo all'indice delle blue chip tedesche. Altri indici, l'Ibex spagnolo per esempio, nelle ultime sedute hanno sofferto i contraccolpi della rapida diffusione della variante delta del covid-19.
Ai primi cinque posti di oggi troviamo infatti Siemens Energy +3,5%, Infineon +3%, Basf +2,8%, Delivery Hero +2,5%, Deutsche Bank +2%. Nessuno di essi, almeno direttamente, ha a che fare con i settori del "go outside".
Sotto il profilo dei fondamentali, la borsa tedesca appare ancora tra le più economiche del mondo. Il consenso raccolto da Bloomberg stima per il Dax un P/E medio prospettico intorno a 33x, che scende a 18x considerando solo le società che quest'anno generano profitti, con un dividend yield medio del 2,30%.


Graficamente, la estesa reazione successiva al crollo del marzo 2020 ha confermato la solidità della borsa tedesca, la prima in Eurozona a riportarsi oltre i livelli pre-pandemia. La violazione di area 13.600/14mila punti ha impresso una svolta decisa al movimento rialzista con obiettivi finali intorno a 18.700 punti.
 
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