FNAIOS
Aò
Finalmente posso tornare a scrivere, dopo un silenzio da me "imposto" per non disturbare le trattative. Ringrazio tutti voi che avete testimoniato affetto nei confronti di CED e del sottoscritto, certamente ha contribuito al buon esito il fatto che già dopo poche ore dalla presa di coscienza del problema ci siamo attivati coinvolgendo tutte le parti, da emittente a studio legale passando per l'Associazione e che quotidianamente ci sono stati contatti. Il merito ovviamente va però a Credit Suisse che non si è mai messa di traverso, sin dal primo momento. Tuttavia la questione era molto più intricata di quanto si possa provare a decifrare anche qui sul forum. Oltre a una non conformità tra Pricing Supplement e KID ci sono da considerare anche diverse giurisdizioni ( UK e Euro) , pareri legali contrastanti e soprattutto un'assenza di certezza e chiarezza regolamentare.
Le Final Terms sono a tutti gli effetti il documento principale a cui si deve fare riferimento. Il KID tuttavia non può riportare informazioni non conformi a qualsiasi altra documentazione. Pertanto già cosi si capisce come sia impossibile dire che sia solo il KID a "comandare". Se cosi fosse, non ci sarebbe stato motivo di rettificare e pubblicare una "notice" del Pricing Supplement, in quanto sarebbe stato sufficiente aggiornare il KID. Invece devono essere entrambi conformi. Inoltre il KID è necessario che venga realizzato solo se il prodotto deve essere destinato a un Retail e quindi esistono decine e decine di casi in cui il KID non c'è proprio: le FT invece ci devono essere sempre e quindi è questo il documento padre, che viene successivamente tradotto e sintetizzato per far nascere il figlio, che è il KID. Ma sebbene cronologicamente nasca prima il padre e poi il figlio, è necessario che entrambi riportino le stesse informazioni relative al funzionamento.
In ogni caso suggerirei di uscire da questo "cul de sac" perchè professionisti molto più preparati di noi, non sono riusciti facilmente a decifrare la questione. La cosa importante è che poteva essere questa una macchia indelebile per il mercato dei certificati e un danno per i tantissimi investitori che hanno acquistato il prodotto e invece si è risolta nel migliore dei modi.
Ciao XXXX,
Sulla necessità dei final terms rileva la (EU) 2017/1129 che sostituì la 2003/71/CE. Sui KIDs la (EU) 1286/2014. Entrambi emessi dalla stessa istituzione quindi non soggetti a subalternità. Gli obblighi di quotazione di uno strumento finanziario poi seguono il principio della contemporaneità, cioè devono essere soddisfatti insieme in ogni momento del periodo di quotazione. Dal punto di vista legale quindi in questo caso non esistono documenti prioritari. Da un punto di vista informativo il KID è senz'altro più povero dei final terms, tuttavia è noto che possa contenere dati omessi nei final terms e viceversa, come il profilo rischio-rendimento e/o gli scenari di profitto-perdita. Quindi è impossibile, anche sulla base della completezza, stabilire una gerarchia. Non sono ammessi documenti con notizie in contraddizione come nel caso di cui mi parli e ne risponde soltanto l'emittente. Su questo punto la dichiarazione finale della stessa, sebbene disponibile a una conciliazione, è irricevibile e stupefacente, trattandosi di un istituto di credito.